Radio Tv, inquinamento elettromagnetico, Pescara: il caso San Silvestro torna alla ribalta

Giro di vite nella provincia di Pescara contro il superamento dei valori delle emissioni elettromagnetiche. Interessate anche le postazioni Mediaset.

Periodicamente il caso dell’inquinamento elettromagnetico di San Silvestro, a Pescara, che si trascina ormai dagli anni ’80, si ripresenta.  Recentemente, invero, la situazione si è acuita a seguito di provvedimenti di sequestro disposti, nei confronti di due stazioni radio, dalla Procura della Repubblica di Pescara, che ha incaricato quale organo di p.g. il Corpo Forestale dello Stato, e di ordinanze Comune di Pescara, che ha imposto forti limitazioni all’esercizio dei diffusori installati in loco nel tentativo di conseguire il rientro dei campi elettromagnetici nei limiti di legge. L’indagine era stata avviata a seguito a numerosi esposti di cittadini. Il provvedimento di sequestro non prevede, tuttavia, l’oscuramento dei segnali qualora i titolari delle emittenti, già raggiunti da informazioni di garanzia e convocati sul posto dagli investigatori, riducano senza indugio le emissioni entro i limiti di legge. Questo è quanto successo anche agli impianti di Mediaset installati sul colle. Infatti, alla presenza dei legali del gruppo televisivo, gli uomini della forestale hanno permesso ai tecnici di procedere all’abbassamento dei limiti di emissioni di onde elettromagnetiche, per ridurle a conformità, consentendo così di proseguire le trasmissioni. In verità, al di là di ogni altra considerazione, va detto che la maggior parte delle emittenti si è da anni resa disponibile a delocalizzare gli impianti in un sito tecnologico compatibile sul piano ambientale e sanitario e, ovviamente, con il servizio di radiodiffusione. Detta postazione alternativa, necessariamente, dovrà essere individuata dal Comune di Pescara. Che, invece, pare, rimanere inerte. Se la situazione non evolvesse in una razionale composizione dei contrapposti interesse è quindi probabile che le emittenti assumano una dura posizione nei confronti delle amministrazioni locali, i cui rappresentanti potrebbero essere anche accusati di omissioni d’atti d’ufficio. (M.P. per NL)

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