Il regno della radio è l’automobile, dove in Italia si concentra tra il 70 e l’80% dell’ascolto (non è però sempre così in altri paesi europei).
Tuttavia, oggi, sulle quattro ruote, la fruizione con autoradio FM non ha più il dominio assoluto, anche se ne detiene ancora il controllo, seppur con una inevitabile progressiva erosione da parte del DAB e soluzioni IP eterogenee. Parliamo di opzioni quali il mirrorlink, i sistemi proprietari delle auto che rimandano ad aggregatori preinstallati (es. TuneIn o Audials) ed alle piattaforme terze, ma integrate, Android Auto ed Apple CarPlay, sempre più favorite per l’uso degli automobilisti di Google Maps, Apple Maps e sistemi di messaggistica (Whatsapp, in primis).
A quanto ci risulta, fino ad oggi, però, nessuno aveva confrontato la penetrazione nei principali paesi europei di tali sistemi di somministrazione dei contenuti radiofonici.
NL propone quindi uno studio comparativo, da cui emergono trend e anche qualche sorpresa. Forse.
Sintesi
La fruizione della radio in auto in Europa avviene ormai attraverso diverse modalità tecnologiche, ognuna delle quali ha una prevalenza variabile a seconda del paese e del sistema utilizzato.
Le principali piattaforme di ascolto in auto includono (1) autoradio FM (la AM è in avanzata fase di dismissione pressoché ovunque in Europa), (2) l’autoradio DAB, (3) l’utilizzo dello smartphone tramite Bluetooth, (4) i sistemi terzi integrati Android Auto ed Apple CarPlay (cui recentemente si è aggiunta DTS AutoStage) sempre più favoriti per l’uso di Google Maps, Apple Maps – che stanno emarginando i navigatori captive – e dei sistemi di messaggistica (Whatsapp in primis), oppure (5) piattaforme proprietarie delle auto che attingono ai contenuti di aggregatori preinstallati (es. TuneIn o Audials).
Il rapporto
Un rapporto della società di ricerca ed analisi strategica Media Progress (gruppo Consultmedia), effettuata attraverso la comparazione dei dati di fonti ufficiali con l’ausilio di strumenti di intelligenza artificiale, fissa le nazioni dove ognuna delle citate piattaforme performa meglio. Con diverse sorprese, anche se forse solo per occhi meno attenti ai trend.
Ascolto con autoradio FM dominante pressoché ovunque…
Dai dati elaborati emerge anzitutto che la fruizione della radio attraverso la piattaforma analogica (autoradio FM) rimane predominante quasi ovunque in Europa, rappresentando tuttora la principale fonte di ascolto in auto nella maggioranza dei paesi, anche se con una quota sempre più al ribasso per l’erosione determinata dal cambiamento di abitudini degli utenti a favore della disponibilità di nuove sorgenti digitali, ove accessibili.
60% di penetrazione media per FM
Infatti, se ipotizzassimo l’assenza di vasi comunicanti tra FM e DAB (switch automatico o volontario dell’utente in caso di simulcasting) ed assumessimo che chi ascolta in modulazione di frequenza non lo fa in digital audio broadcasting viceversa, statisticamente, a livello europeo, potremmo concludere che la fruizione con autoradio FM copre ancora circa il 60% della sintonizzazione radiofonica in auto, seppur con una forte diversificazione.
… ma con picchi in Germania, Francia e soprattutto Spagna
Per esempio, a fronte di presenze ormai marginali in UK e Norvegia, parlando esclusivamente di radiodiffusione via etere (pertanto escludendo lo streaming), si ha una penetrazione della autoradio FM ancora particolarmente alta in paesi come Spagna (95% FM vs 5% DAB), Francia (90% FM vs 10% DAB) e (forse contrariamente alle aspettative) Germania (dove la modulazione di frequenza pesa per il 71,4%, contro il 28,6% del DAB).
Percentuale di penetrazione della autoradio FM identica a quella degli USA, dove però le onde medie incidono ancora molto
Dai dati elaborati da Media Progress emerge vividamente che, nonostante l’introduzione di nuove tecnologie, la maggioranza degli ascoltatori radiofonici, fuori dai citati pochi casi europei, continua a preferire la autoradio FM per la sua facilità d’uso, la copertura estesa o semplicemente perché non ha un veicolo munito di ricevitore DAB.
