Radio Tv 4.0. La visual radio DTT crea indotto: gli studi di produzione ne prendono atto e nascono servizi ad hoc. Ma c’e’ bisogno anche di nuove figure professionali

studio di produzione, elite

La visual radio DTT diventa adulta, uscendo piano piano dalla fase sperimentale dei primi tre anni del boom e chiede al mercato di supportarla nella produzione di contenuti e con nuove figure professionali.
L’approdo delle radio nel mondo visual DTT è quasi sempre lo stesso: audiografica statica, audiografica dinamica e infine passaggio ai filmati, nelle declinazioni più varie”, commenta Giulia Cozzi della practice Radio Tv 4.0 di Consultmedia, struttura di competenze a più livelli (collegata a questo periodico) che negli ultimi anni ha accompagnato un centinaio di emittenti nell’integrazione delle piattaforme distributive digitali.
“Abbiamo spinto molto in questa direzione per tutta una serie di motivi oggettivi: la scomparsa dei ricevitori FM nelle case (ormai presenti solo nel 40% dei casi, ndr) che ha imposto lo sfruttamento, quale device sostitutivo, dell’apparecchio tv, il dispositivo più prossimo all’utenza nell’indoor; ma anche la necessità di integrare contenuti visivi nella comunicazione radiofonica, allineandosi agli standard web”, osserva la Cozzi.
Ma l’ibridizzazione radiofonica e la multipiattaforma importano anche nuove esigenze ed opportunità professionali interessanti.Radio Millennium Tv 693 televisore - Radio Tv 4.0. La visual radio DTT crea indotto: gli studi di produzione ne prendono atto e nascono servizi ad hoc. Ma c'e' bisogno anche di nuove figure professionali
Come accennato in apertura, dopo l’iniziale euforia, chi sta utilizzando la visual radio (qualcuno meno tecnicamente la definisce “radiovisione”), in particolare sul DTT (fenomeno indiscutibilmente del momento) si sta rendendo conto che mettere in onda il pur bravissimo e magari telegenico speaker di turno non è la soluzione più idonea, ancorché la più immediata.Se la tv è impiegata meramente come piattaforma distributiva – quindi nel caso della radiodiffusione terrestre coincide con la tecnica trasmissiva DTT – e non col medium televisivo in quanto tale, basta l’audiografica, considerato che chi ne fruisce godrà esclusivamente dell’accompagnamento sonoro (la tv sarà utilizzata in luogo del ricevitore radio). In tal senso ogni investimento contenutistico sulla componente video che vada oltre il logo di stazione o poche altre informazioni accessorie sarebbe improduttivo sul piano sostanziale.
Se invece il fine è quello di conseguire un’integrazione sensoriale, quindi lo sfruttamento della componente video in termini contenutistici (editoriale e commerciale), allora il discorso cambia e l’aspetto della produzione diventa fondamentale.

Occorrerà in tal senso formare i propri speaker, dj, giornalisti ad “andare in tv”, adottando quelle tecniche di conduzione ed approcci logistici che non sono così scontati per un radiofonico. Necessiteranno allora corsi specifici e formatori che abbiano piena consapevolezza delle peculiarità dei due mezzi.
Sempre a livello content, alcune esigenze concrete si sono manifestate nelle prime fasi di questo nuovo connubio radiotelevisivo: adattare all’impiego video station id, sigle, liners e spot non è cosa così immediata e presuppone, oltre che di un’apposita strumentazione, anche di capacità inedite per gli operatori radiofonici tradizionali.
Proprio in questo senso Elite Audioproduzioni di Milano, il più importante studio di produzione di spot pubblicitari radiofonici italiano, ha lanciato in questi giorni una linea produttiva dedicata proprio alle visual radio DTT.ELITE Studio Produzione Audio - Radio Tv 4.0. La visual radio DTT crea indotto: gli studi di produzione ne prendono atto e nascono servizi ad hoc. Ma c'e' bisogno anche di nuove figure professionali
Non potevamo non prendere atto del fenomeno delle visual radio DTT. Molti nostri clienti si sono dotati di tale strumento e ci hanno chiesto di supportarli nella realizzazione di componenti video per spot visual, ma anche per jingles, liners, station ID. Abbiamo quindi ritenuto strategico estendere a tutti tale servizio“, spiega a NL Gianluca Evangelisti di Elite.
Ma le visual radio DTT comportano anche altre esigenze.
Accade frequentemente che ci sia l’esigenza di integrare contributi video per pezzi che non dispongono di videoclip oppure che non possono essere riprodotti a causa della mancanza di autorizzazioni a farlo o per via dell’originaria scarsa qualità.

