Radiomediaset ha presentato sabato scorso al Fabrique di Milano il palinsesto della nuova programmazione 2020/2021 di Radio 105 (che, come noto, appartiene, insieme a R101, Radio Subasio, RMC, Virgin Radio e GBR Orbital, al gruppo radiofonico del Biscione). L’occasione, come di consueto, è stata utilizzata anche per anticipare alcune novità dell’intero gruppo radiofonico.
Mission musicale
L’aspetto più rilevante delle novità annunciate dall’a.d. di Radiomediaset Paolo Salvaderi riguarda, come lo è stato settimana scorsa per Radio Capital, l’aspetto della musica. Secondo l’orientamento del manager, essa diventerà infatti la colonna portante del bisogno di rinascita ai tempi del Covid-19.
Omologazione informativa
Conseguenza abbastanza scontata di tale cambiamento è che a pagare il prezzo sarà l’informazione, già oggetto di soppressione di quella tailor made (precedentemente gestita da una redazione autonoma) a favore di quella omologata di Tgcom 24 (che, ancorché struttura intergruppo, è di fatto un’agenzia di informazione esterna).
Radiomediaset amplia lo spazio dedicato alla musica
“Abbiamo dovuto prendere atto che tutto ciò che toglie spazio alla musica crea problemi ed è poco gradito dal pubblico”, ha dichiarato in maniera lapidaria alla stampa Salvaderi.
La musica quindi troverà ulteriore spazio, ha spiegato l’a.d. e maggiore espressione attraverso un potenziamento della multipiattaforma e della visual radio (pur dopo una poco comprensibile altalenanza). A riguardo l’amministratore delegato ha annunciato l’introduzione di programmi sulla tv di 105 non necessariamente in symulcasting con la radio e lo sbarco in live streaming, con una radio verticale marchiata 105, sul social Twitch in occasione di Milan Games Week di fine novembre 2020.
United Music come un boomerang
Salvaderi è poi tornato a parlare di United Music, il brand bouquet di 160 radio (tra le stazioni mainstream, quelle verticali declinate dai brand delle radio analogiche e quelle native marchiate appunto United Music) ereditato dal gruppo Finelco. “Stanno per arrivare sviluppi importanti”, ha infatti dichiarato.
Vedremo quindi se dopo gli annunci di luglio 2019 e gennaio 2020, United Music manifesterà le sue dichiarate potenzialità. Tantopiù che, al momento, l’unica novità risale agli inizi di marzo e riguarda solo un aspetto formale: l’autorizzazione rilasciata dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni alla società per la prestazione del servizio di media radiofonico lineare, sulla piattaforma internet, con la possibilità di accesso, per gli utenti, a una vasta offerta musicale gratuita.
Radiomediaset ridimensiona lo spazio delle news
Come dicevamo sopra, in un contesto così focalizzato sulla musica a subire i contraccolpi è l’informazione. Attualmente, il tempo dedicato alle notizie per tutte le radio di Mediaset è circoscritto alla diffusione di 5 edizioni di pillole di news gestite, si è precisato, da Tgcom24. Una scelta, quella dell’outsourcing (anche se all’interno dell’area di consolidamento) che lascia perplessi, viste le dimensioni del player radiofonico.
Percorso costante
Va del resto osservato che tale approccio è iniziato ben prima della crisi da Covid-19: il gruppo Mediaset aveva infatti proceduto ad un progressivo ridimensionamento del numero dei giornalisti già a partire dal 2016, quando aveva acquistato la maggioranza del gruppo radiofonico di Alberto Hazan.
Le radio e le news ai tempi del Covid
La tendenza di decimare le redazioni giornalistiche delle radio corrisponde, peraltro, a un trend generalizzato. Alcuni player, come GEDI per Radio Capital, attribuiscono la riduzione dei giornalisti al proprio attivo agli effetti causati dal crollo di raccolta pubblicitaria avuti nel periodo del lockdown ed in parte anche dopo. Salvaderi, diversamente, sostiene che il pubblico preferirebbe fruire della musica trasmessa nei diversi palinsesti radiofonici senza interruzioni, ciò senza ingerenze informative (se voglio informazione la cerco su vettori specifici e dedicati…).
105 Social Club
Intanto su alcune pagine social è sorta polemica a riguardo della curiosa decisione di Radiomediaset di denominare un programma sull’emittente madre in maniera identica a quello di una preesistente trasmissione di Radio RAI (da 12 anni e da due in tv nel mattino di Rai 2): parliamo di 105 Social Club (che vede l’ingresso della influencer Ludovica Pagani) e di Radio 2 Social Club.
Salvaderi su Sergio
Situazione che potrebbe generare attriti tra i gruppi, anche in considerazione del fatto che, solo pochi giorni fa, proprio Salvaderi aveva polemizzato a riguardo della decisione di Roberto Sergio, direttore di Radio RAI di partire con indagini autonome sull’ascolto radiofonico rispetto a quelle del TER (Tavolo Editori Radio).
“Troppo facile attirare l’attenzione della stampa con boutade invece che raccontando progetti, parlare pubblicamente di innovazione e ricerche per poi, in altre sedi, arroccarsi su logiche antiche”, aveva dichiarato Salvaderi. (C.F. per NL)