La gestione di Radio RAI di Roberto Sergio, all’insegna della rivoluzione digitale a tutto tondo, dà i suoi risultati ed il direttore anticipa a NL i prossimi passi, partendo dalla versione Visual Radio della seconda rete.
«Chiudiamo un periodo entusiasmante, con più prodotto e più saving. E ora, la radio in tv», annuncia infatti il Direttore di Rai Radio, facendo un consuntivo dei primi anni di lavoro.
Intervenendo alla conferenza di lancio del progetto di Radio 2 “Let’s Play”, Roberto Sergio, direttore Rai Radio, ha evidenziato i risultati ottenuti nel triennio appena concluso e ha dato qualche anticipazione sul futuro.
Tecnologicamente RAI più avanti di tutti in Italia nella produzione
«Era il 12 giugno 2017: esattamente 3 anni fa si accendevano i canali specializzati che sono andati a sommarsi ai generalisti fino ai 12 attuali. In questi anni, Rai Radio ha cambiato volto. Completa digitalizzazione, studi e regie interamente rifatti in modalità audio-video, nuova offerta di contenuti, nuova immagine. Insomma, una vera e propria rivoluzione. Oggi Rai Radio è la realtà tecnologicamente più avanzata in Italia dal punto di vista delle produzioni. Basti pensare che lo show di Fiorello “Viva RaiPlay” è stato interamente prodotto nella nostra sede. Il tutto con minor impegno economico e maggior offerta di contenuti».
+71% di produzione nel triennio 2017-2020
Nel periodo 2017-2020, le ore di produzione radio annuali sono passate da 61.000 a 105.000, con un incremento del 71%. Il tutto con una quota di produzioni interne pressoché totale. Il budget radio è stato contestualmente ridimensionato del 12% nel triennio. «Questo è stato possibile perché abbiamo spinto con grandissima forza sulla digitalizzazione, che ci ha consentito di ampliare l’offerta riducendo i costi. Se non avessimo fatto quella virata, oggi saremmo a raccontare un’altra storia», continua il direttore.
Digitali ovunque e comunque
Altri punti chiave del rinnovamento sono la scelta di accelerare sulla copertura Dab+, la volontà di essere su tutte le piattaforme digitali, compresi gli aggregatori e gli smart speaker, la verticalizzazione dei contenuti.
Visual Radio 2
«Per il futuro ci attendono sfide ancora più entusiasmanti. Oggi posso solo dire che a luglio, in occasione della presentazione palinsesti Rai, annunceremo i dettagli del lancio di Radio 2 in modalità visual. Un’anteprima per arrivare a metà settembre quando verrà lanciato il servizio. E sempre a settembre, il 10 per l’esattezza, presenteremo il nuovo piano di sviluppo Rai Radio per il prossimo triennio, in occasione della presentazione palinsesti radio, con i direttori di Radio 1 Simona Sala, di Radio 2 Paola Marchesini e di Radio 3 Marino Sinibaldi. Chiudiamo oggi un periodo entusiasmante, ma siamo già pronti alle sfide del futuro», conclude Roberto Sergio. (E.G. per NL)