Enea Roveda (LifeGate): La nostra non è una semplice radio. E’ parte di qualcosa di molto più grande, eterogeneo e innovativo che in Italia non ha eguali. Siamo entrati nel mondo del podcast in punta di piedi, ma la nostra prima produzione originale ha raggiunto i primi posti in classifica su iTunes. La Visual Radio non ci pare un’idea moderna. Con l’operazione crowdfunding sono entrati oltre 1500 nuovi soci, primo passo verso la public company. In futuro verrà incrementato lo sviluppo del network di informazione, incluso il portale, la radio e i canali social.
Enea Roveda: Intervista esclusiva con NL
A marzo 2021 LifeGate ha concluso con successo un’interessante iniziativa di crowdfunding (finanziamento partecipativo). Indubbiamente una novità nel campo radiofonico. Per parlarne, ma anche per discutere di Radio in generale, NL ha intervistato Enea Roveda, CEO del gruppo.
Lifegate
Il progetto LifeGate vede la luce a inizio millennio, come continuazione ed estensione di un’iniziativa precedente di Marco e Simona Roveda: la Fattoria Scaldasole. Specializzata nella produzione di alimenti biologici (organic), la Fattoria ottiene rapidamente un ottimo successo. Tanto da ingolosire la multinazionale Heinz.
Plasmon
Un articolo pubblicato nel 1995 da Repubblica titolava infatti “Plasmon compra la Scaldasole”. Anche se poi il quotidiano riportava una smentita di Roveda stesso che assicurava trattarsi di un ingresso nel capitale al 50%.
Primo passo verso un nuovo progetto
Era probabilmente un primo passo verso un’acquisizione totale, perché ad inizio del nuovo millennio le energie dei Roveda vengono totalmente assorbite dal nuovo progetto LifeGate.
Network d’informazione
Nel sito ufficiale si legge come inizialmente la società si definisse Network d’informazione composto da LifeGate Radio e dal sito LifeGate.it (e una rivista cartacea, se ricordiamo bene).
L’isola misteriosa
Nascono comunque, subito, innumerevoli iniziative. Alcune di grande successo e tuttora attive, quali ImpattoZero e LifeGate Energy ed altre di vita più breve, come il LifeGate Cafè e Bistrot di Milano. O la misteriosa LifeGate Island.
Lifegate Radio
LifeGate Radio crea fino dal suo esordio una rete di trasmettitori nel nord Italia sulla frequenza tutt’ora utilizzata dei 105.1 MHz. Nel 2010 la radio si caratterizza anche per un’importante presenza romana (sui 90.9 MHz), dotata di programmazione in parte originale. Nel 2012 le frequenze romane vengono cedute e rimpiazzate da un canale web, col risultato dichiarato di ridurre le emissioni di CO2 del 90%.
La programmazione
La programmazione è unica in Italia: musica di qualità, senza facili concessioni ai famosi “grandi successi”. Il tutto intercalato da informazioni relative alle problematiche ambientali e sociali ed alcune trasmissioni in conduzione quali Life in Blues di Fabio Treves e Rock Files di Ezio Guaitamacchi.
Società Benefit
Nel 2017 LifeGate diviene una delle prime società benefit italiane (da non confondersi con le società no profit) e nel 2020 viene lanciata l’iniziativa di Crowdfunding.
L’intervista
(Newslinet) – In un’epoca in cui tutti si lanciano sulla visual radio LifeGate sembra un “pure player” solo audio….
(Enea Roveda) – Ogni riflessione fatta su LifeGate Radio deve partire dal presupposto che la nostra non è una semplice radio. Penso sia chiaro a tutti quelli che hanno avuto l’opportunità di ascoltarla almeno una volta.
L’opposto di una radio commerciale
Basta pensare al fatto che siamo nati prendendo le caratteristiche distintive delle radio commerciali e facendo completamente l’opposto. Questo basterebbe per evitare il più possibile paragoni con le altre “radio”: LifeGate Radio è parte di qualcosa di molto più grande, eterogeneo ed innovativo… Che in Italia non ha eguali.
Visual radio: non un’idea moderna, anzi
Quanto alla visual radio, mi sembra risponda unicamente alla logica dell’ottimizzazione dei contenuti e segua l’intento di presidiare altre piattaforme. Personalmente non la trovo un’idea moderna, anzi.
Nativi digitali
(NL) – Ad inizio millennio LifeGate era la radio analogica più digitale di tutte. Oggi tutti sono (anche) digitali. La presenza in FM è ancora determinante?
(E.R.) – Non è determinante, ma utile. Soprattutto in un paese come l’Italia, non certo all’avanguardia quanto a connettività e tecnologie e ancora troppo legato alla tradizione quando si parla di media. Soprattutto all’interno di determinate fasce demografiche. Siamo comunque nati come web radio nel 2000, possiamo considerarci nativi digitali. E la direzione è da sempre quella della digitalizzazione.
