RSPG 09/02/2022: (quasi) risolti vincoli per pianificazione coordinata DAB+. Per FM Mise assicura intervento su casi prioritari. Croazia e Slovenia soddisfatti per art. 50 D. Lgs. 208/2021 (nuovo TUSMAR) che prevede ricognizione e rimozione interferenze internazionali.
E’ stato pubblicato il rapporto finale datato 09/02/2022 del Radio Spectrum Policy Group recante
“Progress Report of the RSPG Sub-Group on “Good offices” to assist in bilateral negotiations between Member States” (qui per il download), cioè le negoziazioni bilaterali tra stati membri in tema di frequenze per la radiodiffusione sonora e televisiva (e di converso coi servizi 5G in avvio, a seguito del refarming della banda 700 MHz).
In questa sede ci concentriamo sulla radiodiffusione sonora digitale (DAB+) e analogica (FM), per le quali, come anticipato, sono previste importanti novità.
DAB+
Nel consesso del RSPG del 09/02/2022, Italia, Croazia e Slovenia, per quanto riguarda il DAB+, hanno riconosciuto “che sono stati compiuti progressi significativi nello sviluppo dell’accordo per la regione adriatica e ionica. Nell’ultima riunione, tenutasi a gennaio 2022, i paesi interessati hanno concordato la ripartizione della banda e la maggior parte del testo dell’accordo. Ulteriori discussioni sono previste per febbraio 2022 e le parti, riconoscendo l’importanza dell’accordo, sono fiduciose che si possa definire entro luglio 2022″.
Miglioramento situazione complessiva
“Slovenia e Croazia hanno riconosciuto un miglioramento delle situazioni interferenziali sulle frequenze DAB+ di spettanza (es. Slovenia: 12C e Croazia: 10A, 12A, 12B, 12C e 12D) e sottolineato l’importanza di risolvere tempestivamente le problematiche più radicate”.
Accordo propedeutico a pianificazione Agcom
Per parte propria “L’Italia ha ritenuto che il suddetto accordo, che è la fase finale della negoziazione, sarà fondamentale per risolvere i casi di interferenza. A seguito della definizione, Agcom adotterà il piano italiano per la banda VHF (DAB+) nel rispetto del diritto internazionale. Per effetto di esso, le situazioni di interferenza dovrebbero essere completamente risolte“.
RSPG saluta favorevolmente entrata in vigore D. Lgs. 208/2021 con articolo 50 per problematiche interferenziali FM
Decisamente più problematica la situazione in modulazione di frequenza. Nella riunione del 09/02/2022 il Radio Spectrum Policy Group “ha preso atto con soddisfazione dell’approvazione da parte del Parlamento italiano del D. Lgs. n. 208/2021 che, all’art. 50, contiene disposizioni volte ad eliminare le situazioni di interferenza. Il Radio Spectrum Policy Group ha accolto favorevolmente questo sviluppo che, una volta attuato, darà la possibilità alle autorità italiane di intervenire quando sono presenti interferenze transfrontaliere dannose, comprese quelle nella banda FM”.
Ricognitori ministeriali in fase di decollo da Roma
Ricordiamo che il citato art. 50 D. Lgs. 208/2021 prevede una “attività di ricognizione e progressiva razionalizzazione dell’uso delle risorse frequenziali in tecnica analogica in particolare al fine di eliminare o minimizzare situazioni interferenziali con i paesi radioelettricamente confinanti”.
Il caso dei giudizi civili
Il consesso del 09/02/2022 è stato poi aggiornato su “una lettera di uno studio legale italiano intervenuto per conto di un gruppo di stazioni radiofoniche indirizzata all’RSPG e all’Ufficio radiocomunicazioni dell’ITU a riguardo di situazioni interferenziali causate da impianti operanti dalla Slovenia e della risposta del presidente del RSPG ad una nota di un altro studio legale in cui si fa riferimento a una decisione presa dai tribunali italiani in relazione a perturbazioni causate da un’emittente slovena”.
Sentenze tribunali italiani non tengono conto del fatto che impianti sloveni sono GE84
“Il tribunale italiano – spiega il rapporto del 09/02/2022 – ha deciso che entrambe le parti (vale a dire le emittenti italiane e slovene) dovevano applicare le misure corrispondenti per eliminare l’interferenza. La Slovenia, per parte propria, ha dichiarato che la propria stazione è registrata presso l’ITU e opera secondo il piano GE84. Lo stato membro ha altresì ribadito che il problema, in questo caso specifico, è che i tribunali italiani non riconoscono il fatto che la propria stazione operi secondo il diritto internazionale. La riunione ha preso atto di questo scambio di opinioni”.
Croazia e Slovenia
Nel merito specifico delle situazioni, “la Croazia e la Slovenia non hanno segnalato alcun miglioramento delle interferenze dannose. Entrambi i paesi hanno espresso la loro delusione e frustrazione per il fatto che, nonostante abbiano identificato i casi prioritari di interferenze FM e presentato i relativi rapporti di interferenza diversi anni fa, non sono stati registrati progressi significativi”.
Italia assicura: avanzamento sui casi prioritari di interferenza
A breve termine, l’Italia ha dichiarato che avanzerà sui casi prioritari e fornirà un aggiornamento nella prossima riunione. La SG ha sottolineato che, “in conformità con l’EECC, l’Italia ha l’obbligo di rispettare le normative ITU, di gestire e utilizzare lo spettro radio in modo efficiente e di prevenire interferenze dannose transfrontaliere”. (E.G. per NL)