Brutte notizie per radio e televisioni locali. L’articolo 61 del cosiddetto decreto del fare contiene tagli lineari al settore in questione.Gli emendamenti presentati in Commissione dall’onorevole Gabriella Giammanco, segretario della commissione Attività produttive della Camera e deputato Pdl, sono stati dichiarati inammissibili.
Immediata la reazione della Fnsi. “In una fase economica in cui è ormai chiara a tutti la necessità di sostenere le imprese e l’occupazione per contrastare la recessione – tuona in un comunicato la Federazione – appare incomprensibile che vengano dichiarati inammissibili gli emendamenti presentati in commissione Affari costituzionale e bilancio finalizzati a ristorare il fondo a sostegno dell’emittenza radiotelevisiva locale". "La politica dei tagli lineari va disinnescata – continua l’Fnsi -. Si mette a rischio il lavoro di centinaia di giornalisti, tecnici e impiegati, si condannano alla chiusura decine di aziende e poi ci si stupisce che l’economia e i consumi non riprendano”. La Fnsi sollecita quindi con forza il Parlamento “a intervenire approvando dei provvedimenti equi, mirati allo sviluppo e alla crescita, a maggior ragione in quanto dotati di una copertura di bilancio". Dello stesso avviso l’onorevole Giammarco autrice degli emendamenti in oggetto. "E’ assolutamente necessario evitare i tagli lineari previsti dal decreto del fare al settore radiotelevisivo locale". "Stiamo parlando della sopravvivenza di tante piccole e medie imprese che – continua la Giammarco -, con il passaggio al digitale terrestre nel 2008, hanno dovuto investire circa 800 milioni di euro in innovazione tecnologica, scontrandosi con un vertiginoso aumento dei costi di produzione e una drammatica flessione degli introiti derivanti dal mercato pubblicitario. Per evitare un drastico ridimensionamento del comparto, che da lavoro a più di 10 mila persone, occorre anzi favorire l’accesso al credito e intervenire per la semplificazione burocratica a favore degli imprenditori. Proprio nel giorno in cui I’Istat certifica il drammatico aumento della povertà in Italia è imperativo ogni sforzo per tutelare la piccola e media impresa italiana, presupposto fondamentale per la ripresa economica del nostro Paese". (FNSI)