Il programma Elite del gruppo London stock exchange (di cui fa parte la Borsa italiana), incubatore per piccole e medie imprese interessate a crescere, aprire il capitale e, in alcuni casi, a quotarsi ha promosso 31 nuove aziende italiane (nel totale il programma annovera oltre 200 imprese).
Le nuove società ammesse del nostro paese, che hanno un fatturato medio di 191 milioni di euro e un tasso di crescita del 10%, spaziano dalla chimica alla moda, dall’informatica ai media. Tra i nomi più interessanti vi sono l’emittente radiofonica RTL 102.5, la Ansaldo Energia, la società farmaceutica Kedrion e il gruppo Kasanova (prodotti per la casa). Dal 2012 il programma Elite ha contributo alla realizzazione di 15 quotazioni sul mercato Aim, di 13 operazioni di private equity e all’emissione di dieci minibond (per 291 milioni di euro di controvalore). «Elite è ormai un programma di ampio respiro internazionale – afferma Raffaele Jerusalmi, a.d. di Borsa italiana – che coinvolge un numero sempre maggiore di società, partner e investitori. Siamo molto orgogliosi di aver creato un modello virtuoso in grado di supportare le imprese a crescere, internazionalizzarsi e aprire il capitale». RTL 102.5, emittente leader negli ascolti in Italia (6,8 milioni di ascoltatori nel giorno medio), ha recentemente deciso di rafforzare la comunicazione del proprio posizionamento “Very Normal People” lanciato una decina di anni fa. «Era tempo di rinfrescare la nostra comunicazione senza tradire il messaggio lanciato dieci anni fa – ha commentato Lorenzo Suraci, presidente di Rtl 102.5 – e senza voler spingere sugli ascolti che per quanto ci riguarda sono molto solidi». A fronte di un mercato pubblicitario complessivamente in calo del 4% circa, secondo FCP Assoradio dei primi otto mesi 2014, RTL ha tenuto il volume: «Da luglio a oggi noi siamo andati bene, con una tenuta sulla raccolta 2013 che pensiamo di ribadire. Il che di questi tempi è un bel risultato, anche perché la nostra concessionaria (Open Space, ndr) è riuscita a rispettare i nostri listini e a non svendere il prodotto. Rispetto al 2013 la concorrenza si è molto acuita – ha puntualizzato Suraci – ma il mezzo radiofonico è il più forte che c’è, si può ricevere in mobilità e a tutte le ore. Esprime una positività cui altri mezzi, come tv e giornali, hanno rinunciato e, magari, un po’ di crisi se la sono cercata, la gente è stufa di pensare in negativo». (E.G. per NL)