Col lockdown la pubblicità nazionale a marzo 2020 è scesa di oltre il 40% (ma i dati positivi di gennaio e febbraio hanno ridotto la decrescita rimestratale a circa -9%). Aumentato per contro del 43% l’ascolto digitale e la fidelizzazione (ascolto nei 7 gg.).
Il comunicato odierno di FCP Assoradio (Federazione Concessionarie Pubblicità) ha sostanzialmente ratificato tutte le anticipazioni di questo periodico.
-8,9% sul 1° trimestre 2020
“Gli investimenti pubblicitari radiofonici del mese di marzo 2020, rilevati nell’ambito dell’Osservatorio Fcp Assoradio coordinato dalla società Reply, hanno registrato un – 41,6%, a fronte dei precedenti parziali positivi di gennaio (+ 11,8%) e febbraio (+ 15,7%). Il 1° trimestre 2020 si è chiuso pertanto con un – 8,9%”, ha commentato Fausto Amorese, presidente di FCP Assoradio, il cui Osservatorio FCP ha raccolto i dati relativi al fatturato pubblicitario del periodo Gennaio – Marzo 2020.
Mancanza mobilità, comunicazione, retail ed eventi responsabile contraazione
Le motivazioni connesse con tale contrazione dei fatturati pubblicitari sono riconducibili alla fase di Lockdown e al conseguente blocco delle attività di comunicazione del mercato retail non alimentare, ristorazione, turismo etc… colpiti dall’emergenza Covid e dal venir meno di eventi sportivi ed importanti manifestazioni.
Resilienza Radio
Anche in questo contesto l’ascolto radiofonico ha dimostrato la capacità di adattamento al cambiamento che trova solidi riscontri nella ricerca commissionata da TER (Tavolo Editori Radiofonici) “L’ascolto della radio ai tempi del COVID-19”, condotta dall’istituto GFK, che ha monitorato il comportamento d’ascolto nella fase pre e post COVID dal 27 gennaio al 6 aprile su un solido campione di 8.881 panelisti.
Cresciuto ascolto nei 7 gg
I tempi di fruizione risultano stabili e addirittura crescono tra gli ascoltatori negli ultimi 7 giorni.
43% ascolto attraverso supporti digitali
“La radio si trasforma in un medium domestico il 71% degli italiani ha potuto ascoltare la Radio anche da casa e estende la fruizione, prima più intima e solitaria, a una dimensione maggiormente conviviale e condivisa grazie all’incremento dell’ascolto attraverso tutti i device disponibili”, spiega la nota di Assoradio. L’accesso digitale vede un incremento importante (+24% Reach, + 61% tempo speso) ed una crescita significativa dell’ascolto non FM: il 43% ha infatti ascoltato la Radio attraverso supporti digitali.
Partecipazione del pubblico aumentata del 27%
La crisi ha favorito la relazione con il mezzo, soprattutto in termini di vicinanza, di veicolo di emozioni positive il 59% degli italiani ha ritrovato anche relax e allegria. La partecipazione del pubblico ai programmi è aumentata di oltre il 27% ed è stata definita “l’amica sempre vicina” da 37 milioni di persone.
“Il ruolo informativo della radio non è meno rilevante, assolvendo sia il compito della presenza tempestiva e del realtime, sia quello dell’approfondimento e dell’autorevolezza.
Questi elementi valoriali sono al centro di una campagna Radiofonica B2B diffusa dalla gran parte delle emittenti italiane. I diversi soggetti, on-air dal 18 maggio per due settimane, sono veicolati da gran parte delle emittenti radiofoniche nazionali e territoriali“, conclude Assoradio. (E.G. per NL)