Confindustria Radio Tv ha cortesemente anticipato a questo periodico lo Studio Economico del Settore Radiofonico Privato in Italia per l’anno 2016 (basato sui data di bilancio del 2014) redatto nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale delle Imprese Radiotelevisive Private.
La ricerca, prevista dal CCNL per i dipendenti delle imprese radiotelevisive private, l’Osservatorio è realizzata in collaborazione con i sindacati SCLCGIL, FIStel CISL e UILCOM UIL e presidiato da tutte le componenti di parte datoriale rappresentate in Confindustria Radio Televisioni (CRTV). Lo Studio si basa sull’elaborazione dei principali dati economici estratti dai bilanci delle emittenti commerciali costituite in società di capitali (principalmente SRL, SPA, Società cooperative) per le quali vige l’obbligo di deposito. L’analisi dei bilanci societari permette di estrarre dati oggettivi e comparabili e di fornire una misura di parametri indicativi dell’andamento industriale del settore quali ricavi, dimensioni, redditività e patrimonializzazione delle imprese, occupati. L’analisi delle società di capitali identifica un perimetro definito e corrispondente alle società più strutturate esistenti sul mercato. Lo Studio si pone in continuità con lo storico elaborato per il settore radiofonico da FRT Federazione Radio Televisioni, che è associata a Confindustria Radio Televisioni attraverso le due componenti (Associazione Radio FRT e Associazione TV Locali) ad essa aderenti. Come in passato, l’analisi è incentrata sulle emittenti radiofoniche locali, per le quali non sono reperibili dati ufficiali, ma rispetto al passato introduce una maggiore analisi di dettaglio dei dati economici delle radio nazionali, prima utilizzati a mero quadro di riferimento per il settore locale. L’ampliamento riflette, fra l’altro, l’area di rappresentanza di Confindustria Radio Televisioni che ricomprende anche le maggiori emittenti radiofoniche nazionali. Nel perimetro dell’analisi è incluso anche l’operatore di servizio pubblico Rai, a fini di completezza dell’analisi di sistema e per il peso dell’emittente pubblica radiofonica sul mercato pubblicitario, ma i dati riferibili all’aggregato del settore privato sono sempre estrapolabili separatamente. I dati analizzati sono quelli dei bilanci relativi all’esercizio fiscale 2014 (gli ultimi per i quali a giugno 2016 sono stati depositati e pubblicati presso le Camere di Commercio locali un numero congruo di bilanci). L’elaborazione si basa su una revisione e aggiornamento del database precedentemente utilizzato per gli studi FRT (ultimo studio pubblicato nel marzo 2012 su dati 2010), incrociando i dati forniti da CERVED con le Liste MISE e quelle cosiddette “Provvidenze Editoria” (Legge 250/1990). Nell’ottica associativa, CRTV ha avviato, inoltre, un’analisi integrata con il database utilizzato per l’analogo Studio Economico delle televisioni locali per la verifica di eventuali sovrapposizioni. Per downloadare in pdf il documento cliccare qui. (E.G. per NL)