L’avevamo scritto quasi un mese fa. Dopo il primo bimestre peggiore degli ultimi 15 anni, il mese di marzo aveva fatto registrare risultati insperati per il periodo, in tema di raccolta pubblicitaria radiofonica. Ora, le tre settimane di aprile trascorse confermano il trend positivo, anche se con ritmi leggermente rallentati rispetto a quelli del mese precedente. Nel dettaglio, in controtendenza con il cliché a cui eravamo abituati da qualche anno, sembra stia andando meglio la raccolta pubblicitaria locale, mentre per la nazionale – che pure sta fortemente recuperando e nel cui ambito si attendono novità di rilievo a riguardo delle concessionarie esistenti – qualcuno lamenta che si stiano omaggiando troppi passaggi per incentivare i clienti a pianificare campagne anzitempo, introducendo nuovamente una cattiva abitudine che aveva imperversato per quasi tutti gli anni ’90. Comunque sia, per dirla con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il presidente della Confinfustria Emma Marcegaglia, il peggio sembra essere passato. Le voci raccolte da questo periodico nell’ambito degli operatori pubblicitari radiofonici parlano di una ripresa comunque lenta (come del resto, a onor del vero, era stata abbastanza lenta – almeno per la radio – la discesa), quasi impercettibile, sino a giugno 2009, per poi aumentare il ritmo in prossimità dell’estate e manifestare con decisione il segno positivo nel periodo settembre-dicembre, dove, da sempre, si registrano i migliori risultati commerciali.