Dopo gli articoli critici dei giorni scorsi sulle tendenze contenutistiche della radiofonia italiana e sullo stato delle emittenti locali, risultati top clicked a dimostrare l’interesse per l’argomento, diamo conto dei risultati di un interessante sondaggio informale su Facebook condotto dal noto dj Marco Biondi, a riguardo della percezione del medium radiofonico da parte dei suoi protagonisti, più che dei suoi ascoltatori.
I risultati, in quando spontanei e quindi non condizionati, restituiscono un quadro dell’attività radiofonica meritevole di approfondimento al punto da stimolarci ad un confronto.
Queste le domande poste da Biondi nel suo sondaggio:
1 – solitamente quale/i radio ascoltate?
2 – dove le ascoltate?
3 – programmi e speakers preferiti?
4 – pensate manchi qualcosa nella radiofonia di oggi?
5 – da 1 a 10 quanto siete soddisfatti delle radio che ascoltate e perchè?
“Dal sondaggio è emerso che sempre più persone ascoltano la radio non più soltanto in FM, ma anche tramite tv ma soprattutto app o internet nelle sue varie forme“, commenta Marco Biondi, interpellato da questo periodico.
“Certo so bene che questa non è una novità e che la mia pagina è letta da molti addetti ai lavori che sono quindi sicuramente più tecnologici della media del popolo italiano, ma resta comunque un segnale. Piccolo ma c’è. La radio del futuro passa anche da qui (direi soprattutto da qui). Ma sono 2 le cose che mi hanno più colpito e sono le risposte alle ultime 2 domande”, continua il dj.
“Alla domanda “Pensate manchi qualcosa nella radiofonia di oggi?” sono arrivate risposte di vario tipo, ma il 90% ha confermato che manca qualcosa. La sperimentazione, la voglia di qualcosa di nuovo (altro argomento al quale nei giorni scorsi abbiamo dedicato attenzione, ndr), programmi nuovi, musica nuova, fasce orarie con programmi coraggiosi, speaker con personalità eccetera. Con le risposte i partecipanti hanno ufficializzato quello che è evidentemente il pensiero di molti“.L’altra domanda era “Da 1 a 10 quanto siete soddisfatti della radio che ascoltate e perché?”, quali le risposte?
“La maggior parte ha risposto di essere soddisfatto/a della radio che ascolta. Però dovendo dare un voto, quasi nessuno ha espresso il suo pensiero con un 10. Pochi con un 9, per tutti gli altri, bene o male, il voto era fra il 6 e l’8. Un bel voto per carità, ci mancherebbe. Ma questa cosa mi fa pensare”, osserva Biondi, che conclude laconicamente: “Forse spesso ascoltiamo e scegliamo cosa ascoltare in base a quello che si avvicina di più al nostro gusto. Poi magari la soddisfazione reale è però un’altra cosa. O sbaglio?”. (E.G. per NL)