Nell’ultimo bilancio 2014 RDS chiude con un fatturato di 32,4 mln e un utile di 3,2 mln. Dati eccellenti di crescita per RDS (acronimo di Radio Dimensione Suono), una delle principali reti nazionali: la pubblicità cresce del 10% nei primi sette mesi del 2015, dopo aver chiuso in bellezza il 2014 con ricavi per 32,4 mln di euro e un utile di 3,2 mln.
E’ proprio il fondatore della radio, l’imprenditore Eduardo Montefusco (foto), a regnare sovrano: attraverso Dimensione Galassia (Società a responsabilità con un unico socio, proprio Montefusco) controlla il 100% del capitale di RDS: una monarchia assoluta che gli consente di non distribuire i dividendi (i 32 mln sono interamente destinati a riserva ordinaria, che per legge deve corrispondere almeno alla ventesima parte degli utili netti annuali della S.p.A., sino a raggiungere il quinto del capitale sociale) considerando che nei cinque esercizi precedenti ne aveva già erogati quasi 15 mln. Nel frattempo, si respira aria di cambiamento nel gruppo radiofonico: il noto imprenditore, che ormai trascorre la maggior parte del suo tempo a Miami, sembrerebbe intenzionato a trasferire pacchetti azionari ai familiari, tra cui il figlio Massimiliano, attualmente direttore marketing della compagnia. Quest’operazione consentirebbe all’editore senior di concentrarsi sul nuovo progetto firmato RDS: una casa discografica incentrata sul mercato latino-americano con sede proprio nella nota città balneare USA, pronta per il 2016. Dal lato italiano, RDS, in continua evoluzione, si era recentemente interessata all’acquisizione della partecipazione (44,45%) di RCS Media Group in gruppo Finelco (Radio Monte Carlo, Virgin Radio e Radio 105), dopo aver ottenuto una trattativa riservata; tuttavia, a seguito di un periodo di valutazioni, il gruppo ha deciso di non procedere sulla strada di un’eventuale acquisizione, posto che non vi era la garanzia del conseguimento del controllo integrale della holding milanese. Tornando alla radio romana, calati sensibilmente i debiti verso le banche (-37%), ed investiti 1,3 mln in nuove frequenze, Montefusco si ritiene soddisfatto del risultato perseguito: “RDS – afferma l’editore – ha saputo leggere le aspettative degli ascoltatori e degli investitori promuovendo iniziative crossmediali in grado di coinvolgere ogni target di riferimento. Quanto emerso conferma due elementi che i nostri ascoltatori percepiscono: la passione e l’entusiasmo di chi lavora in RDS ed anche che l’azienda riesce a governare il cambio generazionale che vede i miei tre figli sempre più protagonisti nelle scelte progettuali”. (S.F. per NL)