L’avvio delle trasmissioni di Radio TV Serie A con RDS è senz’altro l’avvenimento radiofonico di fine estate.
Si tratta – dopo Radio Sportiva, Rai Radio 1 Sport e la defunta RMC Sport Network di una quarta iniziativa su scala nazionale dedicata principalmente al pallone e ai suoi protagonisti. Un’operazione importante ed ambiziosa.
Il cui successo però è condizionato da numerosi fattori, soprattutto tecnologici.
Investimento
Un investimento probabilmente importante se, come aveva raccontato Lapo de Carlo su NL,“una radio nazionale (del genere) costa come acquistare Ronaldo” (quello originale). Anche se in questo caso non si è trattato di acquistare un’emittente tradizionale (con impianti FM e multipiattaforma al seguito), ma di creare, ex novo, un prodotto digitale da “affittare” alla Lega Serie A, come da relativo bando.
La richiesta di confronto
Per comprendere a fondo la strategia del progetto avevamo chiesto qualche settimana fa un’intervista al General Manager di RDS 100% Grandi Successi, per poter parlare liberamente al di là dei limiti di una conferenza stampa preorganizzata.
Non riscontrata
Non abbiamo avuto risposta: proviamo dunque a esprimere qui qualche dubbio e considerazione, le stesse che avremmo condiviso con il manager, ma senza l’opportuno contraddittorio.
Niente Radiocronache
Iniziamo con due parole sui contenuti, che come noto non sono il focus principale di questa testata. La prima è che la mancanza di radiocronache in diretta rende l’ascolto durante lo svolgimento delle partite poco accattivante (almeno a nostro parere e relativamente a quanto abbiamo sentito nella serata di domenica 20 agosto).
Confronto con Radio RAI
Il confronto con Radio RAI, maestra nell’engagement via radio fino dai tempi delle onde medie era piuttosto triste. Decisamente Radio TV Serie A con RDS dà il suo meglio in altri orari. E la domanda sarebbe stata ovviamente se questa situazione è destinata a durare nel tempo.
Video
La seconda osservazione riguarda i contenuti video. Positivo il fatto che si possano (ri) vedere le azioni di cui parlano i conduttori.
Ultra-Panavision 70
Perché, però, usare una specie di Ultra-Panavision ottenuto tagliando la parte alta e bassa dell’immagine, situazione che a volte esclude dal campo visuale proprio il pallone?
Visual radio
Veniamo agli argomenti più in linea con il campo di interesse dei lettori di Newslinet.
Radio TV Serie A con RDS ha optato per una visual radio esclusivamente in HBBTV.
Vettore
Il canale è veicolato tramite il multiplex Persidera 1, ma a differenza di RDS Social TV, disponibile in “quasi in HD” con 1920 x 1080 pixel, un bitrate video fisso a 1,6 Mbps e audio a 128 kbps in AAC, il canale della Serie A emette un cartello fisso con bitrate video pari a zero e un audio mono a 64 kbps.ù
Scelta risparmiosa
Una scelta decisamente al risparmio, magari condizionata (oltre che dal budget) anche dal poco spazio disponibile nel mux.
HBBTV
In ogni caso, l’utente che dispone di un terminale adatto è spinto verso la versione HBBTV (Hybrid Broadcast Broadband TV), dunque di fatto uno streaming video. Il quale risulta di qualità ottima, come verificabile anche dalla app di FM-World.
Ottocentonovantanoviani
Ma la HBBTV rappresenta sì un plus valore, ma anche (e soprattutto) un punto dolente.
LCN altissimo
Già la posizione LCN (numerazione automatica, logical channel number) assegnata è la 899; non certo particolarmente semplice da ricordare e da digitare sui telecomandi, che come noto forniscono un tempo massimo per comporre le combinazioni di tre cifre, prima di fare un roll-over e dunque comprendere che si desidera il canale “9”.
10% dei ricevitori
Ma il punto importante è un altro: considerato che il parco TV compatibile HBBTV è molto limitato (si parla del 10% dei ricevitori), la gran parte degli utenti ricadrà nel caso “solo audio su cartello/schermo nero” (quindi la cd audiografica nella migliore delle ipotesi).
Assurdo energetico
Un assurdo energetico in un’epoca di massima attenzione ai consumi…
Concetti complessi
Anzitutto va detto che i potenziali utenti sono quelli che, in sequenza, dispongono di:
1) una smart tv
2) effettivamente connessa alla rete
3) munita di funzione HBBTV
4) opportunamente attivata.
Questa ristretta cerchia dovrebbe quindi godere di un jump automatico dal DTT al canale video in HBBTV.
Modello incompreso
Il modello di funzionamento, però, non pare essere di semplice comprensione.
Difficoltà di comprensione alla fonte
E cioè tenuto conto che lunedì 21 agosto abbiamo sentito perfino i due conduttori in onda fare battute su questo sistema dopo aver cercato di spiegarlo: “Tu hai capito ?” – “Io no!“. E giù di risate sintomatiche…
Niente sito?
Lascia inoltre perplessi il ritardo nella messa online di un sito adeguato, dove la questione HBBTV avrebbe potuto essere spiegata adeguatamente.
Chi siamo
Nella preparazione di questo articolo lo avremmo consultato, anche per conoscere il palinsesto aggiornato, ma tutto quello che abbiamo trovato è la pagina “chi siamo”.
FM
Terminiamo con la questione FM. Finora il gruppo RDS aveva sempre assegnato una frequenza analogica alle sue radio.
No
Ultimo esempio che ci ricordiamo il potente 95.5 MHz che nel 2018 è passato da RDS a Dimensione Suono Soft quando questa rete ha iniziato a essere operativa in Lombardia. Niente di tutto questo per Radio TV Serie A con RDS, che deve essere ascoltata in DAB, online o attraverso la HBBTV.
Presente digitale?
Ora, se è vero che il futuro sarà 100% digitale, è altrettanto vero che per emergere nel mare delle emittenti online una frequenza FM non guasta certo.
Giornale Radio
Come confermato dall’esperienza di un altro importante progetto nazionale, Giornale Radio: partito al 100% digitale ha attuato una politica di acquisizione di frequenze FM, anche importanti, pur non citandole né sul sito né in onda. E – en passant – ha registrato il proprio sito come “giornaleradio.fm“.
Un azzardo?
In ogni caso sarà interessante tenere d’occhio la situazione, per comprendere se la diffusione resterà anche nei prossimi mesi come quella attuale.
O una scommessa ponderata?
Potremo cosi’ comprendere se un prodotto ad alta attrattività (il calcio, in Italia) contribuirà a spingere tecnologie ancora limitate in quanto a diffusione (DAB+ e HBBTV).
Il nodo tecnologico
O se, viceversa, saranno queste ultime a trascinare a fondo il progetto. (M.H.B. per NL)