Notificato, per conoscenza, a 23 tra operatori di rete DTT ed emittenti radiofoniche (8), il decreto sanzionatorio emesso in data 27/11/2017 ex art. 160 c. 1 D. Lgs. 42/2004 dalla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio – Sevizio III del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in ordine all’occupazione della II Torricella Massimiliana sita in Via Santa Giuliana 4 a Verona, con il quale viene imposto al Comune di Verona il ripristino per le opere realizzate in assenza di autorizzazione ai sensi dell’art. 21 c. 4 D. Lgs. 42/2004.
Si tratta dell’ennesimo atto di una vicenda che affonda le radici nel 1988, allorquando l’Intendenza di Finanza aveva diffidato il Comune “a consegnare entro il 31/01/1989 l’immobile libero da ogni insediamento non autorizzato”.
Per conseguenza, il Comune di Verona è stato individuato dalla Soprintendenza “quale trasgressore responsabile (…) per la veste di concessionario del bene culturale in argomento che ha assunto a partire dal 25/02/1964 al 31/12/1984, in quanto non ha provveduto ad una formale riconsegna del bene al Demanio, così come stabilito nella Concessione del 17/11/1967 (…)”.Considerato tuttavia che ci si sta adoperando con tutti i soggetti coinvolti “affinché si possa giungere ad un accordo transattivo per il ripristino dei luoghi ed in particolare dello stato originario dell’edificio della II Torricella Massimiliana, sulla base di un progetto definitivo che verrà autorizzato dalla Soprintendenza (…) quest’ultima è disponibile a valutare l’eventualità di un superamento del procedimento sanzionatorio posto in essere nei confronti del Comune di Verona allorquando << muti sostanzialmente la situazione de facto in essere>>”.
La reintegrazione dello stato originario dell’immobile consisterà nella:
– “totale rimozione delle apparecchiature di emissione esterna (parabole, antenne) e relativi componenti elettronici compreso le strutture in acciaio di sostegno (tralicci, pali, staffe, sostegni metallici, ecc.) installate sopra la copertura sottostante e lungo i muri d’ambito del fabbricato monumentale”;
– “totale rimozione delle attrezzature elettroniche, componentistica varia di servizio, cavi, armadiature e sostengo a servizio dell’impianto, depositate all’interno o installate sulle pareti interne del complesso”;
– “demolizioni delle superfetazioni funzionali all’esercizio delle trasmissioni (demolizioni di pareti interne che alterano la percezione dell’anulare spazio architettonico interno, ecc.)”;
– “Ripristino dei parametri murari esterni e degli ambienti interni, nonché dei comparti murari sia esterni che interni lesionati o compromessi dalle installazioni predette, mediante operazioni di restauro architettonico da sottoporre all’approvazione della Soprintendenza competente”;
– “Pulitura e restauro delle superfici esterne con rimozione delle riprese cementizie di cordoli e ammanchi su materiale tufaceo di rivestimento a conci”;
– “Rimozione delle suture di stilatura in cemento tra i conci e loro risilatura a calce”;
– ” Innesti di tasselli in tufo caduti o mancanti in zone vuote o fortemente degradate”;
– ” Riporto in luce di pavimentazione in lastre di pietra di Prun coperti da getti in cls e integrazione delle lastre con riproposizione di lastre in pietra di Prun laddove mancanti”;– “Disinfezione biotica da muschi e licheni con rimozione di arbusti ancorati nelle fughe delle pietre sulle pareti esterne e pulitura delle pareti interne da percolazioni di carbonato di calcio ricristallizzato e da annerimenti postumi da microflora e formazioni funginee a piano terra”.
Con tale decreto, si ribadisce emesso nei confronti dell’Amministrazione Comunale di Verona, “è fatto obbligo, entro i tempi che saranno dettati dall’autorizzazione rilasciata da parte della Soprintendenza competente (…) di curare che vengano eseguite le opere necessarie alla reintegrazione dello stato originario dell’immobile tutelato denominato II Torricella Massimiliana (…)”.
Gli interventi “dovranno essere preventivamente autorizzati dalla competente Soprintendenza sulla scorta di un progetto complessivo di restauro conservativo della II Torricella Massimiliana e della relativa area esterna che dovrà essere inoltrato entro 120 (centoventi) giorni dalla notifica (…)”.
In caso di inottemperanza all’ordine impartito il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo provvederà all’esecuzione d’Ufficio a spese dell’obbligato ed al recupero delle somme relative alle opere da effettuarsi.
Avverso il provvedimento è naturalmente ammesso il ricorso giurisdizionale al TAR competente o al TAR Lazio. (M.L. per NL)