Tendenza sovracontinentale
“Non si tratta di un fenomeno continentale: negli Stati Uniti la percentuale di ascolto in auto attraverso ricevitore analogico (integrato dalla AM, considerato che negli USA tale banda è ancora fortemente presidiata) è la stessa e cioè circa il 60%”, si legge nel rapporto.
Ascolto con autoradio DAB: picchi in Norvegia, Svizzera e soprattutto UK
Nel dettaglio, l’ascolto radiofonico in DAB (Digital Audio Broadcasting) è in forte crescita in Europa, specialmente nei paesi dell’Europa settentrionale e centrale, anche in considerazione che in nazioni come Norvegia, Svizzera e Regno Unito, quasi il 100% delle nuove auto vendute è equipaggiato con ricevitori DAB e la distribuzione dei segnali è uniformata a quella FM (se ancora presente).
UK e Norvegia
Nel dettaglio, mentre in UK il digitale è ormai dominante rispetto all’analogico (con una penetrazione d’ascolto che vede il 73% a favore del digitale via etere a fronte del 27% della FM) in Norvegia la rete FM è già stata progressivamente dismessa a partire dal 2017, spingendo la popolazione ad adottare soluzioni digitali di fruizione con livelli di ascolto complessivi tornati ai valori analogici (indiziaria della rilevanza del mezzo presso gli utenti).
Svizzera
Per parte propria, la Svizzera prevede di completare lo switch-off della rete FM entro la fine del 2024. Lì, a fine 2023, il digitale aveva già una penetrazione dell’81% contro il 19% della FM. Va tuttavia detto che, nella Confederazione elvetica (secondo i citati dati dell’ente esponenziale radiofonico ARPS) l’ascolto via IP ha già superato quello FM e a breve, secondo le più recenti proiezioni, sorpasserà anche quello DAB.
Ascolto con smartphone collegato tramite Bluetooth…
L’uso dello smartphone collegato all’auto tramite Bluetooth è prevedibilmente diffuso in tutta Europa, ma trova humus soprattutto nei paesi dove il possesso del principale device è elevato ed i conducenti sono più propensi per abitudine ad ascoltare la radio IP o i servizi di streaming online.
… bene in Francia e nei Paesi Bassi
Nel dettaglio, in Francia e nei Paesi Bassi l’adozione di questo sistema è particolarmente alta, grazie anche alla diffusione di auto dotate di connettività avanzata. Se quindi abbandoniamo la ripartizione secca FM/DAB, osserviamo che, in generale, presso i radioascoltatori francesi l’ascolto in streaming pesa per il 20% (contro il 10% del DAB), mentre negli utenti dei Paesi Bassi è al 30% (rispetto al 35% della FM ed al 35% del DAB).
Riflessi del mirrorlink
“Il mirrorlink non è un metodo di ascolto particolarmente innovativo; però permette di integrare facilmente il proprio dispositivo con il sistema audio del veicolo, anche in assenza di supporti specifici come Android Auto ed Apple CarPlay, offrendo una maggiore flessibilità e come tale sfruttato soprattutto da un target avvezzo alla tecnologia, come i neopatentati”, si legge nel rapporto di Media Progress.
Giovani automobilisti dell’Europa dell’est…
“Poiché in Europa, le aree con la maggiore concentrazione di neopatentati e giovani automobilisti si trovano principalmente nei Paesi dell’Europa orientale e centrale, non stupisce che il mirrorlink trovi consistente sfruttamento in nazioni come Polonia (18%), Romania (13%), Ungheria (17%) e Slovacchia (19%), che hanno una percentuale significativa di giovani automobilisti perché l’età media più giovane rispetto ai paesi dell’Europa occidentale (mediante di 5 anni).
… ma anche in Spagna ed Italia
Tuttavia, anche in Paesi come Spagna e Italia, si osserva un numero considerevole di giovani automobilisti, soprattutto nelle regioni meridionali, dove la mobilità privata è spesso preferita rispetto ai trasporti pubblici con riflessi sull’utilizzo dello smartphone connesso al dashboard dell’auto, quasi sempre possibile quand’anche via cavo”, spiega la società di analisi strategica che conseguentemente annota “una certa propensione all’uso del mirrorlink anche in Spagna (16%) e Italia (20%)”.
