Mercoledì 22/01/2025 alle ore 15.30 si terrà online il primo Radio Meeting dell’anno, un format ideato da Piero Rigolone per editori, manager ed operatori radiofonici.
L’evento, gratuito previa registrazione, sarà dedicato alla prominence dei servizi di media audiovisivi di interesse generale (ex Del. 390/24/CONS), alla disintermediazione delle reti broadcast da parte degli OTT e alle shortcut nei dispositivi connessi (smart tv, smart speaker, smartphone, sistemi Android Auto ed Apple CarPlay).
Un’occasione per esplorare le trasformazioni tecnologiche e normative che stanno ridisegnando il panorama delle telecomunicazioni.
Sintesi
Aperte le iscrizioni al Radio Meeting online di mercoledì 22/01/2025 ore 15.30 (qui il form per l’iscrizione).
L’accesso è gratuito, previa registrazione.
In questo incontro si parlerà con l’avv. Massimo Lualdi (partner Consultmedia e direttore di Newslinet) di prominence dei servizi di media audiovisivi di interesse generale (ex Del. 390/24/CONS), di disintermediazione delle reti broadcast da parte delle piattaforme over the top e delle shortcut nei dispositivi connessi (in particolare le smart tv).
Radio Meeting è un format di eventi per editori, manager e operatori radiofonici ideato da Piero Rigolone, consulente radiofonico.
NL ne ha parlato approfonditamente con l’ideatore e con il relatore, esaminando i temi specifici della sessione del 22/01/2025.
Genesi del Radio Meeting
(NL) – Come nasce l’idea del Radio Meeting?
(Piero Rigolone) – La scintilla che mi ha portato a creare il Radio Meeting ha avuto luogo durante il Paris Radio Show del 2020, dove avevo colto, in anticipo rispetto all’Italia, segnali concreti di come l’industria del broadcast si fosse già fusa con quella dell’audio.
Oltre le reti
Ero un appassionato frequentatore di saloni italiani come l’IBTS per fare un esempio, e ricordavo un NAB e poi degli IBC e Radio Days Europe in anni più recenti, ma a Parigi c’era un intero salone dedicato a software e servizi audio e marketing, non c’era quasi traccia di trasmettitori e antenne…
Il cigno nero del Covid
Poco dopo è scoppiata la pandemia, così ho collaborato con i medesimi organizzatori per i primi webinar che univano professionisti e aziende da Paesi diversi nel mondo.
Il quadro del broadcast del 2022
Nel 2022, con un quadro del broadcast ormai cambiato e con un’attenzione sul digital audio più forte anche in Italia, ho rilevato il desiderio di diversi colleghi di incontrarsi e confrontarsi sui temi della radio contemporanea e la sua continua evoluzione.
Stile Expo
A loro volta, le aziende si sono aperte a forme diverse di relazioni coi clienti, diverse dal classico “expo”. Da qui i Radio Meeting, in presenza, come il primo a maggio 2024 e quelli online.
Differenza tra le due formule
(NL) – Nello specifico, cosa sono i Radio Meeting?
(Piero Rigolone) – I Radio Meeting in presenza uniscono “case histories” rilevanti rispetto ai prodotti e servizi impiegati, con un’apertura internazionale, un taglio amichevole e la possibilità di networking. Quelli online si focalizzano su argomenti specifici di attualità nel settore, con disamine tecniche approfondite e la presentazione delle soluzioni software.
Il Radio Meeting del 22/01/2025
(NL) – Parliamo del primo Radio Meeting del 2025, quello del 22/01
(Piero Rigolone) – Ho accolto con piacere la proposta di Massimo Lualdi per un Radio Meeting dedicato a prominence, disintermediazione e shortcut, considerate anche le implicazioni tecniche di questi argomenti ed il successo avuto dal convegno promosso dall’Università Statale di Milano il 27/11/2024 su questi temi.
Open Radio
Insieme al mio socio Alessandro Rinaldi, infatti, col marchio Open Radio forniamo una piattaforma SaaS per la radio on demand, altri servizi software in campo AudioTech e AdTech, ed anche la system integration nella prospettiva dello sviluppo digitale e multi piattaforma del business radiofonico.
Temi del 22/01/2025
Quelli della disintermediazione e delle shortcut sono fenomeni guidati dagli OTT come Google, Apple, Amazon e Netflix, che ridisegnano i rapporti tra utenti, fornitori di contenuti e produttori di device, con profonde conseguenze normative e di mercato.
I device connessi
Dalle smart TV ai sistemi automotive come Android Auto e Apple CarPlay, questo Radio Meeting Online esplorerà un tema cruciale per il futuro delle telecomunicazioni.
L’iscrizione
(NL) – La partecipazione è gratuita, ma occorre iscriversi. Come?
(Piero Rigolone) – Le iscrizioni sono aperte, per partecipare basta compilare il form in questa pagina.
Il confronto con Massimo Lualdi
(NL) – Direttore, anticipiamo i temi del Radio Meeting del 22/01/2025. Cosa si intende per disintermediazione e shortcut?
(Massimo Lualdi) – Si tratta di fenomeni guidati dagli OTT come Google, Apple, Amazon e Netflix, che ridisegnano i rapporti tra utenti, fornitori di contenuti e produttori di device, con profonde conseguenze normative e di mercato.
Over The Top
Come noto ai lettori di Newslinet, uno dei concetti centrali che sta trasformando il settore delle telecomunicazioni è la cosiddetta disintermediazione, termine riferito alla tendenza delle piattaforme OTT (Over-The-Top), come Amazon, Netflix, Google, Apple, a bypassare le reti di distribuzione tradizionali. Gli OTT operano, infatti, su protocollo IP, fornendo direttamente servizi e contenuti agli utenti, senza necessità di una loro infrastruttura di trasmissione.
