Diverse le novità in arrivo per Radio Mediaset nel corso della nuova stagione radiofonica.
Se ne è parlato nella serata del 13/09/2018, alla presentazione dei palinsesti delle Radio Mediaset, con relatori Marco Giordani, dal 2000 Chief Financial Officer del Gruppo Mediaset, Stefano Sala, Consigliere di Amministrazione di Mediaset, Paolo Salvaderi, Amministratore delegato di Radio Mediaset, nonché alcuni speaker, protagonisti della prossima stagione radiofonica.
Nel consesso è stato formalizzato anzitutto il recente acquisto da parte del Biscione di Radio MonteCarlo, entrata a far parte a tutti gli effetti (fino ad ora era in gestione commerciale) del gruppo Radio Mediaset assieme a R101, Radio Subasio, Radio 105, Virgin Radio e GBR – Orbital (concessione nazionale inespressa).
Alberto Hazan – socio di riferimento fino a qualche tempo fa del Gruppo Finelco di cui faceva parte anche RMC – però, non abbandona il medium: rimarrà infatti editore di RMC Sport Network e di RMC2, così smentendo le voci circolate in questi giorni a riguardo di una possibile cessione a Mediaset anche di tali emittenti.
Come ha tenuto a precisare Salvaderi, Hazan – “una persona fondamentale nella mia crescita professionale” – continuerà ad essere un riferimento per Radio Mediaset, anche dopo la conclusione della transizione di tutte le radio di Via Turati.
A tal proposito, i relatori dell’evento hanno illustrato quanto è stato fatto finora e quali saranno le prossime mosse del gruppo.
Sempre Salvaderi, a proposito di RMC, ha chiarito: “Non volevamo crescere per quantità, ma volevamo investire su emittenti e brand forti, con un’identità, per provare a sviluppare e diversificare tutto quello che può nascere dalla musica, grazie anche alla collaborazione delle major Sony, Warner e Universal. Per fare radio, nel 2018, dobbiamo usare tutti i device esistenti per raggiungere il pubblico: la musica dal vivo, quello che si può fare nel digital e tutto ciò che è nel DNA della radio. Io credo che sia un mezzo vivo e pulsante della vita quotidiana: caratteristica esclusiva, che va preservata con entusiasmo”.
A lui è spettato anche il compito di descrivere le novità dei palinsesti e, parlando di Virgin Radio Tv, notizia da lui anticipata a NL molti mesi fa e per la quale ha confermato l’approdo sul DTT (LCN 157, già di Radio 105 Tv, per la quale non è prevista visual radio DTT: “Non lo faremo mai perché non avrebbe senso”) ha reso noto il suo pensiero sul simulcast: “Non ci crediamo, ma vogliamo unire i contenuti: non ci saranno soltanto musica e video clip, ma anche i programmi di Virgin. Non per avere delle performance migliori, ma perché vogliamo potenziare il marketing e il posizionamento dei nostri brand”. Molto probabile anche l’arrivo sul DTT di un prodotto televisivo (anzi, visual radio) per RMC.
Stefano Sala ha, invece, fatto una breve panoramica a proposito degli investimenti pubblicitari, di cui abbiamo già parlato su NL: “Abbiamo interrotto la staticità di questo mercato, adesso ci sarà più competizione e ciò può fare solo bene a questo settore. Abbiamo cominciato da R101 ma adesso, insieme a tutto il gruppo, le Radio Mediaset stanno crescendo più di tutto il settore radiofonico in generale. Tutti i nostri clienti vogliono investire sulla radio, perché hanno visto che per molti loro concorrenti, il 50% circa del fatturato arriva proprio dalla Radio”.
Marco Giordani, a capo della divisione finanziaria, si è focalizzato sulla spiegazione dei risultati raggiunti dicendo: “La radio e la tv ormai si scambiano e dialogano perfettamente tra loro. Abbiamo già raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati per il 2020, su tutti quello di arrivare ad una redditività radiofonica che fosse pari al 30% del fatturato di Mediaset. Ora che li abbiamo raggiunti con 2 anni di anticipo, non posso che congratularmi con tutti per l’ottimo lavoro, ma ora dobbiamo pensare alla sfida del digitale. Noi crediamo nella parte audio del digitale e, in questo senso, la funzione radio play di Mediaset può fungere da acceleratore e garantirci ottimi risultati”.
Concludendo poi con quelli che saranno gli obiettivi per il futuro: “Oltre a questo bisogna guardare oltre e stiamo valutando varie opzioni al di fuori del nostro territorio nazionale: su tutte la Spagna, che è già nelle nostre reti. Speriamo di rivederci tra 3 anni con più televisione estera e più digitale terrestre”.
Nulla invece è stato detto a riguardo dei rumors sui possibili sviluppi nazionali di Radio Subasio, magari attraverso la concessione di GBR – Orbital. (D.D. per NL)