L’offerta online della SSR rispetta ampiamente le condizioni fissate nella concessione dell’emittente. Solo nell’otto percento dei casi esaminati rimangono dubbi.
E’ quanto emerge da uno studio dell’Università di Zurigo commissionato dall’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM). La concessione della SSR prevede che l’offerta online dell’emittente pubblica svolga una funzione di completamento e approfondimento dei contributi radiotelevisivi della stessa (cfr. riquadro). Lo studio "SRG Online Beobachtung 2010" (disponibile solo in lingua tedesca) verifica il rispetto di questa prescrizione. L’analisi esamina la struttura dei contenuti online della SSR e segnala i casi in cui la conformità alle condizioni fissate nella concessione è dubbia e che rientrano pertanto in una zona critica, la cosiddetta "zona grigia". L’analisi dei link fornisce indicazioni sul collegamento delle pagine Internet della SSR ad altre pagine web.
Struttura dell’offerta online
Con una presenza del 60 percento, i contenuti redazionali predominano nello spazio online della SSR. Il 40 percento di essi è costituito dall’informazione, seguita, con un forte distacco, da intrattenimento, istruzione e cultura. Ciascuna unità aziendale dell’emittente pone un differente accento sui vari contenuti: in media, nel 2010 la TSR ha messo in rete molta politica e fiction, la SF soprattutto sport e contenuti di "human interest", DRS principalmente economia, RSR e RSI una percentuale considerevole di musica popolare. Il 10 percento dei contenuti online è rappresentato da pagine interattive (ad es. blog) o di informazione sui programmi radiotelevisivi. Il resto dell’offerta comprende pagine introduttive e informazioni sull’azienda.
Elevato rispetto della concessione
Oltre il 90 percento delle pagine Internet esaminate non presenta alcuna irregolarità, mentre per l’8,4 percento dei casi rimangono alcune riserve. Rientrano nella "zona grigia" quei contenuti interattivi generati dalle redazioni stesse o dagli utenti (es. blog) e i siti per la vendita. Tra tutte le categorie formali analizzate, la quota maggiore di siti dubbi si concentra tra i contenuti interattivi prodotti dagli utenti. Oltre l’85 percento di essi, infatti, si è rivelato privo di un rapporto diretto con le trasmissioni dell’emittente.
Confronto con l’anno precedente
Rispetto all’anno precedente, la percentuale di contributi redazionali sulle pagine web della SSR è aumentata dal 49 al 58 percento. La "zona grigia", invece, non ha rivelato cambiamenti statistici significativi. L’offerta online della SSR – Schweizer Fernsehen (SF), Schweizer Radio (DRS), Télévision Suisse Romande (TSR), Radio Suisse Romande (RSR) e Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI) – è stata analizzata sotto la guida del prof. Michael Latzer dell’Istituto di pubblicistica e ricerca sui media dell’Università di Zurigo (IPMZ) su incarico dell’UFCOM. È stato esaminato il contenuto di un campione rappresentativo casuale di 2000 pagine web su un totale di 500 000 pagine attive. L’analisi dei link si è concentrata su 500 link, scelti da un totale di circa 1,4 milioni di URL di circa 20 000 differenti nomi di dominio. Lo studio è costato 78 600 franchi svizzeri. Lo studio "SRG Online Beobachtung 2010" è parte di un progetto di ricerca per l’analisi della qualità dei programmi radiotelevisivi. Oltre all’analisi dell’offerta online della SSR, esso comprende monitoraggi dei programmi radiotelevisivi (SSR e emittenti private), già pubblicati a inizio anno, e un sondaggio tra il pubblico. Il programma di ricerca dovrebbe stimolare il dibattito pubblico sul servizio radiotelevisivo nel nostro Paese.
Disposizioni della concessione in materia di offerta online della SSR (art. 13 cpv. 1, 2 e 3)
Cpv. 1 Le offerte online comprendono:
a) contributi multimediali relativi ai programmi che, dal punto di vista temporale e tematico, presentano un rapporto diretto con le trasmissioni;
b) informazioni relative al retroscena e al contesto che sono servite da base per trasmissioni;
c) informazioni su conoscenze di base relative a trasmissioni formative, nella misura in cui servono a un’esecuzione migliore e più mirata del mandato di prestazioni;
d) forum di discussione e giochi associati a trasmissioni, che senza queste ultime non avrebbero esistenza autonoma.
Cpv. 2
I rimandi relativi a offerte online di terzi sono proposti unicamente in base a criteri redazionali e non possono essere commercializzati.
Cpv. 3
Nell’offerta online è permessa l’autopromozione (…)