Cambiamento del rapporto tra utenti e fornitori di contenuti
Ciò comporta un significativo cambiamento rispetto ai media tradizionali, come la TV via etere o satellite, storici intermediari tra i produttori di contenuti ed i consumatori.
Bypass
Ora, attraverso la semplice connessione internet, gli utenti possono accedere direttamente ai contenuti da dispositivi come smart TV, smartphone, pc, tablet, smart speaker, senza passare per le tradizionali reti broadcast.
Impatti giuridici della disintermediazione
(NL) – La tendenza alla disintermediazione solleva questioni giuridiche rilevanti. Una su tutte: se le reti di distribuzione tradizionali non sono più l’anello finale della catena, chi è responsabile a livello giuridico del trasporto o della fruizione dei contenuti?
(Massimo Lualdi) – Se in ambiente broadcast il network provider (l’operatore di rete, il carrier) ha una responsabilità precisa sulla veicolazione di contenuti che per qualsiasi motivo dovessero presentare criticità, non possiamo imputare responsabilità analoga al solo fornitore di connettività.
Intermediario
E ciò perché è un semplice intermediario, posto che un ruolo cruciale lo giocano anche i produttori e gestori dei dispositivi di ricezione (come smart TV, smartphone, smart speaker, pc, tablet, ecc.), che catalogano, organizzano, gestiscono e da ultimo facilitano l’accesso ai contenuti. E che, in tale condizione, potrebbero dover assumere responsabilità legali e tecniche più ampie.
Risposte parziali dall’ordinamento
Queste domande trovano risposte solo parziali nelle norme vigenti e vi è la necessità di un adeguamento legislativo e regolamentare che tenga conto delle nuove dinamiche tra utenti, OTT, fornitori di servizi e costruttori di apparati di somministrazione (le citate smart tv, gli smartphone, gli smart speaker, ecc.).
Shortcut
(NL) – Il secondo fenomeno che sarà trattato al Radio Meeting online riguarda le shortcut, ovvero la tendenza dei produttori di dispositivi per la ricezione di contenuti a semplificare l’accesso ai servizi, bypassando altre infrastrutture. Un esempio sono le smart TV di nuova generazione, che si aprono direttamente su una pagina home dalla quale si può accedere ai vari servizi come Netflix, Prime Video, ma anche Live Tv senza necessità di passare per la programmazione tradizionale.
(Massimo Lualdi) – Esatto. Proprio il tema della shortcut per l’accesso alla tv lineare via etere dalle smart tv è stato oggetto di un recente e complesso tavolo tecnico di Agcom, al quale ho partecipato tra gli stakeholder per la definizione del nome, del posizionamento e della forma della relativa icona e che ha condotto, il mese scorso, all’approvazione di una articolata delibera (390/24/CONS).
Linee guida Agcom
Un provvedimento il cui allegato A contempla le Linee Guida in materia di prominence dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di interesse generale, cioè le emittenti radiotelevisive caratterizzate da una testata giornalistica e da un palinsesto meritevole di tutela attraverso una rilevanza nel paniere della somministrazione contenutistica sui device connessi e che saranno oggetto di discussione in tavoli tecnici specifici per l’adozione dei provvedimenti impositivi a carico dei produttori.
Android Auto ed Apple CarPlay
Un caso analogo si registra nel settore automobilistico, dove tecnologie come Android Auto ed Apple CarPlay assumono il controllo del sistema di car entertainment, eludendo l’autoradio tradizionale. Anche in questo caso, stiamo assistendo a una disintermediazione, dove il device (l’autoradio integrata nell’infotainment dell’auto) viene gestito direttamente da un OTT (Google nel caso di Android Auto ed Apple in quello di CarPlay) insieme alla somministrazione del contenuto, riducendo l’importanza dei sistemi tradizionali di distribuzione.
Il navigatore
Per comprendere la portata della questione, si pensi alla progressiva emarginazione dei sistemi di navigazione nativi delle automobili, sempre più relegati dai sistemi Google Maps ed Apple Maps, che, attraverso comandi vocali più efficaci, hanno disintermediato i navigatori delle singole case, tanto che in alcuni modelli non vengono nemmeno più installati.
Comandi vocali
Ecco, gli stessi comandi vocali, in questa accezione, sono formule di disintermediazione e shortcut allo stesso tempo. Si tratta di un tema incandescente sul piano giuridico, considerato che le invocazioni per gestirli, sono dei veri e propri gate controllati da Google ed Apple.
Criticità delle shortcut: le implicazioni normative
Il fenomeno delle shortcut, quindi, ha rilevanti implicazioni giuridiche, che saranno approfondite nel Radio Meeting del 22/01/2025. Da un lato, le semplificazioni possono migliorare la user experience, riducendo i passaggi necessari per accedere ai contenuti.
Controllori
Dall’altro lato, si riducono i controlli e le regolamentazioni che storicamente si applicavano ai network provider, con possibili ricadute in termini di protezione del consumatore, sicurezza delle informazioni e responsabilità per eventuali disservizi.
Prospettive future e riflessioni conclusive
In conclusione, la disintermediazione e le shortcut rappresentano due tendenze che stanno ridisegnando il panorama delle telecomunicazioni.
Evoluzione normativa
È essenziale che il quadro normativo si evolva in parallelo, per garantire che la qualità del servizio e la protezione dei consumatori rimangano al centro delle preoccupazioni, anche in un’epoca di crescente digitalizzazione e disintermediazione. (E.G. per NL)