Ascolto con sistemi Android Auto e Apple CarPlay: top nel Regno Unito e Germania
Diversa la condizione per i sistemi di infotainment terzi ma integrati dall’automotive che permettono di collegare lo smartphone al sistema integrato nell’auto, i quali stanno sensibilmente guadagnando popolarità in tutta Europa. “In territori come il Regno Unito e la Germania, Android Auto e Apple CarPlay sono molto comuni nei veicoli di nuova generazione: segnatamente in circa il 70-80% di quelli venduti nel 2023 nel primo caso e 75-85% nel secondo.
DTS AutoStage
Va precisato che si sta (pur lentamente) integrando in Europa anche il sistema DTS AutoStage di Xperi Inc., società americana che si prefigge di competere, dal lato dei broadcaster, non solo con le piattaforme Android ed Apple, ma anche con gli OTT dello streaming on demand; tuttavia al momento non si hanno dati di penetrazione continentale sufficienti a riguardo”, precisa il rapporto di Media Progress.
User experience
Questi sistemi di ultima generazione, costantemente upgradati, consentono l’accesso a un’ampia gamma di app, inclusa la radio IP, migliorando così l’esperienza di guida e rendendo più sicura l’interazione con il proprio smartphone durante la guida.
Tutti navigatori
D’altra parte, negli ultimi anni, l’utilizzo del navigatore in auto ha subito un’evoluzione significativa, riflettendo l’adozione sempre più diffusa di tecnologie mobili e connesse. Gli automobilisti oggi hanno a disposizione una varietà di opzioni per la navigazione, inclusi sistemi integrati nei veicoli e soluzioni basate su smartphone “che in Android Auto e Apple CarPlay trovano la massima espressione delle potenzialità”, annota Media Progress.
Diversità di scelta
Questa diversità di scelta ha influenzato le preferenze degli utenti, con tendenze che mostrano una crescente predilezione per l’utilizzo dei dispositivi mobili rispetto ai sistemi proprietari delle case automobilistiche.
Google Maps e Apple Maps
Si tratta di una tendenza mondiale: secondo uno studio confermativo di quello di Media Progress condotto nel 2023 da J.D. Power, società americana di ricerca di marketing e di servizi di informazione, il 70% degli automobilisti preferisce utilizzare i propri smartphone per la navigazione, sfruttando applicazioni come Google Maps e Apple Maps, ove possibile, attraverso le comode interfacce di Android Auto e Apple CarPlay.
Sistemi proprietari marginali
Viceversa, è impossibile stimare invece l’incidenza nei singoli paesi dei sistemi proprietari delle auto che rimandano ad aggregatori preinstallati come TuneIn (precaricato sulle vetture Tesla, su alcuni modelli Ford recenti con Sync 3 e 4) o Audials (adottato dal Gruppo Volkswagen), data la modesta penetrazione, che probabilmente non aumenterà considerato che tutte le case propendono ormai per l’integrazione di Android Auto ed Apple CarPlay.
Concause
E ciò soprattutto in considerazione delle opzioni offerte per la gestione di sistemi di navigazione preferiti dagli utenti (Google Maps ed Apple Maps) e applicazioni di messaggistica (Whatsapp in testa).
Dominio progressivamente eroso
In conclusione, mentre l’ascolto con autoradio FM – nonostante una progressiva erosione – continua a dominare (ad esclusione dell’UK, dove la fruizione digitale DAB+IP l’ha già superata), soprattutto per copertura e in special modo per l’accessibilità, il DAB sta rapidamente guadagnando terreno nei paesi con politiche favorevoli alla digitalizzazione delle trasmissioni.
Integrazione smartphone con sistemi di infotainment
Allo stesso tempo, l’integrazione di smartphone con sistemi di infotainment avanzati sta rivoluzionando il modo in cui gli europei fruiscono della radio in auto, offrendo nuove opportunità di ascolto e un’esperienza più personalizzata. (M.R. per NL)