Con il titolo “CambieRai” ha preso il via il 12 aprile, all’Auditorium-Parco della Musica di Roma, la prima consultazione sul “servizio pubblico radio-televisivo e multimediale” mai fatta in Italia.
Sedici i tavoli tecnici convocati dal Ministero dello Sviluppo Economico, distribuiti in 4 macro-aree (Sistema Italia, Industria creativa, Digitale, Società italiana), ai quali parteciperanno 140 persone in rappresentanza di 62 associazioni, 20 enti pubblici e istituzioni, 11 centri studi e think tank. Venti gli esperti coinvolti, 16 i rappresentanti di Rai, uno per ogni tavolo. Oltre alle associazioni degli autori e produttori del mondo della tv, del cinema, della radio, dell’animazione e dell’informazione, saranno presenti le organizzazioni del made in Italy, del turismo, del digitale, dei beni culturali, del terzo settore, della scuola e università, dei consumatori. Uno spaccato della società italiana che, per la prima volta, si trova a discutere del servizio pubblico che verrà. La segreteria organizzativa e la logistica dell’appuntamento, a porte chiuse, sarà a cura della Rai. Il lavoro dei tavoli sarà preliminare alla stesura di un questionario che, con la consulenza tecnica dell’Istat, sarà pubblicato per 45 giorni sul sito del governo, a partire da maggio: i cittadini italiani potranno esprimere la propria opinione sull’idea di servizio pubblico che vorrebbero, in vista della nuova Convenzione tra lo Stato e la Rai in scadenza nel 2016. (E.G. per NL)