E’ quindi utile realizzare dei “surrogati visivi” per i quali, ancora una volta serviranno specifiche figure professionali –  ci spiega Daniele D’Abrosca, station manager di NBC Milano (visual radio DTT in Lombardia sul canale 617) -. E poi come negli anni ’80-’90 con gli splittaggi pubblicitari, servono delle basi visive di compensazione per accompagnare momenti informativi non coperti dalla componente video (informazioni settoriali quali meteo, viabilità, ecc.)”.
L’utilizzo di video surrogati permette peraltro di ovviare ad alcuni aspetti connessi allo sfruttamento dei diritti d’autore e dei diritti connessi: le attuali licenze delle società di collecting non sempre prevedono chiaramente le condizioni di estensione al video delle stesse. Qualcuno allora sta pensando di sfruttare all’uopo contributi video HD di libero utilizzo disponibili in rete (si pensi ai cd. action video, filmati di spettacoli naturali o di evoluzioni sportive sovrapponibili alla musica). Una library in tal senso sarebbe conveniente e molto richiesta”, spiega l’avvocato Stefano Cionini di Consultmedia.

Lato tecnico, la maggior parte dei produttori di play-out sta adattando le proprie macchine ai servizi ibridi.
Tra i più impegnati vi è certamente Bitonlive.com, i cui prodotti sono quanto di più moderno e flessibile il mercato offra.
Con Andrea Valtulina abbiamo affinato la regia di ultima generazione Flu-O per gli impieghi audiografici e visual radio; si tratta indiscutibilmente di un prodotto competitivo ed affidabile”, annota D’Abrosca.
Sempre sul tema dei supporti, la tech farm 22HBG, come abbiamo dato conto nei giorni scorsi, ha integrato con un’apposita area di visual radio il noto aggregatore di flussi streaming radiofonici FM World.NBC Milano Visual Radio FM World - Radio Tv 4.0. La visual radio DTT crea indotto: gli studi di produzione ne prendono atto e nascono servizi ad hoc. Ma c'e' bisogno anche di nuove figure professionali
Del fatto che nelle emittenti più giovani e virtuose la gestione degli eventi stia acquisendo un peso sempre maggiore in termini di introiti abbiano più volte scritto su queste pagine, cosicché basterà rilevare che la visual radio DTT consente di aumentare le potenzialità commerciali ed artistiche di tale area di business attraverso riprese video da veicolare successivamente sui canali tv dell’emittente radiofonica.
“Se la tecnologia soccorre attraverso automatismi in fase di ripresa (esistono sistemi di facilissima collocazione negli ambienti per la cattura delle immagini per la successiva post-produzione), è però necessario che la produzione dei contenuti da trasmettere sia effettuata da personale formato all’uopo per assicurare la massima qualità audiovisiva”, annota Massimo Rinaldi, ingegnere di Tecnomedia, società che cura l’area tecnica di Consultmedia.
Le opportunità visual possono comportare un grande passo avanti per lo sviluppo della radio 4.0 sia sul piano editoriale che commerciale. L’importante, come sempre, è prima di tutto capirle a fondo. (E.G. per NL)

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