Alessandro Diegoli (Radio Popolare): La quasi totalità dei nostri programmi è immediatamente disponibile on demand al termine della trasmissione in radio, con tutti i metadati necessari per facilitare l’accesso e la scoperta dei contenuti da parte del pubblico.
Piero Rigolone (consulente Radio & Digital Audio): I dati confermano una tendenza riscontrata dalle ricerche internazionali che anche Newslinet ha già evidenziato, secondo cui i contenuti non musicali riscuotono interesse crescente fra gli ascoltatori di audio.
Podcast: con un uso consapevole dell’Intelligenza Artificiale, grazie all’automazione completa del workflow, si possono pubblicare continuamente nuovi episodi senza investire in lavoro supplementare, cumulandone i download, per tutta la coda temporale entro cui avranno senso per essere ascoltati, da poche ore come il Giornale Radio ad anni come determinate rubriche non vincolate all’attualità. Fidelizzando così un’audience di servizi digitali che si affianca a quella della radio tradizionale aprendo nuove opportunità.
Sintesi
In onda dal 1976, Radio Popolare di Milano si conferma la radio locale più ascoltata in Lombardia e ottiene ottimi risultati anche nel digitale, con oltre 260.000 download mensili e 50.000 utenti unici per i suoi podcast e contenuti on demand.
La strategia audio first dell’emittente prevede che la quasi totalità dei programmi sia disponibile immediatamente dopo la trasmissione radiofonica, arricchita da metadati per facilitare la fruizione.
Il Giornale Radio, storico notiziario, viene scaricato da circa 45.000 utenti unici al mese, con 140.000 download.
L’approccio di Radio Popolare si basa su una gestione efficiente dei contenuti, supportata da piattaforme come Podtrac e SoundCast, che permettono di ottimizzare l’ascolto e la pubblicità.
La radio investe anche in programmi originali e podcast nativi, consolidando una community di ascoltatori fidelizzati.
Grazie all’Intelligenza Artificiale, l’emittente automatizza i processi di produzione, gestione e pubblicazione dei contenuti, migliorando l’efficienza e offrendo un’esperienza di ascolto personalizzata e sempre aggiornata.
Radio Popolare
Radio Popolare ottiene risultati eccellenti. Non solo è la radio locale più ascoltata nel quarto d’ora medio in Lombardia secondo le rilevazioni TER, ma i suoi contenuti audio online hanno una fruizione rilevante, con oltre 260.000 download di episodi e più di 50.000 utenti unici al mese, tra programmi radio on demand e podcast (dati di giugno 2024).
Lineare on demand
Come spiega Alessandro Diegoli, responsabile degli sviluppi digitali della storica emittente milanese, “La quasi totalità dei nostri programmi è immediatamente disponibile on demand al termine della trasmissione in radio, con tutti i metadati necessari per facilitare l’accesso e la scoperta dei contenuti da parte del pubblico”.
Audio first
Questa strategia, insieme a un sito web progettato con approccio “audio first” e una mobile app con l’accesso a tutto l’archivio dei programmi trasmessi, ha portato a risultati di ascolto significativi.
Il Giornale Radio
Ad esempio, il Giornale Radio (lo storico notiziario di Radio Popolare) viene scaricato ogni mese da quasi 45.000 utenti unici, con circa 140.000 download.
I contenuti non musicali riscuotono interesse crescente fra gli ascoltatori di audio
Piero Rigolone, consulente Radio & Digital Audio che ha seguito l’implementazione Radio on Demand, sottolinea l’importanza dell’offerta editoriale: “I dati confermano una tendenza riscontrata dalle ricerche internazionali che anche Newslinet ha già evidenziato, secondo cui i contenuti non musicali riscuotono interesse crescente fra gli ascoltatori di audio”.
Disintermediazione del rapporto tra brand ed ascoltatore
“Rispetto al tema della radio di flusso vs. radio di programmi che è recentemente tornato alla ribalta, penso che la prima continui ad essere la soluzione più immediata ed efficace per lanciare un nuovo servizio radio, disintermediando il rapporto tra brand e ascoltatore e agevolando le routine di produzione.
Radio Popolare, radio di programmi
Di contro, una radio di programmi, come lo è la stessa Radio Popolare, dimostra di poter consolidare nel tempo un pubblico consistente ed oggi ha il vantaggio che la sostanza e il formato dei suoi contenuti si prestano molto bene anche alla diffusione on demand, in modo simile ai Podcast”.
Una storia unica in Italia
Radio Popolare si distingue per l’ampia offerta di servizi giornalistici, che spazia dall’attualità ai temi culturali e sociali, fino all’intrattenimento musicale non mainstream, il tutto curato da una redazione con una storia e una varietà di competenze unica in Italia. Così, chi cerca l’informazione indipendente internazionale, nazionale, regionale e metropolitana, la trova su Radio Popolare, in diretta e on demand.
Podtrac
“Abbiamo fatto alcuni approfondimenti utilizzando il nostro account Podtrac – prosegue Diegoli – che è conforme agli standard di IAB Tech Lab ed è collegato alla piattaforma OpenRadio.eu, motore di tutto il sistema.
L’edizione del notiziario delle 19.30 è la più scaricata
L’edizione del Giornale Radio più seguita on demand è quella delle 19.30, con quasi il 60% dei download quotidiani totali. È molto scaricata anche quella delle 12.30″.
SoundCast
“Accanto a Podtrac, che permette analisi finalizzate alla componente editoriale, possiamo contare sul Report Builder di SoundCast, progettato per l’attività commerciale. SoundCast è l’AdServer/SSP che abbiamo collegato alla piattaforma Open Radio ed al momento Radio Popolare lo utilizza più che altro per inserire campagne di autopromozione in preroll, ma ovviamente è possibile gestire anche gli spot pubblicitari e anche in postroll”, sottolinea Piero Rigolone.
