Con due recenti sentenze del dicembre 2017, il Tribunale di Roma ha confermato le risultanze ispettive emerse all’esito di un accertamento ispettivo effettuato nei confronti di una società’ editrice di un quotidiano a diffusione nazionale, con il quale si era proceduto alla riqualificazione in termini di subordinazione di alcuni rapporti di lavoro che la società aveva ritenuto di natura autonoma.
Con la conferma dei rilievi mossi dagli ispettori la società e’ stata condannata al pagamento della somma complessiva di quasi 300.000,00 euro a titolo di contributi previdenziali.
Nei casi di specie il Tribunale ha riconosciuto che i rapporti di lavoro intercorsi tra le parti erano senz’altro riconducibili al rapporto di lavoro subordinato giornalistico sulla base di consolidati criteri elaborati in questa materia, ribadendo ancora una volta, tra l’altro la non essenzialità dell’apporto quotidiano dei lavoratori quando comunque gli stessi forniscano un’attività giornalistica continuativa e cioè “non occasionale, rivolta ad assicurare le esigenze informative aziendali”.
Secondo l’INPGI (l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani) “La pronuncia costituisce una significativa conferma degli orientamenti assunti dall’Ente sul tema dell’accertamento della natura subordinata dei rapporti di lavoro in ambito giornalistico”. (E.G. per NL)