Marta Suraci (RTL 102.5): Quando Censis ha certificato la radiovisione come new media abbiamo deciso che era il momento di dire che la Radiovisione siamo noi. I competitor non sono certo Deejay o 105 e neppure le altre radio.
Dieci asset per sviluppare una campagna centrata sull’uomo.
Nessuna pianificazione su Rai, che in passato ce ne aveva cancellata una all’ultimo minuto.
Un fotografo d’eccezione ha tirato fuori le emozioni di ciascuno.
Marta Suraci parla a Newslinet
In occasione del lancio della campagna “Il potere di essere umani” abbiamo parlato con Marta Suraci, coordinatrice Marketing e Comunicazione del gruppo, che ci ha raccontato qualcosa più del comunicato stampa, rispondendo anche a qualche domanda scomoda.
Marta Suraci
Dopo la laurea in Marketing e comunicazione, Marta inizia subito a lavorare nell’azienda di famiglia. È sposata ed ha tre figli, di cui due gemelli. Ama leggere, viaggiare e fare sport.
Figlia di Radio
Si definisce ironicamente “figlia di una radio” essendo la primogenita dell’editore di RTL 102.5, Lorenzo Suraci.
L’intervista
(Newslinet) – Su quali media hai pianificato questa campagna e per quanto tempo?
(Marta Suraci) – La campagna è sviluppata su tutti i mezzi, TV nazionali, la nostra Radiovisione, quotidiani e affissione. Esiste poi un progetto specifico su social media. Durata: un mese.
Competitor
(NL) – “Network Nazionali Tv” vuol dire?
(MS) – Sky e La 7
(NL) – Volevamo prenderti in contropiede, tipo: “date i soldi anche ai concorrenti”
(MS) – Non abbiamo problemi a dar soldi ai concorrenti. Ma in passato avevamo pianificato un’importante pianificazione (con Walter Zicolillo, il direttore commerciale) anche su RAI. Poi, però, ci avevano cancellato la pianificazione una settimana prima e...
Pianificazioni cancellate
(NL) – Hanno cancellato?!
(M.S.) – Sì, ci siamo trovati come… beh, puoi immaginare. E non solo RAI: era successo anche con altri. Allora abbiamo deciso di pianificare solo con quelli che ci fanno andare in onda.
(NL) – Forse non volevano promuovere un concorrente…
(M.S.) – Dovrebbe essere garantita a tutti la possibilità di fare comunicazione: comunque sono tempi passati.
Social Media
(NL) – Parlaci della campagna social.
(M.S.) – La campagna social partirà tra una settimana, è una scelta che abbiamo fatto per dare un po’ di respiro a quella più tradizionale. In ogni caso l’impostazione su social è diversa, perché si sa che li si può “skippare”. Sarà una cosa studiata ad-hoc.
Effetto Covid
(NL) – Cosa vi aspettate?
(M.S.) – Vedi, da un po’ di tempo sentivamo qualcosa, che dopo il Covid era necessario riaffermare il ruolo della radio, anzi della Radio. Che poi – soprattutto grazie alla radiovisione – ha accompagnato tanti durante la solitudine legata al lockdown.
L’ufficializzazione di Censis
Poi come sai Censis ha certificato la radiovisione come un new media. Ma noi lo facciamo da oltre vent’anni! Quindi era necessario dire che noi siamo la radiovisione.
Chi sono i competitor?
Poi abbiamo riflettuto sui nostri competitor. Sono forse 105 e Radio Deejay? No.
Pensiamo siano le altre piattaforme, Spotify e servizi online. Nel mondo radio ciascuno ha la sua personalità e il suo ruolo: Deejay, 105, gli altri. Siamo un sistema che deve fare squadra. Noi rispettiamo tutto, sia chiaro, anche le piattaforme. ma dobbiamo conoscerle e grazie a questo farci forza delle nostre peculiarità.
Il bello della Radio
Il bello della radio è anche che uno ascolta quello che gli piace sentire in un certo momento, avendo a che fare con un’offerta creata da esseri umani. Diverso il caso delle piattaforme guidate da algoritmi.
Il concetto
(NL) – Qual è il concept di questa iniziativa?
(MS) – Ti leggo alcuni degli asset che abbiamo considerato, per farti capire. Sarebbero a uso interno, ma sono interessanti…
Computer vs essere umano
Il computer sbaglia, l’uomo impara.
Il computer da risposte, l’uomo fa domande.
Il computer si resetta, l’uomo si porta dentro tutto.
Il computer ha programmi, l’uomo ha storie.
Il computer ha la memoria, l’uomo una storia.
Questo ci ha guidato… siamo partiti da questo per sviluppare la campagna.
Very Normal Speaker
Faccio notare che prima non avevamo mai messo i nostri speaker in campagna, perché tutti siamo “very normal”. Mettevamo piuttosto gli ascoltatori. Ma ora, con la radiovisione, ci sono dei volti in onda. Quindi abbiamo pensato fosse giusto cambiare.
Tutti o nessuno
(NL) – Ma il modello di RTL 102.5 non era quello di speaker “intercambiabili”? Più house style e meno personality?
(MS) – L’agenzia ci aveva proposto di utilizzare quattro o cinque speaker. Ma ho detto no: o tutti o nessuno. Nessuno dei nostri speaker vale più degli altri. Uno giovane come Galletti non vale meno di uno che ha decenni di storia con noi. Noi siamo “tutti insieme”.
60 scatti
Quindi ho chiesto di fare 60 scatti: all’agenzia mi hanno detto “Sei matta?” Ma abbiamo insistito, la campagna la volevamo corale. Anche nelle affissioni non ci sarà solo uno speaker, ne vedrai sempre due o tre. Poi devo farti notare come il nostro fotografo – Toni Thorimbert – e’ stato pazzesco. E’ riuscito a cogliere il momento particolare, l’emozione di ciascuno.
Mai scontati
Non è che Charlie Gnocchi dovesse essere per forza “ridere”. Sarebbe stato facile, scontato. No: in base alla loro emozione abbiamo associato un’immagine. Abbiamo tutte le emozioni su tutti gli speaker, rispettando un buon bilanciamento.
Radio Digitali…
(NL) – Anche i canali solo digitali, tipo RTL 102.5 DOC, sono umani?
(MS) – Certo! Poi considera che molte radio digitali hanno una conduzione. Ovvio, non con lo stesso numero di persone che ci sono in video su Freccia o Zeta. Ma sono fatte tutte da persone, dal nostro ufficio musica che si dedica al palinsesto di ciascuna.
… tutte sistemate
Ormai le radio digitali sono tutte sistemate, tutte con un palinsesto e una fisionomia definita e pian piano cresceranno. Ricorda che noi facciamo tutto in-house, non deleghiamo nulla fuori.
Sound Designer del futuro
(NL) – “Nessuna intelligenza artificiale potrà mai superare: la capacità umana di appassionare, emozionare..”. Le reti neuronali, potrebbero apprendere da voi e smentire questa assumption. Sareste disponibili a mettervi nuovamente in discussione attraverso una radio basata non su algoritmi ma su I.A.?
(M.S.) – Vedremo… perché no? Ma occorrerebbe farlo a modo nostro.
Very Normal People, sempre
Noi siamo sempre in divenire. Sempre con il concetto delle very normal people, le persone normali. Se la nostra normalità ci porterà a poter sfruttare – o comunque a doverci confrontare – con un mondo totalmente automatizzato cercheremo di organizzarci per farlo offrendo sempre un qualcosa di più, ma alla nostra maniera. Per non unformarci, per non essere un altro Spotify. (M.H.B. per NL)