Approvato dalla Camera (con 278 voti favorevoli, 187 contrari ed un astenuto) il testo di conversione in legge del D.L. Rilancio, che attende ora l’esame del Senato calendarizzato per il 14/07.
Di rilievo per il settore radiotelevisivo l’integrale conferma del testo dell’art. 195 del D.L. 34/2020, che muta sono nella rubrica (ora “Fondo per emergenze relative alle emittenti locali”).
Il testo confermato dalla Camera
Ricordiamo che il testo del D.L. Rilancio, passato indenne dal vaglio della Camera, prevedeva che “Al fine di consentire alle emittenti radiotelevisive locali di continuare a svolgere il servizio di interesse generale informativo sui territori attraverso la quotidiana produzione e trasmissione di approfondita informazione locale a beneficio dei cittadini, è stanziato nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico l’importo di 50 milioni di euro per l’anno 2020, che costituisce tetto di spesa, per l’erogazione di un contributo straordinario per i servizi informativi connessi alla diffusione del contagio da COVID-19.
Messaggi istituzionali in contropartita
Le emittenti radiotelevisive locali beneficiarie si impegnano a trasmettere i messaggi di comunicazione istituzionale relativi all’emergenza sanitaria all’interno dei propri spazi informativi. Il contributo è erogato secondo i criteri previsti con decreti del Ministro dello sviluppo economico, contenenti le modalità di verifica dell’effettivo adempimento degli oneri informativi, in base alle graduatorie per l’anno 2019 approvate ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 2017, n.146. Al relativo onere, pari a 50 milioni di euro per l’anno 2020 si provvede ai sensi dell’articolo 265″.
Giunco: soddisfatti, ma auspichiamo che il Senato riporti lo stanziamento agli 80 mln originari
“Come Associazione Tv locali aderente a Confindustria Radio Tv non possiamo che plaudire all’approvazione del testo originario da parte della Camera”, commenta Maurizio Giunco, presidente dell’ente esponenziale. “Tuttavia auspichiamo che nel passaggio al Senato la provvista possa tornare agli originari 80 milioni di euro, come del resto previsto dall’Ordine del giorno, approvato, presentato da Forza Italia (a firma di Federica Zanella)”, aggiunge Giunco. Ordine del giorno che peraltro suggeriva anche la previsione di un termine temporale esplicito e comunque non superiore a 60 giorni per ripartire le somme.
Rossignoli: Mise emani poi norme attuative, senza le quali non sarà possibile accesso a contributi
Posizione analoga espressa da Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, che, oltre ad “auspicare l’approvazione definitiva del provvedimento da parte del Senato”, sottolinea “l’esigenza che, in ipotesi di approvazione definitiva, il Ministero dello Sviluppo Economico emani al più presto le relative norme attuative, in assenza delle quali le emittenti non potranno accedere ai contributi“. (E.G. per NL)