L’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato si è pronunciata il 20/05/2020 sul Regolamento contributi ex DPR 146/2017, inviando la segnalazione al Parlamento ed al Governo di cui abbiamo dato conto oggi.
Il Raggruppamento Tv Insieme (*), costituito da una serie di emittenti locali, scrivendo oggi a questo periodico, ha rivendicato la paternità dell’impulso all’Agcm, la cui segnalazione ritiene sia “un grande passo avanti nella revisione del Regolamento 146/2017 imposto dalle principali associazioni di categoria per privilegiare una parte delle televisioni (il gruppo ha anche presentato un’articolata proposta di emendamento al Regolamento sui contributi ex DPR 146/2017 scaricabile qui, ndr)”.
Situazione scandalosa
Relativamente alla genesi della attuale segnalazione Agcm, “Gianni Tanzariello titolare di Canale 7 Puglia una delle emittenti associate, aveva interpellato tempo fa l’Autorità della Concorrenza e del Mercato perchè si pronunciasse sulla discriminazione che crea il DPR 146/2017 fra i vari soggetti dividendo le risorse assegnando il 95% ai primi 100 della graduatoria ed il 5% agli altri oltre i 100. Una situazione scandalosa contestata da molti”, spiega a NL Mauro Lazzarino, editore della piemontese GRP, parte del gruppo (*).
Battaglia difficile
“Sono vicende note, ma contro le quali alcuni di noi stanno combattendo da tempo. E’ stata una scelta fatta a suo tempo che ha compromesso tutto il settore facendo uscire dal sistema diverse emittenti, come si può leggere nelle note che accompagnano la nostra richiesta di emendamento all’art. 195 del DL 34/2020. Una battaglia difficile su cui siamo fortemente impegnati ma che per fortuna sta raccogliendo consensi“, conclude Lazzarino.
La posizione della Corte dei Conti
Una posizione, quella dell’Agcm che confligge pesantemente con l’orientamento assunto a suo tempo dalla Corte dei Conti nell’ambito del processo formativo del DPR 416/2017. La Corte dei Conti, organo governativo ausiliario di rilievo costituzionale, con funzioni di controllo e giurisdizionali, nella Deliberazione 28/12/2015, n. 13/2015/G
Sezione Centrale di Controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato aveva infatti precisato che “la carente finalizzazione (previgente dal DPR 146/2017, ndr) determina il fenomeno di un elevato numero di contributi, i quali finiscono per dar luogo ad un aiuto pubblico generico e indifferenziato che – sia pure all’esito di procedure selettive – è anche all’origine di una attribuzione “a pioggia” dei contributi stessi”.
Affermazione che, all’evidenza, stride ora con l’orientamento assunto dall’Agcm. (M.L. per NL)
(*) All’intesa Tv Insieme hanno aderito ad oggi: Canale 7 (Puglia), Teleambiente (Lazio), TB Teleboario (Lombardia), Esperia TV (Calabria), Retesole (Umbria), Onda TV (Sicilia), Vera TV (Marche), GRP Televisione (Piemonte), Telesardegna (Sardegna), Imperia TV (Liguria), Telemax (Abruzzo), Teleregione (Puglia), Sardegna 1 (Sardegna), VCO Azzurra TV (Piemonte), LAQTV (Abruzzo), Irpinia TV (Campania), Supernova (Lazio), Centro Marche (Marche), Delta TV (Puglia), Video Novara (Piemonte), TV Sei (Abruzzo), La Nuova TV (Basilicata), Telemolise (Molise), Ciak Telesud (Sicilia).