Kathrein: il Tribunale di Rosenheim avvia procedura preliminare di insolvenza dell’area broadcast.
Colpita da una crisi irreversibile (e non solitaria) una delle ultime aziende globali capaci di realizzare grandi infrastrutture per la radiodiffusione sonora e televisiva.
Il futuro del settore potrebbe risentirne, soprattutto in Europa.
La caduta degli dei
Kathrein Broadcast GmbH, storica azienda tedesca specializzata nella produzione di sistemi di trasmissione per radio e TV, ha avviato la procedura preliminare di insolvenza presso il Tribunale di Rosenheim, città extracircondariale in Baviera sul fiume Inn, in Germania, dove la società ha sede.
La notizia sta scuotendo l’intero comparto della radiodiffusione, vista la posizione chiave dell’azienda in progetti radio-tv di portata mondiale.
Sintesi
l Tribunale di Rosenheim ha avviato la procedura preliminare di insolvenza per Kathrein Broadcast GmbH, famosissima azienda tedesca attiva nella produzione di sistemi per la radiodiffusione radiofonica e televisiva.
La società, con sede in Baviera, è uno degli ultimi attori globali in grado di realizzare grandi infrastrutture broadcast, come la Torre Olimpica di Monaco e la Çamlıca Tower di Istanbul.
Il curatore nominato dal tribunale è l’avvocato Michael Verken.
La crisi, che non coinvolge le altre società controllate del gruppo Kathrein attive nei settori IoT, automotive e componentistica elettronica, rappresenta un duro colpo per l’intero comparto della trasmissione terrestre, già provato da contrazioni tecnologiche e finanziarie.
Fondata nel 1919, Kathrein ha attraversato varie fasi di ristrutturazione dal 2012, culminate con la cessione di divisioni strategiche (tra cui l’automotive e la mobile a Continental ed Ericsson). L’attuale crisi del comparto broadcast è il segnale di un settore sotto pressione, dove l’alta specializzazione non riesce più a garantire sostenibilità economica.
Il rischio ora è un vuoto tecnologico-industriale che potrebbe ripercuotersi sull’efficienza e la capillarità dei servizi radiotelevisivi terrestri, in particolare in Europa.
Una crisi che arriva dall’alto
La notizia è di quelle che lasciano il segno nel mondo della radiodiffusione globale: Kathrein Broadcast GmbH, uno dei pochi produttori rimasti in grado di realizzare infrastrutture di trasmissione complesse e su scala mondiale, ha avviato il procedimento preliminare d’insolvenza.
La notizia
Lo ha reso noto la stessa società, innescando voci a cascata circa l’impatto della decisione su un mercato già reso fragile da contrazioni tecnologiche e dinamiche concorrenziali molto aggressive.
Amministrazione provvisoria
Il tribunale distrettuale di Rosenheim ha ufficializzato l’apertura della procedura lunedì 31/03/2025, nominando l’avvocato Michael Verken come curatore.
Spossessamento decisionale
Conseguentemente, da questo momento, ogni decisione gestionale dell’azienda (che dalle informazioni raccolte da Newslinet dovrebbe attualmente occupare 150 dipendenti nelle varie sedi) dovrà essere approvata dall’autorità giudiziaria.
Il gruppo Kathrein resiste: solo una branca coinvolta
Va chiarito che la crisi riguarda esclusivamente Kathrein Broadcast GmbH. Il resto del gruppo Kathrein – che include Kathrein Electronics GmbH, Kathrein Digital Systems GmbH, Kathrein Solutions GmbH e Kathrein Sachsen GmbH –, infatti, non è interessato dal procedimento d’insolvenza.
Tengono i settori diversi dal broadcast
Queste società continueranno pertanto regolarmente la loro attività, prevalentemente focalizzata su settori diversi, come la componentistica elettronica, le soluzioni digitali e l’automazione industriale.
La storia di Kathrein dal 1919, quando costruiva parafulmini
La società Kathrein era stata fondata da Anton Kathrein senior, un ingegnere elettronico di Rosenheim, nel 1919 come officina per la produzione di sistemi di protezione contro i fulmini.
