Mentre si sta avviando la fatidica “Fase 2”, nell’ottica di una possibile ripresa, c’è chi già sta facendo i conti e rivalutando lo scenario economico per il 2020 adottando contromisure propositive.
Si tratta del gruppo lussemburghese RTL Group, azienda leader nel settore radio-televisivo con 68 canali tv, 8 piattaforme di streaming e 30 stazioni radio (di cui la multinazionale Bertelsmann è azionista di maggioranza), ovviamente da non confondere con l’emittente italiana omonima.
RTL Group ritira le previsioni per il 2020: anno troppo incerto
La società guidata da Thomas Rabe ha infatti deciso di ritirare le stime per il 2020 sul proprio business (presentate poco più di un mese fa, il 13/03/2020), poiché non riflettevano la drastica situazione emergenziale derivante dal Covid-19.
Sebbene l’attività del gruppo abbia subito un’impennata (dovuta in via principale all’utilizzo significativamente più massiccio dei propri servizi di informazione e intrattenimento da parte di milioni di persone), per contro l’epidemia ha creato incertezza nello sviluppo economico globale e certe voci sono decisamente collassate.
Tra queste, le prenotazioni pubblicitarie cancellate e le produzioni rinviate a data da destinarsi avranno senza dubbio un impatto negativo sui risultati di RTL Group, che si protrarrà per diversi mesi.
Ecco perché il gruppo ha dichiarato di non essere in grado di fornire delle nuove previsioni per l’intero 2020. D’altro canto, però, un fattore rassicurante per il gruppo è senz’altro quello di avere bassi livelli di indebitamento e linee di credito Bertelsmann significative, inutilizzate e impegnate senza scadenze prima del 2023.
Il piano d’azione per preservare la liquidità
Intanto, per fronteggiare la crisi, RTL Group ha attivato un piano d’azione, adottando misure per garantire una continuità nell’attività, ma soprattutto per ridurre i costi e preservare la liquidità. RTL Group ha rivelato che in circostanze senza precedenti in cui si trova, la conservazione della liquidità è una precauzione essenziale per salvaguardare le attività presenti e le prospettive future del gruppo.
Per far sì che quest’obiettivo venga realizzato, dunque, il cda di RTL ha deciso di ritirare la sua precedente proposta di un dividendo di 4 euro per azione rispetto all’anno fiscale 2019. Nessun dividendo verrà ora proposto all’assemblea annuale degli azionisti il 30/06/2020.
Prospettive future positive
Nonostante la situazione instabile, il ceo Thomas Rabe guarda con positività verso il futuro: “La nostra strategia si basa su tre priorità. In primo luogo, rafforzare il core business. In secondo luogo, potenziare i nostri servizi di streaming e business globale dei contenuti. E in terzo luogo, promuovendo alleanze e partnership nell’industria europea dei media. Nei prossimi cinque anni, ci proponiamo di aumentare il numero di abbonati paganti per i nostri servizi di streaming TV Now in Germania e Videoland nei Paesi Bassi da 5 a 7 milioni, per aumentare le nostre entrate in streaming ad almeno € 500 milioni e raggiungere il pareggio entro il 2025”. (G.S. per NL)