RCS Mediagroup (Corriere della Sera) accellera sulle operazioni di disimpegno da settori che ritiene (a torto o a ragione) non più strategici. Al centro dell’attenzione il settore radio e l’area libri.
Dopo la cessione della cartellonistica Igp per 18 milioni di euro, ora sul tavolo del management del gruppo editoriale milanese, secondo quanto riferito all’agenzia Radiocor (Sole 24 Ore) da fonti finanziarie, ci sarebbe piu’ di un’offerta per rilevare il 44,5% di Finelco, tra i più importanti gruppi radiofonici italiani, cui fanno riferimento le emittenti Radio 105, Virgin Radio e Radio Montecarlo. Ignoti i nomi, anche se pare probabile che si tratti di Global Radio (UK), Kiss FM e Atresmedia (entrambi spagnoli), sigle già comparse nelle trattative di qualche mese a fa (anche se l’a.d. di RCS aveva fatto ipotizzare la presenza anche di un quarto operatore, italiano). Ammesso quindi che i player siano gli stessi, è probabile che le maggiori difficoltà nelle trattative riguarderanno il valore della partecipazione, sul quale sembra ci siano visioni ancora molto distanti tra il socio di maggioranza (la famiglia Hazan) ed RCS. "Ci aspettiamo di operare con le cessioni nei tempi piu’ adatti, per le nostre radio sul tavolo ci sono piu’ di due offerte", aveva detto nel novembre dello scorso anno l’a.d. di RCS Pietro Scott Jovane, a margine dell’inaugurazione delle nuove Librerie Rizzoli di Milano, quando aveva commentato il processo di alienazione di attività ritenute no core che avrebbero permesso al gruppo di introitare 100 milioni di euro circa. Il corrispettivo, aveva sottolineato Jovane in quell’occasione, sarebbe derivato dalla vendita della tv spagnola, della cartellonistica e, appunto della radio. Ovviamente i riflettori erano subito stati puntati sulle quote delle emittenti nazionali italiane, senza dubbio il più appetibile degli asset in vendita, ma anche il più difficile da piazzare (ancorché sottocosto, stando alle ipotesi avanzate da una SIM milanese, che aveva parlato di una cifra superiore ai 35 mln di euro, pari a circa 1/3 del valore di mercato, secondo analisti qualificati). A chi gli chiedeva se per le offerte per la partecipazione in Finelco fossero tutte straniere (come detto, si era parlato dell’inglese Global Radio e dei gruppi spagnoli Kiss Fm e Atresmedia), Jovane aveva precisato che si trattava di proposte "miste" che comprendevano quindi almeno un soggetto italiano (quindi o l’indiscrezione precedente non era corretta, o c’era stata una successione in un’offerta). A riguardo dell’insistenza con cui Jovane continuava a manifestare tranquillità, ribadendo la presenza di offerte, avevamo osservato come in realtà l’atteggiamento sembrasse celare un certo nervosismo per l’evidente empasse in cui era finita la vicenda Finelco. Posto infatti che il deus ex machina del gruppo radiofonico Alberto Hazan non sembrava avere intenzione di cedere il timone, né la sua famiglia le quote di maggioranza, non sembrava agevole la collocazione delle partecipazioni di RCS, considerato che il compratore non avrebbe margini di manovra senza il placet del detentore della più parte del capitale. E, in un momento economico come l’attuale, sarebbe stato improbabile che un compratore si accontentasse dell’ingresso nella compagine solo come socio di capitale, aspirando invece più plausibilmente ad un ruolo operativo. Ergo, senza accordo con Hazan, – scrivevamo – sarebbe stato altamente probabile che non se ne facesse nulla. Può darsi che ora le condizioni per la definizione del disimpegno di si siano avverate e che quindi RCS possa dar corso ai propri intendimenti, magari in accordo con la famiglia Hazan (anche se gli operatori sul punto non paiono molto convinti). Ma la vera novita’in casa RCS sta nella possibile valorizzazione della divisione Libri di Rcs. Tema affrontato nella riunione del Cda Rcs di giovedi’ scorso e che, secondo altre fonti finanziarie, avrebbe incontrato la netta opposizione di un consigliere e posizioni piu’ ‘morbide’ da parte di altri. Se alcuni mesi fa si ipotizzava la possibilita’ di un matrimonio della divisione Rcs Libri con la neo-costituita Mondadori Libri, di recente il tema ha assunto connotazioni diverse e piu’ concrete. Non si parla piu’ di matrimonio e fusione, ma di valorizzazione, vale a dire la possibilita’ di una vendita delle attivita’ Libri. (M.L. per NL)