Broadcast solo qualche decennio dopo
Solo con l’avvento delle trasmissioni radio e tv, alcuni decenni più tardi, l’azienda sarebbe passata alla costruzione di antenne, facendole divenire un punto focale della produzione e caratterizzando un brand simbolo di qualità ed efficienza.
L’acquisto di Blaupunkt Antenna Systems GmbH & Co. KG
Dopo la scorporazione del 2005 del settore prodotti IoT in Kathrein RFID GmbH, che in seguito sarebbe diventato Kathrein Solutions GmbH, nel 2010 il gruppo aveva acquisito la Blaupunkt Antenna Systems GmbH & Co. KG, con circa 250 dipendenti, dalla holding industriale Aurelio AG per rafforzare la divisione automotive.
Il business delle antenne per auto
Con tale acquisizione strategica Kathrein diventò così uno dei principali produttori al mondo di antenne per auto con lo sviluppo e di produzione in Germania, Portogallo, Brasile e Cina.
La morte di Anton Kathrein junior nel 2012
Tuttavia, la prematura morte di Anton Kathrein junior nel 2012 all’età di 61 anni, alla guida dell’azienda dal 1972 ed a cui succedette il figlio Anton Klaus Kathrein III (al tempo nemmeno trentenne), determinò le prime difficoltà in un momento di massima propulsione delle acquisizione finalizzate a compensare il già evidente calo del settore broadcast al cospetto dell’evoluzione di quello delle telco.
La chiusura del centro di produzione di Nördlingen
Infatti, il 20 ottobre dello stesso anno il nuovo CEO, invertendo la strategia, annunciò la chiusura del sito produttivo di Nördlingen “a causa di perduranti difficoltà economiche”, interessando 700 posti di lavoro.
Il tentativo di ristrutturazione degli anni 2017-2018-2019
Nel novembre 2017, venne chiamato al vertice dell’azienda il gestore di crisi Hans-Joachim Ziems (noto come il riorganizzatore). Come primo atto del suo incarico, Ziems, all’inizio del 2018, annunciò la chiusura anche degli impianti di Niederndorf (Austria) e Bělá nad Radbuzou (Repubblica Ceca), mentre ad ottobre dello stesso anno l’alienazione, alla Continental, della Kathrein Automotive GmbH (cioè l’originaria Blaupunkt Antenna Systems), insieme alle sedi in Brasile, Cina, Messico, Stati Uniti e Portogallo.
L’alienazione ad Ericsson
Il disimpegno proseguì con la cessione, ad inizio 2019, di gran parte delle aree della telefonia mobile ad Ericsson. Nel maggio 2019, Hans-Joachim Ziems annunciò quindi la volontà di cedere anche l’area satellitare, ma anche di voler lasciare l’incarico.
Anton Kathrein III
In tempi più recenti, nel 2023, il nipote del fondatore di Kathrein, Anton Kathrein III, assume la presidenza del consiglio di sorveglianza di Kathrein SE, succedendo poi a Harald Johanning-Meiners come CEO nel 2024.
Internet of Things
Il nuovo management punta sull’Internet of Things, in particolare lanciando la quarta generazione dei lettori RFID applicati ai settori della logistica, dell’automazione industriale, della vendita al dettaglio e dell’identificazione dei veicoli.
Gli interrogativi
Ora il default di Kathrein Broadcast, ennesimo capitolo di una crisi che sta interessando numerosi player del broadcasting nell’area alta frequenza, solleva interrogativi strategici per l’intero ecosistema.
Sostenibilità
Quanto è sostenibile oggi un’industria che richiede altissima specializzazione, ma genera margini sempre più ristretti?
Sviluppo IP, OTT e disintermediazione broadcast le cause
La spinta verso l’IP, la concorrenza dei servizi OTT, il calo degli investimenti pubblici nei sistemi terrestri lungo il percorso della disintermediazione dei servizi broadcast dai nuovi dispositivi di ricezione dei contenuti (televisori e sistemi automotive in testa) hanno progressivamente eroso i margini di manovra per operatori storici come Kathrein.
Vuoto tecnologico
E se anche i leader vacillano, il rischio è che si crei un vuoto tecnologico e industriale difficilmente colmabile, con ripercussioni sulla qualità del servizio radiotelevisivo in molte aree del mondo. (E.G. per NL)