Oggi si terrà a Milano il World Radio Day 2025 (in coincidenza con la Giornata Mondiale della Radio istituita dall’UNESCO), evento gratuito, organizzato da Radio Speaker, che “celebra il mezzo radiofonico in tutte le sue forme ed espressioni”, come spiega la nota di presentazione.
L’appuntamento
Giunto alla sua quinta edizione, il World Radio Day 2025 (di cui Newslinet è media partner) si terrà oggi, giovedì 20/02/2025, al Talent Garden Calabiana di Milano e potrà essere seguito live cliccando qui.
Compatibilità con Il Festival di Sanremo
A differenza degli anni precedenti, quando si svolgeva il 13 febbraio (giorno ufficiale dell’UNESCO dedicato alla radio), l’evento è stato spostato di una settimana circa per evitare sovrapposizioni con il Festival di Sanremo, garantendo così la partecipazione di tutte le emittenti radiofoniche, senza ostacoli.
La filiera presente
“È il quinto anno consecutivo che Radio Speaker organizza il World Radio Day – spiega Giorgio d’Ecclesia, CEO & Founder di Radio Speaker – un successo straordinario che raduna oltre tremila persone e riunisce l’intera industria radiofonica italiana.
Anche le istituzioni
Quest’anno, oltre ai professionisti della radio, saranno presenti rappresentanti delle istituzioni come Agcom e MIMIT, dell’industria discografica, delle collecting dei diritti d’autore e numerose aziende di settore.
Giornata intensiva
Sarà una giornata dedicata alla formazione, alle interviste con le star della radio e al networking, per professionisti e appassionati di un mezzo che raggiunge oltre 36 milioni di ascoltatori ogni giorno.”
Gli ospiti
Tra gli ospiti già confermati di questa nuova edizione ci sono, come nelle precedenti occasioni, numerosi protagonisti della conduzione e del management della radiofonia italiana.
I nomi confermati
Parliamo di Marco Mazzoli (Zoo di 105 , Radio 105); Nicola Savino, Gianluca Gazzoli e Wad (Radio Deejay); Walter Pizzulli (m2o); Melissa Greta Marchetto e Andrea Rock (Virgin Radio); Giuseppe Cruciani, Pierluigi Pardo e Sebastiano Barisoni (Radio 24); Tamara Donà e Giancarlo Cattaneo (RMC); Pippo Pelo (Radio Kiss Kiss); Daniela Cappelletti (Radio Italia); Lorenzo Suraci (RTL 102.5) e Daniele Suraci (Radiofreccia); Claudio Cecchetto (Radio Cecchetto).
Programma completo
Il programma e l’elenco aggiornato in tempo reale è disponibile sul sito www.worldradioday.it.
Gli argomenti caldissimi per il comparto
Ma, come detto, ad attrarre attenzione quest’anno al World Radio Day 2025 vi è anche la presenza istituzionale di Agcom (attraverso il commissario Massimiliano Capitanio), che esporrà, tra l’altro, lo stato dell’arte di due temi caldissimi per il settore radiofonico: la prominence (e le correlate disintermediazione delle reti broadcast e shortcut sui dispositivi connessi, oggetto di uno specifico intervento alle 10.30 del direttore di Newslinet, Massimo Lualdi) e l’assegnazione delle frequenze DAB+ ai consorzi di radio locali a seguito della fondamentale decisione di destinare alla radiofonia le risorse VHF della dodicesima rete nazionale DTT, mai assegnata. Temi che, insieme a quelli dei formati e della scelta e tutela dei brand, sono al centro dell’attenzione dei radiofonici da tempo.
In attesa di pubblicare il consueto resoconto degli interventi più importanti, facciamo il punto della situazione dei citami temi.
Prominence
Relativamente alla prominence, ricordiamo che il 14/12/2024 è scaduto il termine per l’iscrizione alla lista SIG (Servizi di Interesse Generale, cioè i fornitori di contenuti autorizzati con un provvedimento amministrativo specifico e dotati di testata giornalistica) per il primo popolamento previsto dalle Linee guida in materia di prominence dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di interesse generale approvate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni attraverso la delibera 390/24/CONS, che, tra le altre cose, ha previsto un tavolo tecnico specifico per la radiofonia.
