Coi preroll si butta l’acqua sporca ed il bambino: non si ascolta la pubblicità audio e si salta la stazione radiofonica? Uno scenario che spaventa inserzionisti ed editori e mette in difficoltà concessionarie e centri media. Solo i messaggi di 5 secondi sembrano superare la soglia di tolleranza dell’utenza.
Diverso il caso di display e annunci video, che invece mostrano riscontri positivi da ascoltatori e mercato.
Per questo il top player dello streaming audio radiofonico TuneIn ha siglato un accordo con la compagnia di digital adv Triplelift.
Annunci video su TuneIn by Triplelift
Triplelift, una delle società di tecnologia pubblicitaria ermegenti e TuneIn, il maggiore aggregatore di flussi streaming radio del mondo (anche se, ormai, non certamente il più evoluto sul piano tecnico) hanno siglato un accordo per la commercializzazione della pubblicità video.
La tecnologia Tripelift
“Grazie a un’integrazione semplice ed efficiente con Triplelift, abbiamo riscontrato risultati quasi immediati con i loro formati video nativi e brandizzati. Infatti, i completion rates dei branded video sono mediamente superiori al 60%, confermando così il gradimento dell’utenza”, ha commentato Rob Deichert Chief Revenue Officer di TuneIn.
Stop pre-roll…
L’iniziativa di TuneIn mira, all’evidenza, ad arginare l’insofferenza del pubblico per i pre-roll audio, considerati fastidiosi ed eccessivamente lunghi, nonostante siano stati nel tempo ridotti dagli insopportabili 30 secondi agli attuali 20 o 15 secondi.
Stigmatizzazione
D’altro canto, su queste pagine abbiamo più volte stigmatizzato il preroll e le difese che pure abbiamo ospitato da parte di alcuni player italiani del digital adv non ci hanno pienamente convinto.
5″ max
Non a caso, i più recenti test comportamentali hanno mostrato come l’unico preroll considerato non invasivo è quello di 5 secondi, non avendo gli annunci di 10 secondi superato la soglia dello skip. Una durata che lascia però perplessi i pubblicitari, consapevoli che in 5 secondi può al più essere richiamato un brand e non lanciato un prodotto.
… roll out fomati video nativi e brandizzato
Diverso il caso del display (l’annuncio ad immagine che compare sul device in occasione dell’avvio dell’applicazione o durante l’interazione, come per esempio col cambio di stazione), considerato nettamente meno fastidioso.
Engagement
Ancora diverso è l’impatto dell’annuncio video, che, se dotato di capacità di engagement per profilazione, contenuto e varietà (cioè numero di soggetti dello spot alternati), non è sgradito. Torneremo presto sul tema. (E.L. per NL)