Grandi novità in casa RAI. Alcune annunciate chiaramente, come la visual radio.
Altre fin qui solo paventate, come l’adozione dei meter per la misurazione dell’ascolto, per cui il direttore Roberto Sergio aveva lanciato un ultimatum su queste pagine con scadenza agosto 2020).
E ancora: finestre visual dal 2021 per tutti i canali e potenziamento podcast e presidio smart speaker.
Come previsto e annunciato al luglio, dal 28 settembre, Rai Radio 2 è disponibile in visual radio su Rai Play.
Promessa mantenuta
Intervenendo oggi alla Presentazione dei palinsesti autunnali, il Direttore di Rai Radio, Roberto Sergio, ha spiegato il senso dell’operazione.
Una innovazione che parte da una scelta strategica precisa, fatta tre anni fa: digitalizzare l’intera filiera produttiva radio e rendere Rai Radio la realtà tecnologicamente più avanzata nel panorama delle radio italiane.
“Promessa mantenuta – ha commentato Roberto Sergio, direttore Rai Radio – ma soprattutto un nuovo punto di partenza. Il percorso fatto è stato importante e per certi versi rivoluzionario.
Azzerare e ricominciare
Digitalizzare la filiera ha significato di fatto azzerare tutto e ripartire dall’inizio. Ma era l’unica scelta che ci avrebbe consentito di guardare oggi a un futuro multimediale, fatto di produzioni audio-video e che esce dal solo mezzo radio. Oggi la nostra sede è a tutti gli effetti uno dei poli produttivi multimediali all’avanguardia della Rai. Un nuovo asset strategico per la radio e per la Rai in genere”.
Visual Radio (differente) per le altre reti
Dopo Radio 2, anche gli altri canali potranno sfruttare la modalità visual, seppure con modalità differenti.
“Non avrebbe senso avere dirette visual 24 ore su 24 per un canale come Radio 1 o Radio 3 – ha spiegato Sergio –. Stiamo pensando piuttosto a finestre visual che si accenderanno in determinate occasioni, come ad esempio per interviste con ospiti particolari, o per programmi condotti da talent. L’appuntamento, per tutti gli altri canali, è per il 2021”.
Presidio smart speaker e razionalizzazione offerta podcast
Per il 2021, le altre sfide tecnologiche e di marketing di Rai Radio saranno il presidio del settore degli smart speaker e la razionalizzazione dell’offerta podcast. Due modalità di ascolto oggi molto importanti “e su cui Rai Radio può valorizzare contenuti esistenti e da creare ad hoc”.
La rilevazione degli ascolti tramite meter è pronta in casa Rai Radio
Ma un altro annuncio importante è stato dato in occasione della presentazione dei palinsesti autunnali di Rai Radio.
Già dal mese di ottobre sarà infatti avviata la fase di test per il monitoraggio dell’ascolto attraverso meter, che, con l’inizio del 2021, andrà a regime
“La rilevazione con meter – ha spiegato Roberto Sergio – è l’unica forma di monitoraggio che può dare una fotografia realistica degli ascolti. Da mesi proponiamo in Ter un adeguamento dell’indagine in tal senso, con l’integrazione della Cati con il meter. Finora, le nostre richieste sono rimaste inascoltate.
Ultima chiamata per il TER
Ovviamente saremo ben felici di fermare la ricerca autonoma, se Ter dovesse approvare la modalità passiva e far proprio il monitoraggio tramite meter in modalità analoghe a quelle da noi progettate. Altrimenti, andremo avanti come da programma con la nostra ricerca parallela a quella Ter”.
Ricerca (per ora) interna
La ricerca Rai Radio sarà uno strumento a uso interno, utile per poter avere indicazioni in tempo reale sull’andamento dei canali e dei singoli programmi. “Avremo dati qualitativi e non solo – ha proseguito Sergio –, che saranno finalmente utili per capire come ottimizzare al meglio la programmazione. Fino ad oggi i dati Ter sono stati utili a misurare la brand awareness dei canali, ma non hanno mai fornito indicazioni puntuali sull’ascolto.
Con la misurazione passiva avremo dati dettagliati e in tempo reale”.
Ovviamente si tratterà di informazioni estremamente delicate che Rai Radio userà con riservatezza e grande senso di responsabilità, come nella natura del ruolo di Servizio pubblico, nonché di socio Ter. (E.G. per NL)