Il nuovo palinsesto di Radio Capital – presentato alla conferenza stampa di Milano nella giornata di ieri 20/09/2018 – non rappresenta una rivoluzione; anzi, il cambiamento consiste in un ritorno alle origini.
Come ha spiegato il direttore Massimo Giannini, la radio nazionale riparte dall’informazione, ma senza rinunciare alla selezione musicale di qualità.
Questa scelta è stata pensata in quanto Radio Capital si rivolge ad un pubblico asseritamente qualificato: secondo un’indagine della stessa, il 64% dei suoi ascoltatori è infatti diplomato o laureato. Come ha chiarito il direttore: “Non per fare discriminazioni, assolutamente, ma valeva la pena investire sull’informazione politica dato che il nostro pubblico è culturalmente attivo”.
Il pacchetto news è, quindi, stato ampliato: “Siamo in una fase sociale e politica ricca di stimoli, per questo ho pensato che fosse meglio dare un contenuto più approfondito alla nostra proposta sull’informazione. Non soltanto per parlare ai nostri lettori (de La Repubblica, l’Espresso, ecc.) ma ad un pubblico vasto su scala nazionale, sempre seguendo le nostre idee e i nostri principi”, ha spiegato Giannini.
All’interno dei clock orari di tutta la settimana non mancheranno spazi di breaking news. Inoltre, nella fascia di drive time, ci sarà un importante momento dedicato a notizie, politica, attualità e analisi dei fatti: lo storico talk show di Capital Tg Zero, condotto da Vittorio Zucconi ed Edoardo Buffoni, non sarà più di un’ora, bensì di due.
Presente alla conferenza stampa anche Concita De Gregorio, la quale – parlando della scelta di puntare sull’informazione – si è così espressa: “Si fa fatica di questi tempi a dare un senso a tutto quello che ci accade e ci circonda, per questo vogliamo offrire un’informazione di qualità ed essere un punto di riferimento: un punto di vista autorevole sulla notizia, allontanandoci da tutto ciò che è legato alle immagini”.
Anche noi di Newslinet abbiamo colto l’occasione per fare alcune domande ai relatori dell’evento. Innanzitutto, chiedendo se sia previsto l’ampliamento delle piattaforme distributive sul digitale terrestre con una visual radio sul modello di Radio Deejay Tv.
Danny Stucchi, direttore artistico della radio, ci ha risposto: “Noi siamo stati pionieri della visual radio, anche con m2o, ma attualmente siamo presenti solo su Sky; sul digitale terrestre rimaniamo alla porta. Dobbiamo cercare di capire come abbassare i costi e valutare le nostre scelte quando sarà il momento opportuno. In generale, comunque, è in progetto per tutto il gruppo fare quello che è stato fatto per Radio Deejay Tv”.
Volgendo lo sguardo al futuro, abbiamo poi domandato quando sarà sviluppato un brand bouquet, con delle stazioni web tematiche marchiate Radio Capital. La risposta, sempre di Stucchi, è stata che “esiste già qualcosa di simile sul nostro sito con delle sezioni tematiche: ad esempio, quando ci ha lasciato Aretha Frenklin abbiamo creato un’apposita sezione del sito interamente dedicata a lei”. Va specificato, però, che non si tratta proprio di un brand bouquet – come è stato già stato fatto da molti altri operatori del settore – ma si tratta piuttosto di “rubriche”, contenute in sezioni del sito.
Sempre in previsione dei prossimi cambiamenti verso una radio più 4.0, abbiamo chiesto nello specifico se fosse già in previsione uno sviluppo del podcasting, in considerazione soprattutto del prossimo avvento degli smart speaker Echo di Amazon, insieme a Google Home. Alla domanda ha risposto così Carlo Ottino, direttore generale della divisione Radio e Tv del gruppo GEDI: “Sì, lo stiamo sviluppando insieme ad altri cambiamenti che apporteremo in campo digital. Comunque, anche Capital è presente sugli smart speaker.” Ad oggi, però, sugli smart speaker è possibile ascoltare soltanto Capital News e la trasmissione radio in onda. Ben lontani dalla radio 4.0. (D.D. per NL)