Ha colto un po’ tutti di sorpresa l’annuncio del 20/09/2021 della società TER (Tavolo Editori Radio), partecipata da editori radiofonici pubblici e privati e deputata alla rilevazione dell’ascolto radio italiano, di aumentare il numero di rilasci disponibili al mercato relativi alle metriche Giorno Medio e AQH (06:00-00:00) del totale mezzo, producendo speciali elaborazioni sui dati raccolti in corso di rilevazione (segnatamente, due trimestri mobili). Un’anticipazione resa in forma estremamente enfatica. Forse troppo, alla luce di quanto poi pubblicato…
Trimestri mobili in risposta all’accusa di eccessiva rigidità
Fino ad ora la società TER si era mostrata molto rigida nei confronti dei propri schemi organizzativi, derogando solo in via eccezionale agli stessi (come nel caso della mancata pubblicazione dei dati durante il primo lockdown 2020). Forse troppo rigida. Anzi, ingessata. Tanto che alcuni editori radiofonici di primaria importanza, dando atto di quanto era ormai sotto gli occhi del mercato, hanno in più occasioni sollecitato una profonda revisione del modello di rilevazione TER.
Le prese di posizione
“Al momento, non c’è una decisione interna al tavolo circa il passaggio alle rilevazioni con meter. Noi, intanto, continueremo a chiedere con forza un cambiamento di passo, dall’interno di Ter”, ha dichiarato, per esempio, pochi giorni fa a NL Roberto Sergio, direttore di Radio RAI. Tema che sempre su NL aveva trattato anche Lorenzo Suraci, presidente di RTL 102,5: “Per competere con le piattaforme digitali sarà indispensabile dotarsi, da parte di tutto il settore, di strumenti idonei al calcolo reale dell’ascolto”.
Anche Agcom mette il dito nella piaga
Questione, del resto, posta in evidenza anche da Agcom con la Delibera n. 194/21/CONS del giugno scorso, recante “Indirizzi in materia di sistemi di rilevazione degli indici di ascolto nel nuovo ecosistema digitale”. Il regolatore, sul controverso tema delle indagini d’ascolto, ha auspicato che i soggetti rilevatori pongano “in essere ogni sforzo per assicurare l’audit e rendere replicabili, da parte di un soggetto terzo certificatore indipendente, tutte le fasi del processo di raccolta ed elaborazione delle rilevazioni”.
Revisione periodica, trasparenza, multipiattaforma
E ancora: “La rilevazione deve essere periodicamente rivista, valutata e interrogata (…) da comitati tecnici indipendenti che agiscono in maniera trasparente e che riferiscono le proprie valutazioni agli organi societari. La revisione delle infrastrutture di misurazione e delle metodologie (…) deve condurre (…) a metriche univoche, all’integrabilità delle tecnologie e delle metodologie di rilevazione e alla condivisione degli asset di misurazione (…). La rilevazione e la metodologia adottata devono rispondere a principi di equità, parità di trattamento e non discriminazione verso tutti i soggetti coinvolti, indipendentemente dal mezzo o dalla piattaforma di cui viene rilevato il consumo”.
L’era Silvestri
Ci siamo chiesti: il cambiamento di rotta annunciato con tanta enfasi da TER era forse il primo segnale di variazioni strutturali in corso nella nuova era del presidente Federico Silvestri (Radio 24)?
Forza & determinazione
“Il Consiglio di Amministrazione di TER ha voluto con forza e determinazione dare una prima risposta al mercato fornendo un nuovo strumento di monitoraggio ed analisi che consentirà di avere a disposizione una fotografia ancora più profonda e puntuale degli andamenti delle audience”, aveva, in effetti, spiegato Silvestri anticipando i dati “straordinari”.
L’attesa del 21/09/2021
Dati costituiti dai primi due rilasci dei Trimestri Mobili, preannunciati da un comunicato stampa (da noi pubblicato) che avvertiva che essi sarebbero stati disponibili martedì 21/09/2021 sul sito web di TER (www.tavoloeditoriradio.it).
I dettagli preventivi
Il comunicato spiegava che, in particolare, le elaborazioni avrebbero fatto riferimento a due periodi compresi tra il secondo trimestre 2021 e il terzo trimestre 2021. I due trimestri mobili si dividevano, in particolare, tra il periodo 27/04/2021-05/07/2021 (Trimestre mobile 5-7) con 29.326 casi e il segmento temporale 18/05/2021-26/07/2021 (Trimestre mobile 6-8) con 28.425 casi.
I due trimestri mobili
“I due Trimestri Mobili registrano entrambi un aumento in termini di ascolto sia nel Giorno Medio che nell’AQH rispetto al secondo trimestre 2021, ovvero l’ultimo dato pubblicato”, sottolineava la nota anticipatoria.
La montagna…
“A fronte infatti di una stima pari a 33.444.000 ascoltatori nel Giorno Medio nel secondo trimestre 2021, il Trimestre Mobile 5-7 vede un aumento dell’1,5% (33.940.000) che raggiunge il 2,2% (34.167.000) per il Trimestre Mobile 6-8. Analogo discorso vale per la metrica AQH, per la quale nel secondo Trimestre 2021 è stata pubblicata una stima pari a 5.981.000 ascoltatori nel quarto d’ora medio. Il Trimestre Mobile 5-7 vede un aumento del 3,3% (6.180.000) e il Trimestre Mobile 6-8 registra un incremento pari al 5,7% (6.322.000). Nell’analisi di queste audience si rileva inoltre che i dati riportati dai primi due Trimestri Mobili sono in aumento anche l’uno rispetto all’altro“, concludeva il comunicato.
… e il topolino
Grande attesa, pertanto, si era generata a riguardo di tale pubblicazione. Sennonché, il 21/09/2021 gli unici dati comparsi sulla pagina del TER sono state le seguenti tabelle:
Quindi?
In pratica, il comunicato stampa preventivo aveva paradossalmente fornito più elementi di valutazione dei dati stessi.
Ora è certamente comprensibile la necessità di dare fiducia ad un mercato in ripresa ma in forma altalenante; tuttavia, sarebbe stato probabilmente più opportuno motivare la scelta degli incroci temporali selezionati tra quelli possibili. Così come integrare la pubblicazione con dati più tecnici rispetto a quelli scheletrici delle due tabelle.
Immagine
Elementi che avrebbero certamente contributo a rafforzare l’immagine appannata di un’indagine criticata da alcuni degli stessi promotori. E che, indubbiamente, necessita di aggiornamenti veramente profondi. (E.G. per NL)