Tra gli argomenti sul tavolo dell’assemblea odierna della Lega di Serie A c’è il progetto di una radio nazionale omonima (o comunque captive). Si tratta di un progetto digitale (DAB nazionale e IP) di cui NL aveva dato anticipazione già diverso tempo fa e che ora sembra in dirittura d’arrivo.
Un progetto importante per due ordini di motivi: il primo, naturalmente, per la matrice del promotore; il secondo perché, per la prima volta, un’iniziativa radiofonica aperta ad un pubblico vasto nasce prescindendo dalla FM. A dimostrare che (a torto o a ragione si vedrà) i tempi sono ritenuti maturi perché un’emittente possa affermarsi anche senza la componente analogica.
Il partner tecnologico
Dalle indiscrezioni che probabilmente troveranno conferma oggi, la Lega di Serie A affiderà la realizzazione dell’emittente (veicolata su uno dei tre consorzi DAB assegnatari dei diritti d’uso) ad un gruppo dotato di esperienza; con ogni probabilità un player nazionale particolarmente esperto di digitale.
Due nomi
I nomi papabili stanno girando in queste ore e fanno riferimento in particolare a due soggetti che dispongono di una struttura commerciale propria e una esperienza digitale (si mormora in particolare di RDS). L’idea della Lega di Serie A sarebbe quella di lasciare al player l’intera raccolta pubblicitaria a fronte della copertura integrale dei costi di esercizio della rete.
Autonomia editoriale
Il prodotto editoriale, invece, dovrebbe essere indipendente dal partner commerciale e tecnologico e si fonderebbe non già su partite in diretta, ma solo su commenti e notizie. Un modello molto simile a Radio Sportiva, quindi.
Manifestazioni di interesse
Oggi, pertanto, dovrebbe essere deliberata la pubblicazione di un invito ad una manifestazione di interesse per diventare partner tecnici e commerciali. Molto probabile che il progetto radiofonico possa essere l’apripista di uno televisivo (DTT o almeno HBBTV). Tanto che già i rumors parlano di un LCN nel primo arco di numerazione. (E.G. per NL)