Podcast
(NL) – L’ascolto dei podcast è in continua crescita, negli USA ma anche in Europa. La ricerca “podcast” sul vostro portale non sembra però dare grandi risultati…
(E.R.) – Siamo entrati nel mondo dei podcast in punta di piedi, dopo averlo studiato a lungo, ma l’abbiamo fatto per bene. A fine marzo abbiamo lanciato la nostra prima produzione originale firmata LifeGate Radio.
Audiodocumentario
Un audiodocumentario sulla trionfale esperienza al Festival di Sanremo di due outsider come Colapesce e Dimartino. Big! (Storia Leggerissima di Qualcosa Che non Rifaremo) è stato salutato dal mondo del podcasting italiano (da Calabresi a Trincia) come uno dei contenuti più interessanti di questo 2021 e ha raggiunto i primi posti in classifica su Itunes. Ne siamo estremamente orgogliosi.
Crowdfunding
Parliamo ora di crowdfunding. L’iniziativa di marzo aveva l’obiettivo di trasformare Lifegate nella principale Public Company italiana per lo sviluppo sostenibile. Tutti potevano partecipare all’operazione, con un investimento anche modesto (es. 200 euro). In cambio si ottenevano azioni di categoria C (prive di diritti amministrativi) se l’investimento era inferiore a 10.000 euro, o azioni ordinarie di categoria B se l’investimento era superiore. Ogni euro investito indipendentemente dalla categoria delle azioni corrispondenti, “ha contribuito alla tutela di 1mq di foresta amazzonica brasiliana”.
Nuovi soci
(NL) – Struttura, obiettivi e risultati del crowdfunding terminato a marzo…
(E.R.) – Dopo vent’anni di impegno nel promuovere lo sviluppo sostenibile, abbiamo voluto aprire l’azionariato alla community che ci ha seguito e permesso di crescere negli anni. Siamo molti felici dei risultati raggiunti con una raccolta di oltre 2 milioni di euro e l’ingresso di più di 1500 soci, che hanno posizionato la campagna tra le più partecipate di sempre per capitale raccolto sulla prima piattaforma italiana di equity crowdfunding. Anche questo fa parte del nostro percorso sostenibile di trasparenza, un primo passo per diventare una public company, un bene di tutti.
Uniti per l’ambiente
Solo uniti si può vincere la sfida al riscaldamento globale, la più importante di questo secolo, per garantire un futuro alle nuove generazioni.
(NL) – Quali sono le prime iniziative che intendete finanziare con i proventi del crowdfunding e in che tempi?
(E.R.) – Le risorse raccolte andranno a finanziare e creare valore attorno alle aree di business più giovani e promettenti presenti nel gruppo. Tra queste LifeGate Way, un vero e proprio polo di open innovation con lo scopo di creare un ecosistema di startup sostenibili che condividono i nostri principi.
Le tre P
People, perché nelle imprese per prima cosa ci sono le persone, l’imprenditore e il team con i loro valori, talenti e competenze; Planet, perché l’impresa può creare anche valore ambientale e sociale; Profit, perché il modello dell’impresa deve creare valore economico per gli azionisti e per la propria comunità.
Educazione e Informazione
In ambito della formazione, sarà potenziato LifeGate Education che sviluppa programmi di corporate training a distanza attraverso l’utilizzo di una piattaforma tecnologica innovativa e proprietaria. Inoltre verrà incrementato lo sviluppo del network di informazione con l’ampliamento delle aree tematiche sulle piattaforme LifeGate.it, LifeGate.com, radio LifeGate e i canali social.
Il fatturato
(NL) – Potete darci un’idea del fatturato del gruppo, suddiviso nelle sue unità operative?
(E.R.) – Il fatturato del 2020, in crescita rispetto al 2019, per LifeGate Consulting & Media ha raggiunto 4,192 milioni e 9,351 in LifeGate Energy srl, 858 mila in Energy People srl. Per il 2021 i segnali ci preannunciano un ulteriore incremento.
Pronti ad aiutare chi voglia percorrere la stessa strada
(NL) – Come è stato per Impatto Zero, farete da consulenti per altri enti che vorranno percorrere la strada del crowdfunding “sostenibile”?
(E.R.) – L’obiettivo di LifeGate Way sarà proprio quello di supportare le start up attraverso un percorso di accelerazione basato sui valori People Planet Profit, facendo leva sulle competenze del team LifeGate e sul proprio network B2B e B2C.
Un crowdfunding di successo
La tabella riassuntiva del crowdfunding mostra come l’operazione abbia portato nelle casse della società oltre 2 milioni di euro. Nel prospetto compare la magica parolina “pre-money”, lasciando quindi supporre una prossima quotazione in borsa. Il valore pre-money indicato è di oltre 15 milioni di euro: nel business plan a corredo dell’operazione si parla di un valore stimato della società nel 2024 pari a 30 milioni di euro.
Win-Win
Se l’IPO (quotazione in borsa) avrà luogo in quell’anno e l’obiettivo sarà effettivamente raggiunto, chi ha acquisito oggi le azioni, oltre ad aver contribuito a finanziare iniziative a favore dell’ambiente, si troverà il capitale raddoppiato. Una vera situazione win-win. (M.H.B. per NL)