Come ampiamente previsto, il 2019 è iniziato all’insegna della visual radio DTT. Diverse le motivazioni del fenomeno che più volte abbiamo enunciato su queste pagine, con in testa la progressiva tendenza a spostare l’ascolto dalla modulazione di frequenza ad altri device digitali, come IP (smart speaker, smart tv, tablet, pc), DAB+ e, soprattutto, digitale tv terrestre (cd. visual radio DTT) e la sopravvenuta abitudine a fruire di contenuti anche visivi oltre che sonori, tipica della multimedialità e delle nuove generazioni.
Al di là della premiazione dell’ascolto via tv di contenuti radiofonici certificata dalle indagini del Tavolo Editori Radio (che già nel 2017 aveva accertato un’incidenza di ben il 13% sul totale dei device ad uso radiofonico), la progressiva scomparsa nelle case dei ricevitori FM (siamo ormai il 40% di presenza, peraltro in riduzione rapida) induce gli editori che vogliono preservare quella quota del 20% di ascolto indoor a presidiare il televisore (al contrario del ricevitore in modulazione di frequenza presente in almeno due esemplari per abitazione) con soluzioni variegate (che vanno dall’audiografica statica alla visual radio DTT in senso pieno passando per l’audiografica dinamica).
Inoltre, con l’applicazione della Legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) sarà indetto un bando per i fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) che vorranno garantirsi un posto sui mux T2 dal 2022 e pertanto, successivamente all’autunno di quest’anno, diverrà molto più costoso acquisire FSMA (utilmente collocati in graduatoria) rispetto ad oggi.
Non solo: dal 01/01/2020 lo standard unico per il DTT sarà l’H264 (mpeg4) che comporterà un risparmio di banda del 50% e quindi minori canoni, con l’effetto, per esempio, che per essere veicolati con una qualità più che discreta per la trasmissione di filmati su un bacino di 10 milioni di abitanti, qual è quello della Lombardia, si spenderanno somme comprese tra 1000 e 4000 euro/mese + IVA (variabili in funzione della capillarizzazione del multiplexer prescelto) e cifre ben inferiori per contenuti audiografici dinamici. Investimenti assolutamente sostenibili per chi ha un progetto d’impresa che guarda al futuro 4.0.Non stupisce quindi l’arrivo, con una media superiore ad un’emittente alla settimana, di nuovi prodotti visual radio DTT in tutta Italia.
Gli ultimi di cui diamo conto sono: Radio Millennium Tv canale 693 in Lombardia (evoluzione di NBC Milano TOP 40), Radio Musica Tv in Lombardia e Piemonte sul canale 608, Radio Gold Tv in Piemonte (LCN 654) e l’inusuale passaggio della marchigiana Radio Linea Tv dal canale 114 all’appetibile 19 (solo Radio Norba Tv vanta una collocazione così importante in termini di numerazione del telecomando).
Novità peraltro sono state annunciate anche in ambito nazionale, con la prossima partenza del progetto di RMC Tv Lifestyle (ma qualcuno sostiene che in cantiere ci sia anche 105 Tv) sul canale 66 oppure su 257 (queste sarebbero le disponibilità di Radiomediaset in termini di LCN nazionali) ed il possibile cambio di direzione di RDS, inizialmente restia a coltivare la visual radio DTT (““Non vogliamo che passi il messaggio che non siamo interessati alla tv. Stiamo approfondendo il tema”, aveva dichiarato a questo periodico Massimiliano Montefusco in occasione del Radiocompass 2019).
Infine, continuano a circolare rumors su un possibile ritorno di Radio Capital e m2o (ora affidata alle cure di Albertino) in visual radio DTT, anche se l’ipotesi, pur non esclusa, non è stata confermata nell’immediato a Newslinet da Carlo Ottino, d.g. della divisione radio-tv di GEDI, il gruppo editoriale cui fanno rifanno riferimento tali emittenti insieme a Radio Dee Jay Tv (canale 69 DTT). (E.G. per NL)