Fondo editoria: 9 tv nazionali, 75 tv locali e 32 radio si divideranno 27,5 mln di euro.
Sintesi
Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha reso noto che sono complessivamente 116 le domande presentate per beneficiare del contributo previsto dalla L. n. 234/2021, che ha istituito il “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria”, con una dotazione di 90 milioni di euro per l’anno 2022, di cui 27,5 milioni destinati alla emittenza radiotelevisiva.
I partecipanti al bando
Nel merito, al bando hanno partecipato 9 tv nazionali, 75 tv locali e 32 radio.
Il contributo
Il contributo è rivolto alle imprese editrici di emittenti radiofoniche e televisive che abbiano effettuato, nel corso dell’anno 2022, investimenti in tecnologie innovative per l’adeguamento delle infrastrutture e dei processi produttivi, finalizzate al miglioramento della qualità dei contenuti e della loro fruizione da parte dell’utenza.
Le risorse
Le risorse sono ripartite fra FSMA nazionali (10 milioni di euro), FSMA locali (10 milioni di euro) e titolari di concessioni radiofoniche, fornitori di contenuti radiofonici digitali e consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB ( 7,5 milioni di euro).
Erogazione
Il contributo concesso verrà erogato dalla Presidenza del Consiglio previa istruttoria del Ministero sulle domande presentate.
Cos’è il Fondo editoria
La legge di Bilancio 2022 – 2024 ha istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze il “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria”, con una dotazione pari a 90 milioni di euro per l’anno 2022 e di 140 milioni di euro per l’anno 2023 (Legge n. 234/2021, art. 1, c. 375).
DPCM 28/09/2022
Con il DPCM 28/09/2022 sono state ripartite le risorse del Fondo Straordinario per il 2022. In particolare, il decreto ha previsto un contributo a fondo perduto per l’anno 2022 di complessivi 35 milioni di euro per incentivare gli investimenti orientati all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale nel settore dell’editoria radiofonica e televisiva, delle imprese editrici di quotidiani e periodici e delle agenzie di stampa.
Finalità
La misura straordinaria finanzia interventi di sostegno all’editoria, con l’obiettivo di incentivare gli investimenti delle imprese editoriali, anche di nuova costituzione, orientati all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale, all’ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media, nonché a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali e a sostegno della domanda di informazione.
Destinatari
Il contributo è destinato alle imprese che abbiano effettuato investimenti in tecnologie innovative per l’adeguamento delle infrastrutture e dei processi produttivi, finalizzate al miglioramento della qualità dei contenuti e della loro fruizione da parte dell’utenza.
Risorse
Il DPCM dispone che le risorse vengano ripartite secondo gli stanziamenti e per le finalità che si riportano di seguito.
FSMA nazionali
In primo luogo, 10 milioni di euro sono destinati agli investimenti di fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) nazionali titolari di numerazione LCN attribuita secondo quanto previsto dalla delibera Agcom 116/21/CONS, con esclusione dei soggetti a partecipazione pubblica e dei soggetti titolari di LCN destinati esclusivamente alla diffusione di programma di televendite.
FSMA locali
Altri 10 milioni di euro, poi, sono destinati agli investimenti di fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) operanti in ambito locale, che, all’esito delle procedure adottate in attuazione dell’articolo 1, comma 1034, della legge n. 205/2017, abbiano avuto accesso alla capacità trasmissiva nelle aree tecniche di cui alla delibera Agcom 19/39/CONS.
Radio e consorzi DAB
Infine, 7,5 milioni di euro sono destinati agli investimenti dei titolari di concessioni radiofoniche, dei fornitori di contenuti radiofonici digitali e dei consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB, previsti dalla delibera Agcom 664/09/CONS.
Editori di giornali e periodici e agenzie stampa
Vengono inoltre destinati 7,5 milioni di euro agli investimenti delle imprese editrici di giornali e periodici e delle agenzie di stampa.
Procedura
Con successivo decreto del Capo Dipartimento per l’informazione e l’editoria del 12/09/2023 sono state definite le modalità e requisiti per l’accesso alla fruizione dell’agevolazione.
Imprese editrici di emittenti radiofoniche e televisive
Le imprese che intendevano accedere al contributo per l’anno 2022 potevano presentare la domanda dal 07/11/2023 all’11/12/2023, attraverso la procedura informatizzata resa disponibile mediante portale sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Scadenza domande per imprese editrici di quotidiani e periodici e le agenzie di stampa
Le Imprese editrici di quotidiani e periodici e le agenzie di stampa che intendono accedere al contributo per l’anno 2022 possono presentare la domanda dal 01/12/2023 al 20/12/2023 attraverso la procedura disponibile sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria nell’area riservata del portale impresainungiorno.gov.it.
Determinazione del contributo
Il contributo è concesso sotto forma di rimborso, in misura pari al 70% delle spese sostenute e documentate per la realizzazione degli investimenti realizzati nell’anno 2022 e dichiarati in domanda, entro i limiti dei rispettivi stanziamenti. Qualora il totale dei contributi richiesti per ciascuna delle finalità previste dall’art. 5, c. 2, del DPCM 28/09/2022 risulti superiore alle risorse rispettivamente disponibili, si procederà al riparto proporzionale tra i soggetti aventi diritto.
Riconoscimento del contributo
Gli elenchi dei soggetti cui è riconosciuto il contributo con l’importo a ciascuno spettante sono approvati con decreto del Capo del Dipartimento e pubblicati sul sito istituzionale della Presidenza.
Erogazione del contributo
Il contributo è erogato, al netto delle ritenute erariali, mediante accredito sul conto corrente intestato al beneficiario e dichiarato nella domanda di accesso. (E.G. per NL)