Il capitolo «Comunicazione e media» del 52° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese (Censis 2018) conferma i trend registrati in precedenza e per il comparto radiotelevisivo ribadisce le tendenze in corso: ibridazione, riduzione dell’incidenza della diffusione via etere (FM e DTT) a favore di soluzioni IP.
Nel 2018 la televisione ha registrato una leggera flessione dei telespettatori, determinata dal calo delle sue forme di diffusione più tradizionali (la tv digitale terrestre e la tv satellitare si attestano, rispettivamente, all’89,9% e al 41,2% di utenza tra gli italiani: entrambe cedono il 2,3% di pubblico nell’ultimo anno), mentre continuano a crescere la tv via internet (web tv e smart tv possono contare su una utenza del 30,1%, +3,3% in un anno) e la mobile tv (che è passata dall’1% del 2007 all’attuale 25,9% di spettatori, con un aumento del 3,8% nell’ultimo anno).
La radio, secondo il Censis 2018, “continua a rivelarsi all’avanguardia all’interno dei processi di ibridazione del sistema dei media: complessivamente, i radioascoltatori sono il 79,3% degli italiani”. Ovviamente il riferimento è all’integrazione del mezzo radiofonico a quello televisivo (cd visual radio) ed al web.
Ma se la radio tradizionale perde 2,9 punti percentuali di utenza (oggi al 56,2%), con un dato significativo a riguardo dell’autoradio (il 67,7% di utenza, -2,5% rispetto allo scorso anno), a confermare la progressiva minore importanza della modulazione di frequenza (FM), “la flessione è compensata però dall’ascolto delle trasmissioni radiofoniche via internet con il pc (lo fa il 17% degli italiani) e soprattutto attraverso lo smartphone (con una utenza al 20,7%, +1,6% rispetto allo scorso anno)”.
Il boom di vendite degli smart speaker (Google Home ed Amazon Echo) per la radio e delle smart tv per la televisione contribuiranno certamente a rafforzare la tendenza a fruire di contenuti radiotelevisivi via IP.
“I risultati del Censis 2018 non ci prendono alla sprovvista – commenta Giulia Cozzi della practice Radio e Tv 4.0 di Consultmedia (struttura di competenze a più livelli collegata a questo periodico) -. Sono, anzi, la conferma che i nostri suggerimenti agli editori radiofonici di presidiare piattaforme digitali integrative, come, medio tempore, il DTT per la visual radio ed ora gli smart speaker attraverso apposite skill (per Amazon Echo) ed action (per Google Home) sono stati lungimiranti. Il Censis 2018 sottolinea come radio e tv del futuro saranno rispettivamente sempre meno “sonore” e “lineari” secondo un percorso, ineludibile, di ibridazione”. (E.G. per NL)