Radio. Primi effetti della nomina di Sergio quale AD RAI: da gennaio 2024 fuori da TER e sviluppo intensivo radio digitale. Che succederà ora?

Roberto Sergio

Roberto Sergio, nuovo amministratore delegato RAI, non ha atteso molto per sganciare la prima bomba. Lo ha fatto al primo cda utile, con una dichiarazione esplosiva: dal 1° gennaio 2024 RAI uscirà dal tavolo TER (Tavolo Editori Radio), l’indagine ufficiale sull’ascolto radiofonico italiano.
Smentendo coloro che, dopo l’importante nomina, prevedevano un suo ammorbidimento su temi incandescenti che aveva sempre sostenuto, prima di tutti su questa testata, come l’obsolescenza del metodo CATI adottato dal TER e lo switch-off FM/DAB+, il neo a.d. ha invece rincarato la dose.

Sviluppo della radio digitale

“Lavoreremo per l’implementazione del DAB+ – ha garantito –, soprattutto nelle isole e sulla dorsale adriatica in modo che tutta l’offerta radiofonica Rai sia disponibile. Un potenziamento che servirà a dare nuovo impulso a tutti i canali digitali che stanno già ottenendo ottimi risultati, come l’ultimo nato NoName Radio, e permetterà un ascolto qualitativamente migliore per Radio 1, Radio2, Radio 3 e Isoradio“.

Fuori dal 2024

E, in tale occasione, Sergio, ha appunto dichiarato che dal 1° gennaio 2024 Rai Radio uscirà dal tavolo TER (Tavolo Editori Radio). Come del resto aveva anticipato molti mesi fa, proprio su NL, con una dichiarazione che era stata considerata da alcuni come una boutade.

Confronto con gli altri player sul JIC

“Ho dato mandato all’Amministratore Delegato di Rai Pubblicità – ha spiegato – di avviare un confronto con gli editori nazionali radiofonici, finalizzato alla adozione del modello JIC- Joint Industry Committees, in conformità agli indirizzi Agcom, al fine di garantire un’ effettiva rappresentatività dell’intero settore di riferimento.

UPA ed UNA

Includendovi, tra le componenti del mercato, anche quella pubblicitaria: Upa e Una in rappresentanza, rispettivamente, degli inserzionisti e delle agenzie“.

Nuova indagine o nuova Audiradio?

Se tale iniziativa, come si mormora da settimane, comporterà la nascita di un’indagine parallela ed elettronica (intesa come basata sul meter in luogo del metodo CATI) o un nuovo effetto Audiradio, non è al momento dato di saperlo.

Stand still

Data l’importanza della questione, torneremo a breve sull’argomento per cercare di delineare gli scenari che tale annuncio comporterà. (M.R. per NL)

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