Il nuovo Codice delle comunicazioni elettroniche UE codifica la Radio ibrida in multipiattaforma (FM/AM/DAB/IP), regola chiaramente il refarming delle bande frequenziali per sviluppo del 5G entro 2022 e pone vincoli allo strapotere degli OTT.
Il Parlamento UE in seduta plenaria ha approvato il nuovo Codice delle Comunicazioni elettroniche, che sostituisce e coordina una congerie di provvedimenti legislativi che, accavallandosi in sequenza, portavano all’interprete scarsa chiarezza di applicazione.
Insieme al CCE è stata approvata la proposta di revisione del regolamento relativo al BEREC, cioè l’organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche.
Di rilievo nel testo normativo: la roadmap per la liberazione delle risorse frequenziali per lo sviluppo del 5G (cioè la banda televisiva dei 700 MHz), le disposizioni sulle aste frequenziali, la durata delle concessioni, le norme sull’interoperabilità dei ricevitori radio ibridi – cioè operanti su FM, AM, DAB e IP – oltre a tutele dei consumatori verso gli OTT (over the top).
Il target principale del provvedimento legislativo è la facilitazione da parte degli Stati membri dell’UE dell’introduzione del 5G, mettendo a disposizione uno spettro adeguato entro il 2020 è quello della “Roadmap UE 5G”, ossia una rete di quinta generazione mobile in almeno una delle principali città di ogni Paese entro due anni.
“La novità rispetto al testo iniziale è che sul 5G gli Stati Membri non dovranno cedere parte del controllo sulle aste dello spettro all’Europa e ognuno potrà fissare in autonomia termini e condizioni per aste e licenze – spiega Confindustria Radio Tv in una nota -. Sulle nuove norme per gli OTT vengono estese disposizioni relativa alla tutela dei consumatori che riguardano i servizi telecom e relativi alla qualità del servizio offerto e i risarcimenti. Il codice individua tre tipologie rilevanti da sottoporre a tale regolazione: servizi di accesso a Internet (Isp); servizi di comunicazione interpersonali (include gli Ott); diffusione di segnali (include servizi Tv o M2M)”.
Dopo il voto del Parlamento e l’accettazione degli Stati membri in Consiglio, il documento (testo provvisorio) sarà pubblicato nella Gazzetta Europea entro la fine dell’anno, due gli anni per l’adozione della direttiva negli ordinamenti interni.
Di tali temi si parlerà in occasione del Convegno organizzato a Milano dalla Regione Lombardia il 21/11/2018 dalle 9.30 alle 13.30 presso la Sala Pirelli dell’omonimo palazzo. (E.G. per NL)