Come avevamo anticipato nell’articolo odierno con l’intervista a Flavio Mucciante, vice direttore vicario di Radio RAI, – che ha letteralmente formalizzato in forma pubblica l’uscita dall’indagine di ascolto dal 2024 – il braccio di ferro (che ormai è una vera e propria guerra) tra la concessionaria pubblica e la società Tavolo Editori Radio (che cura l’indagine TER) si sta intensificando.
Nuovo capitolo
E si arricchisce di un nuovo capitolo: RAI ha infatti inviato una diffida a TER perché non vengano pubblicati all’inizio di luglio i dati del primo semestre 2023.
Perchè?
Ma quale è la motivazione della decisione di RAI che potrebbe compromettere seriamente la credibilità della rilevazione?
Autopromozione sul banco degli imputati
La causa addotta da RAI è nell’autopromozione avviata da molte altre stazioni che, secondo la concessionaria pubblica, renderebbe inattendibili i risultati della ricerca. (E.G. per NL)