Con l’erogazione dei contributi per le emittenti televisive e radiofoniche, commerciali e comunitarie, riferite all’annualità 2016, il settore potrà finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Ricordiamo che le domande presentate nello scorso mese di dicembre sono state le prime sottoposte al D.P.R. 146/2017, il nuovo Regolamento che, in attuazione delle disposizioni contenute nella legge di stabilità 2016, disciplina i criteri di riparto e le procedure di erogazione delle risorse finanziarie del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione assegnate al Ministero per la concessione dei contributi di sostegno alle emittenti televisive e radiofoniche locali. In particolare, le risorse economiche destinate all’emittenza locale, a fronte di questa normativa, vengono concesse sulla base di criteri che tengono conto del sostegno all’occupazione, dell’innovazione tecnologica e della qualità dei programmi e dell’informazione, anche sulla base dei dati di ascolto.
Come noto, con riferimento alle domande per il 2016 presentate sul Sicem (la piattaforma online per l’inoltro telematico delle richieste), il Ministero dello Sviluppo Economico ha inizialmente vagliato quanto riguardante le emittenti comunitarie (305 radio e 211 tv) ed è poi passata all’analisi delle commerciali (303 radio e 190 tv), per le quali nello scorso mese di ottobre ha pubblicato le graduatorie definitive. Sul podio troviamo Telenorba 7, in Puglia, con la significativa cifra di 2,9 milioni di euro, seguita dalla sarda Videolina (2 milioni) e da Telelombardia, con 1,7 milioni.
Guardando all’ammontare complessivo delle risorse stanziate per il 2016, quelle destinate alle televisioni commerciali ammontano a 78,7 milioni di euro; mentre le radio locali commerciali si spartiranno 10,9 milioni.
Ma non è così semplice come sembra: per quanto i contributi 2016 siano stati sbloccati, mentre le radio commerciali dovrebbero ricevere la totalità di quanto a loro spettante entro la fine dell’anno, le televisioni locali commerciali ne riceveranno inizialmente soltanto il 50%.
La motivazione di questa erogazione in più tornate? I ricorsi al TAR.
Svariate emittenti, infatti, insoddisfatte della posizione assegnatagli dagli uffici del Ministero dello Sviluppo Economico, hanno presentato ricorso contro la graduatoria. Tuttavia, a fronte della difficile situazione che il comparto radiotelevisivo sta vivendo, il MiSE ha deciso di non aspettare che il TAR si pronunciasse (anche perché avrebbe voluto dire attendere almeno fino alla prossima primavera), iniziando ad erogare almeno una parte dei fondi, liquidando il pagamento presumibilmente entro la fine dell’anno. Per il restante 50% si dovrà poi attendere la conclusione dell’iter dei vari ricorsi amministrativi.
Nel frattempo, la divisione V della Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica di Radiodiffusione e Postali sta procedendo con l’analisi delle domande relative al 2017. (G.C. per NL)