Che il web e i social network sarebbero stati la nuova frontiera della radio lo si sapeva da tempo, ma quello che fino a poco tempo fa era solo una evoluzione auspicabile, ora è realtà.
L’esempio lampante è Radio Deejay, seconda radio a livello nazionale, che – stando alle rilevazioni Audiweb – nel mese di maggio 2017, con i contenuti video, audio e news pubblicati online ha raggiunto 1,4 milioni di contatti, di cui 123.558 nel giorno medio, incrementando così il traffico del 27,7% rispetto al mese di aprile. I risultati raggiunti sono frutto di una forte capacità di adattamento all’ambiente web. Da un lato, Radio Deejay ha puntato molto sulla propria app che, oltre ad offrire la diretta delle trasmissioni in FM, contiene web radio su dieci canali, di cui alcune tematiche: in tal modo è riuscita a raccogliere l’audience di quella maggioranza di popolazione, soprattutto giovanile, che ascolta la radio direttamente online. Dall’altro lato, è stato fatto un grande lavoro di costruzione dell’immagine social: i fan della pagina Facebook di Radio Deejay sono più di 2 milioni (cui andrebbero sommati quelli delle pagine dedicate ai singoli programmi e degli speaker) grazie ai quali si generano 300.000 interazioni e i contenuti pubblicati raggiungono un bacino di 2,8 milioni di utenti. I contenuti, però, non fluiscono solo dalla Radio ai social, ma possono anche fare il percorso inverso: pochi giorni fa è andato in onda un brano del gruppo musicale 7 Marzo intitolato “Dai passa questo pezzo su Radio Deejay” il cui video era diventato virale sui social fino ad arrivare all’orecchio del deus ex machina della radio milanese, Linus, che ha “passato il pezzo” durante la trasmissione Deejay chiama Italia. Il web, dunque, non è un concorrente che fagocita tutti gli altri media, ma può essere un motore, una possibilità per dare slancio alla radio senza per forza snaturarla, a patto che quest’ultima sappia mettersi in gioco e sperimentare nuove forme di comunicazione. (V.D. per NL)