Performance del notiziario di Radio Popolare
“Da un’analisi delle chiamate preroll, che coincidono con le opportunità di inserimento dinamico di uno spot, per singolo download, in testa all’episodio, possiamo focalizzarci meglio sulla provenienza del traffico. Limitandoci al Giornale Radio, la Lombardia è la regione italiana con il maggior successo, pari al 58% circa delle chiamate, seguita da Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Piemonte che, insieme, costituiscono un altro 25% circa – annota Rigolone –. Dati di giugno 2024 al lordo dell’errore, fisiologico, di una localizzazione basata sulle informazioni che il provider Internet dell’ascoltatore associa al suo indirizzo IP”.
Esteri e Rassegna Stampa
“Altri programmi di Radio Popolare che hanno particolare successo on demand sono Esteri, un magazine domenicale con una panoramica sugli eventi globali attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti e la Rassegna Stampa quotidiana in onda al mattino”, interviene Diegoli.
Audio documentari
Negli ultimi anni abbiamo pubblicato anche degli audio documentari e dei podcast originali, che non derivano da programmi già trasmessi in radio. In alcuni casi, quasi a livello sperimentale, li abbiamo mandati in onda come fossero programmi radiofonici, in orario notturno, in pratica con un percorso inverso alla Radio on Demand”.
Work in progress
I risultati ottenuti da Radio Popolare col Digital Audio arrivano dopo un lavoro lungo e costante: “Avevamo implementato oltre 10 anni fa un hosting in datacenter direttamente controllato dai nostri tecnici e una procedura manuale piuttosto complessa per pubblicare gli episodi nei feed RSS, quindi disponevamo di un archivio online già molto ampio”, puntualizza Alessandro Diegoli.
SaaS
“Si trattava di automatizzare tutti i passaggi e mantenere possibilmente l’hosting sulle macchine già in uso, visto l’enorme volume di terabyte di audio già archiviato, la storicità del fornitore e la robustezza della struttura. A differenza dei casi meno impegnativi, dove la formula che consigliamo è il SaaS, abbiamo licenziato e installato il software Open Radio direttamente sulle macchine di Radio Popolare, senza nemmeno dover rinominare i file audio”, spiega Piero Rigolone.
Il playout
Per parte propria, il software di emissione (Zetta di RCS) registra automaticamente i programmi trasmessi, escludendo i segmenti non necessari per l’ascolto on demand, come le rubriche di servizio o i break pubblicitari, e carica man mano i file che pochi istanti dopo il software Open Radio aggiunge come episodi nei feed, con titoli e descrizioni generati in base a template, sempre modificabili manualmente se li si vuole arricchire.
Radio to Text
“Abbiamo eseguito alcuni test sui contenuti di Radio Popolare anche con il nuovo servizio Radio to Text di Open Radio, che genera automaticamente le descrizioni degli episodi, ma anche interi articoli per i siti web, a partire dai file audio caricati.
Re-editing I.A.
Abbiamo cercato casi particolari come reportage al telefono con una qualità audio scadente, magari sovrapposti a basi musicali, dove gli inviati pronunciassero nomi di città non italiane. Il risultato è strabiliante per la fedeltà del testo elaborato”, dichiara soddisfatto Rigolone.
I.A.
“Va evidenziato che l’Intelligenza Artificiale lavora nel perimetro delle informazioni che sono state trasmesse in radio, pertanto già verificate dai giornalisti, con un rischio minimo di errori e addirittura riuscendo a ricostruire correttamente nomi di luoghi dell’Africa o del Medio Oriente difficili da trascrivere”, continua Rigolone.
Verifica umana finale
In ogni caso, è prevista la possibilità che gli episodi vengano validati manualmente prima della pubblicazione, o che il testo sia modificato con l’intervento umano. E i giornalisti possono personalizzare i prompt di default, ottimizzandoli man mano.
Uso consapevole dell‘Intelligenza Artificiale
È quello che chiamo l’uso consapevole dell’Intelligenza Artificiale. Abbinato agli automatismi della Radio on Demand e interfacciato ai siti web mediante API, fa risparmiare molto lavoro.
Workflow
È proprio grazie all’automazione completa del workflow che si possono pubblicare continuamente nuovi episodi senza investire in lavoro supplementare, cumulandone i download, per tutta la coda temporale entro cui avranno senso per essere ascoltati, da poche ore come il Giornale Radio ad anni come determinate rubriche non vincolate all’attualità. Fidelizzando così un’audience di servizi digitali che si affianca a quella della radio tradizionale aprendo nuove opportunità”.
Hosting
“Abbiamo scelto di pubblicare il nostro audio on demand prevalentemente sul sito web e l’app di Radio Popolare e possiamo contare su una community di ascoltatori estremamente fidelizzati. Solo alcuni feed sono presenti anche su aggregatori esterni come Spotify.
API
Il collegamento alle nostre proprietà tramite le API di Open Radio offre dei vantaggi, come l’aggiornamento in tempo reale delle pagine del sito web, che si popolano coi dati presi direttamente dal server di Radio on Demand, dove ci sono funzioni di paginazione e cache che rendono rapido il caricamento, considerata la mole di dati.
Condivisione istantanea
Sempre grazie alle API, ogni modifica fatta nel Content Manager audio si riflette immediatamente su sito e app, e nel sito abbiamo potuto anche implementare funzioni di ricerca fra i metadati, per agevolare gli ascoltatori interessati a specifici argomenti”, conclude il consigliere di Radio Popolare Diegoli. (M.R. per NL)