Come già anticipato su queste pagine, l’istituto GFK Eurisko ha lanciato RadioMonitor, una nuova ricerca sull’ascolto della radio in Italia.
L’indagine sarà condotta direttamente da GfK Eurisko e si baserà sul metodo CATI con cui verranno effettuate 120.000 telefonate presso un campione nazionale rappresentativo della popolazione residente in Italia secondo i dati Istat. A questo si aggiungerà, per la prima volta in Italia, una rilevazione quantitativa automatica realizzata attraverso il sistema Meter Eurisko con un panel di 10.000 persone. RadioMonitor inizierà le rilevazioni a metà del prossimo mese di gennaio e sarà in grado di offrire i primi risultati (base 60.000 casi), completi di tutti i profili in primavera. La nuova ricerca, specifica per la radio, lanciata da GfK Eurisko sta raccogliendo un significativo consenso da parte dei maggiori attori del sistema radiofonico privato e dal mercato che potrà finalmente disporre di dati aggiornati sull’audience radiofonica così da promuovere nuove e più interessanti pianificazioni su questo medium. Ha già aderito la grande maggioranza delle radio nazionali e oltre 220 emittenti radiofoniche locali. RadioMonitor sarà inoltre collegata con l’indagine EMM – Eurisko Media Monitor, che da tempo riscuote un vasto interesse da parte del mercato della comunicazione. “La vasta adesione e l’interesse che stiamo riscontrando verso la nuova iniziativa di GfK Eurisko, conferma la vitalità del settore radiofonico e la sua volontà di essere pronto alle innovazioni che stanno caratterizzando le rilevazioni di ascolto. L’introduzione del meter – afferma Remo Lucchi, amministratore delegato di GfK Eurisko – costituisce una novità assoluta per le ricerche quantitative relative al settore radiofonico italiano ed è la prima applicazione sistematica effettuata nei grandi mercati europei. GfK Eurisko ha da anni in uso un meter per le rilevazioni multimediali che produce ottimi risultati attraverso la ricerca EMM Eurisko Media Monitor. Oggi la nostra esperienza viene posta al servizio delle imprese radiofoniche che da troppo tempo erano in attesa di una nuova ricerca sull’ascolto”. “Spero – conclude il manager – che alle attuali numerose adesioni se ne aggiungano ulteriori, fra le restanti emittenti locali e nazionali”. (E.G. per NL)