1.163 richieste di inserimento tra i SIG, ma il 30% necessita di approfondimenti istruttori perché carente di informazione
A riguardo di ciò, Agcom ha reso noto qualche giorno fa di aver ricevuto ben 1.163 istanze per l’iscrizione alla prima lista SIG, anche se quasi il 30% necessita di approfondimenti istruttori “in quanto riportano delle informazioni non sufficienti ad operare una compiuta valutazione, al fine di consentire il completamento dell’analisi delle istanze pervenute da parte degli Uffici dell’Autorità”.
Proroga al 15/05/2025 pubblicazione elenco
Per questo motivo la scadenza per la pubblicazione della lista dei servizi di interesse generale di cui alla delibera n. 390/24/CONS, è stata prorogata dal 06/02/2025 al 15/05/2025.
Accesso privilegiato
Il confronto sulla prominence in ambito radiofonico, avviato il 05/12/2024, rappresenta un passaggio cruciale per assicurare che la radio mantenga un accesso privilegiato nei dispositivi digitali, in particolare nei sistemi di infotainment delle automobili, così come su ogni dispositivo smart (quindi smartphone, smart speaker, smart TV).
La sfida
La sfida principale del tavolo sulla prominence radio sarà quella di trovare un equilibrio tra tutela del pluralismo informativo e la sostenibilità tecnologica, in un panorama sempre più dominato dalle piattaforme OTT (over the top) che, disintermediando le classiche reti di trasmissione over the air, introducendo o favorendo shortcut, decidono cosa l’utente può seguire, emarginando tutto il resto…
Punto di incontro
In definitiva, un punto di incontro tra due parti mai così contrapposte: da un lato i content provider (gli editori) e dall’altro i produttori di automobili e device ed i gestori di sistemi di collazione di contenuti non di proprietà (gli aggregatori).
Perché la prominence radio è fondamentale
Negli ultimi anni, la radio ha visto erodere il proprio spazio sui dispositivi di nuova generazione, finendo spesso penalizzata dalla competizione con piattaforme di streaming e servizi digitali integrati (le piattaforme FAST – free ad-supported streaming television – integrate dai produttori tv nelle proprie smart tv ne sono un esempio).
Messa in sicurezza dei SIG
La prominence, cioè l’assegnazione preventiva di visibilità ad una lista di servizi prioritari, mira a garantire un accesso immediato ai contenuti radiofonici e audiovisivi considerati fondamentali per il pluralismo e la formazione dell’opinione pubblica.
Avanzamento dei lavori
L’occasione del World Radio Day 2025 sarà quindi utile per prospettare lo stato di avanzamento dei lavori previsti dalla delibera 390/24/CONS e prevederne – ove possibile – la completa attuazione.
Assegnazione frequenze DAB+
Il secondo tema incandescente che sarà analizzato al World Radio Day 2025 attiene alla conclusione delle procedure di attribuzione dei diritti d’uso dei consorzi DAB locali, che solo in alcune aree tecniche hanno trovato attuazione, mentre in diverse regioni sono previste procedure competitive.
La proroga dei beauty contest
Sulla questione ricordiamo che Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha pubblicato nel giorno previsto per l’avvio dei beauty contest (il 05/02/2025) la proroga (al 05/05/2025) delle procedure di selezione comparativa per l’aggiudicazione delle reti locali nei bacini di Veneto, Toscana, Lazio, Campania, Puglia (2 reti).
