Radio Maria ne ha combinata un’altra: una vignetta sul suo profilo Facebook che rappresenterebbe l’involuzione progressiva della donna, da riproduttrice seriale a cat sitter che mette a rischio la sopravvivenza della specie umana, ha scatenato un putiferio social.
Il fatto si verifica giovedì 6 giugno, quando sul profilo Facebook di Radio Maria compare la vignetta (meme) in apertura d’articolo; indubbiamente estremamente rappresentativa.
Dalla mamma dell’Ottocento con quattro bambini, a quella post rivoluzione ’68, con due in versione outdoor. Sotto la terza monofiglio ed in t shirt, per finire con la più recente: senza figli e tre gatti. I padri sempre assenti.
24 ore di passione (1300 commenti) ed il post viene cancellato e riproposto con un testo diverso. Ma intanto il meme già ha iniziato a vivere di esistenza autonoma.
Così la frittata è fatta e la modifica postuma indica che dietro la pubblicazione non c’era un abile piano di marketing per far parlare dell’emittente o stimolare la polemica oltre il confine radiofonico.
In realtà, la vignetta pubblicata da Radio Maria è una corretta rappresentazione dell’evoluzione sociale: si può concordare o meno sui riflessi etici e religiosi dati dall’emittente (peraltro coerenti con la relativa linea editoriale e la mission), ma la sostanza, in effetti, è proprio quella disegnata.
Bene avrebbe quindi fatto Padre Livio ad imporre la tenuta del post originario difendendo la posizione ed aprendo un dibattito. Altrimenti che ci sta fare Radio Maria su Facebook?. (M.L. per NL)