Nella seduta di mercoledì 17 maggio alla Camera dei Deputati è stato ritirato un emendamento (8.44) all’art. 8 del disegno di legge recante “modifiche alla l. 6 dicembre 1991, n. 394 e ulteriori disposizioni in materia di aree protette”.
In particolare, tale emendamento era diretto a imporre ai proprietari dei tralicci e delle antenne ripetitrici radio e Tv presenti sul territorio di aree protette e contigue l’obbligo di versamento di un contributo annuale in favore dell’ente gestore dell’area protetta. La somma da versare sarebbe stata proporzionale all’altezza dei tralicci posizionati su tali aree. Tali oneri si sarebbero aggiunti ai già pesanti balzelli che gravano sul settore, si pensi, tra gli altri ai diritti amministrativi e ai diritti d’uso, rendendo estremamente difficoltoso l’esercizio dell’emittenza radiotelevisiva, in modo particolare degli editori in ambito locale, specialmente nel difficile momento economico che le piccole emittenti stanno attraversando. Una simile disposizione sarebbe stata, tra l’altro, in contrasto con le disposizioni del Codice delle Comunicazioni Elettroniche che vietano l’imposizione, in capo agli operatori, di ulteriori oneri rispetto a quelli già previsti per gli impianti di comunicazione elettronica. Il ritiro dell’emendamento ha, inoltre, verosimilmente evitato il proliferare di contenziosi che tale formulazione della norma avrebbe determinato. Confindustria Radio Televisioni è intervenuta nel dibattito parlamentare, chiedendo il ritiro dell’emendamento nella sua interezza. L’Associazione “esprime pertanto la propria soddisfazione per il risultato raggiunto”. (E.G. per NL)