"La nostra associazione ha potuto verificare direttamente il grado di “maturazione” di titolari e operatori di televisioni e radio di fronte al processo catastrofico in atto da anni contro l’emittenza locale, inviando l’invito a difendere le loro imprese piccole o grandi che siano, partecipando a Roma ad una manifestazione davanti agli uffici dell’Agcom e del ministero".
Esordisce così una nota inviataci dall’associazione di radio e tv locali Conna, che evidenzia che al proprio invito ha fatto seguito un "pur lento ma costante aumento di interesse" al punto che raggiunta la “massa critica”, sono stati presi "precontatti con la Questura della Capitale per stabilire un giorno intorno alla metà di settembre, (non è possibile agire prima) quando nella medesima mattinata andremo a chiedere conto al presidente dell’Agcom Cardani e al sottosegretario Giacomelli del loro spregevole atteggiamento ostile alle radio e alle televisioni: il primo, nell’inventarsi cavilli nel colpire con le sue "Delibere" presunte violazioni degli obblighi di autoprogrammazione di ciascuna emittente locale aumentando loro canoni e tasse per alleggerirli alle reti nazionali che già pagano allo Stato una miseria; il secondo, per le sue pericolosissime, recenti dichiarazioni: "Il governo intende risolvere il problema con interventi profondi sull’eccessiva saturazione dello spettro attraverso una profonda riforma dell’emittenza locale"; tradotto: abbiamo intenzione di demolire l’intero settore lasciando solo qualche grossa azienda come fiore all’occhiello per dimostrare quanto siamo democratici e dare le frequenze rimaste libere ad altri utilizzatori". "Troppo tempo – continua l’ene esponenziale – c’è voluto per giungere alla “maturazione di cui parlavamo all’inizio e forse siamo anche fuori tempo massimo per recuperare quel rispetto istituzionale che il mondo politico aveva per Radio e Tv quando il Conna – unica associazione in tutta Italia – era in grado di organizzare grandi manifestazioni (San Giovanni, S.S. Apostoli, EUR, Fori imperiali, occupazione del monte Cavo ecc), ma vale la pena di tentare – patrocinati dall’associazione nazionale in difesa dei consumatori Codacons presieduta dall’avvocato Carlo Rienzi – di far sentire in modo massiccio la nostra presenza, al di là della quale – ormai non ci sono più dubbi – c’è una lenta agonia. Ciò che possiamo dire per concludere è di rispondere numerosi lasciando le vostre e-mail perché le prossime comunicazioni – non appena avremo ottenuto il permesso della Questura – continueranno in posta riservata e non in circolare", conclude il sindacato. (E.G. per NL)