Emendamenti alla Legge di Bilanco 2024 per salvare lo “scalino preferenziale” nella ripartizione dello stanziamento per le emittenti radiotelevisive locali, ponendolo al riparo dall’esito dei giudizi pendenti avanti ai giudici amministrativi.
Sintesi
Due emendamenti alla Legge di Bilancio 2024 in discussione al Senato interpretano in forma autentica l’art. 4-bis del D.L. 91/2018, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 108/2018, relativamente al cd. “scalino preferenziale” nella ripartizione dello stanziamento per le emittenti radiotelevisive locali, blindandolo e ponendolo al riparo dagli interventi della magistratura amministrativa.
I due emendamenti
In sede di esame al Senato del disegno di legge recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026” (A.S. 926), sono stati presentati due emendamenti estremamente rilevanti ai fini dei contributi ex DRP 146/2017.
Incremento Fondo e legificazione DPR 146/2017
Il primo (62.4 Martella), recita così: “Al fine di favorire gli investimenti finalizzati all’innovazione digitale nei settori dell’informazione e dell’editoria, per gli anni 2024 e 2025 il Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, di cui all’articolo 1 della legge 26 ottobre 2016, n. 198 è incrementato di 3 milioni di euro annui, da destinare alla quota spettante al Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai fini dei contributi annuali previsti dal Decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 2017, n. 146, legificato dall’articolo 4-bis, comma 1, del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 21 settembre 2018, n. 108, a decorrere dalla data di entrata in vigore del citato decreto legge.
Rifinanziamento Fondo…
Il secondo (62.9 Patuanelli, Castellone, Damante), propone che “Restano salve le disposizioni che regolano l’impiego delle risorse finanziarie del Fondo Unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria di competenza del Ministero delle imprese e del Made in Italy, che è rifinanziato di 1 milione di euro per l’anno 2024.
…. e legificazione DPR 146/2017
L’articolo 4-bis del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 settembre 2018, n. 108, nella parte in cui riporta integralmente il decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 2017, n. 146, si interpreta nel senso che tutte le previsioni normative del predetto decreto del Presidente della Repubblica hanno valore di legge”.
Scalino preferenziale salvo
“In definitiva – commenta l’avv. Stefano Cionini, cofounder della law firm MCL Avvocati Associati, che cura in esclusiva l’Area Affari Legali di Consultmedia – entrambi gli emendamenti tendono ad interpretare in forma autentica l’art. 4-bis del D.L. 91/2018, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 108/2018, relativamente al cd. ‘scalino preferenziale’ nella ripartizione dello stanziamento per le emittenti radiotelevisive locali”.
Via i dubbi
Confermando senza margine di dubbio l’intervenuta legificazione del DPR 146/2017, si propongono di blindarlo, di fatto azzerando il contenzioso giudiziario in sede amministrativa.
Sfumature
E ciò quantomeno per il primo emendamento, che ha effetti retroattivi, mentre a mente del secondo si lascerebbe ai giudici amministrativi la valutazione relativamente ai ricorsi afferenti ai contributi precedenti alla legificazione intervenendo esclusivamente pro futuro”, conclude l’avv. Cionini.
Attesa
A questo punto occorrerà attendere le prossime settimane per avere conferma dell’accoglimento di una degli emendamenti. (A.N. per NL)