"Impedire le dirette integrali degli incontri concedendo solo finestre di tre minuti ogni quarto d’ora, se e’ vero che tutela Radio Rai, che si e’ garantita i diritti in esclusiva, penalizza pero’ nel contempo il vastissimo pubblico delle emittenti locali".
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha inviato, questa mattina, una lettera ai sottosegretari all’Informazione, Paolo Bonaiuti, e allo Sport, Rocco Crimi; al presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta, al presidente dell’AGCOM, Corrado Calabro’, e al Direttore generale della Rai Tv, Mauro Masi, per chiedere di ripensare il divieto per le radio private di trasmettere le radiocronache delle partite e per chiedere di trovare una soluzione che consenta alle radio di continuare ad effettuare le dirette degli incontri, senza limitarsi alla ”finestra informativa” oggi prevista. ”Le radio sportive romane svolgono da anni – si legge nella lettera – un apprezzato servizio di informazione e di intrattenimento per i tanti tifosi ed appassionati di calcio della Capitale. Impedire le dirette integrali degli incontri concedendo solo finestre di tre minuti ogni quarto d’ora, se e’ vero che tutela Radio Rai, che si e’ garantita i diritti in esclusiva, penalizza pero’ nel contempo il vastissimo pubblico delle emittenti locali. Va evidenziato, inoltre, che le radio locali non offrono certamente un prodotto concorrente a quello della Rai ma chiaramente alternativo, con radiocronache ‘non istituzionali’ molto seguite dai tifosi. Aggiungo – prosegue Alemanno – che, in un momento di grave crisi del calcio, di spalti sempre piu’ vuoti, di programmi di partite ormai ‘spalmate’ quasi sette giorni su sette ad uso e consumo delle trasmissioni televisive, non per tutti gli appassionati e’ possibile recarsi alo stadio o acquistare ‘pacchetti’ dalle televisioni: per loro le radio locali, raccontando per intero la partita, rappresentano il solo modo di seguire il calcio. Evidenzio, inoltre, come per le emittenti radiofoniche le trasmissioni in diretta delle partite, proprio perche’ molto seguite, costituiscano una consistente voce di attrazione per la raccolta pubblicitaria e, quindi, per la stessa sopravvivenza economica di tante realta’ del nostro sistema produttivo locale, nonche’ voci, comunque, di informazione”. (ASCA)