La decisione è stata assunta, come aveva anticipato questo periodico, dopo la pubblicazione (sempre il 05/02/2025) della Delibera 22/25/CONS dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni recante l’avvio del procedimento per la revisione del piano nazionale delle frequenze televisive volta a rimuovere la rete nazionale televisiva n. 12 (Mux 12)
Provvedimenti di proroga
I provvedimenti di proroga della pubblicazione dei bandi per i beauty contest, tutti ovviamente dall’identico contenuto, sono consultabili qui:
- Decreto Direttoriale 20.12.2024 – VENETO (pdf)
Rete 1 – Bacino di utenza n. 5 Veneto - Decreto Direttoriale 20.12.2024 – TOSCANA (pdf)
Rete 1 – Bacino di utenza n. 9 Toscana - Decreto Direttoriale 20.12.2024 – LAZIO (pdf)
Rete 2 – Bacino di utenza n. 12 Lazio - Decreto Direttoriale 20.12.2024 – CAMPANIA (pdf)
Rete 3 – Bacino di utenza n. 15 Campania - Decreto Direttoriale 20.12.2024 – PUGLIA (pdf)
Rete 1 – Bacino di utenza n. 16 Puglia - Decreto Direttoriale 20.12.2024 – PUGLIA (pdf)
Rete 2 – Bacino di utenza n. 16 Puglia
Proroga dei beauty contest figlia della delibera Agcom del 05/02/2025
E’ evidente che la decisione del Ministero delle imprese e del made in Italy consegue all’adozione da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni della delibera (anticipata da Newslinet settimana scorsa) n. 22/25/CONS, con cui è stato avviato il procedimento di rimozione della rete nazionale DTT n. 12 dal PNAF per la destinazione delle risorse VHF ed UHF rispettivamente ai consorzi DAB ed agli operatori DTT locali.
Il provvedimento dell’Autorità prevede due distinte fasi in vista dell’effettuazione dei nuovi bandi per le attribuzioni dei diritti d’uso disponibili per il DAB ed il DTT.
La relazione tra la proroga dei beauty contest del 05/02/2025 disposta dal Ministero e la delibera 22/25/CONS di Agcom
Ma quale è la relazione tra la proroga al 05/05/2025 dei beauty contest che, a mente degli avvisi di dicembre scorso, avrebbero dovuto essere pubblicati il 05/02/2025 e la delibera n. 22/25/CONS (anch’essa pubblicata il 05/02/2025) con cui l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha avviato il procedimento per la revisione del piano nazionale delle frequenze televisive volta a rimuovere la rete nazionale televisiva n. 12 (Mux 12) e rendere le frequenze disponibili per pianificare ulteriori reti locali per la radiodiffusione sonora digitale (DAB+) utilizzando le frequenze VHF-III liberate (prima fase) ed incrementare le reti locali DTT con le frequenze UHF in banda IV/V liberate (seconda fase)?
Le premesse
Come sempre è opportuno un recap.
La vicenda trae origine dalla nota del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del 12/11/2024, acquisita in pari data al protocollo dell’Autorità nella quale, da un lato, si evidenziava come nel corso delle procedure di attuazione del PNAF-DAB con il rilascio dei diritti d’uso delle frequenze alle imprese fosse emerso che in alcuni bacini locali la domanda di frequenze era superiore alla disponibilità rendendo così necessario l’espletamento di selezioni comparative (c.d. beauty contest) tra i consorzi che avevano manifestato interesse per una medesima rete locale e, dall’altro, si chiedeva all’Autorità di valutare possibili soluzioni a tale situazione.
Ridestinazione delle frequenze
Ivi inclusa l’opportunità dell’adozione di una nuova pianificazione nella quale le risorse radioelettriche della banda 174-230 MHz (banda VHF-III) attualmente pianificate per la rete nazionale televisiva n. 12 (o Mux 12) venissero ridestinate al servizio radiofonico digitale in ambito locale.
Reti nazionali DTT sufficienti
Con ulteriore nota del 17/12/2024, il MIMIT aveva ulteriormente chiarito (in riscontro al parere reso dell’Autorità in data 12/12/2024) di “non ritenere necessario procedere all’esecuzione della gara prevista dalla delibera n. 25/23/CONS, considerato, da un lato, che anche in base alle rilevazioni dei sistemi di controllo ministeriali appare chiaro che le 11 reti nazionali attualmente in esercizio sono in grado di garantire la continuità dell’offerta televisiva preesistente al refarming e soddisfare le esigenze del mercato, dall’altro lato, che nel corso delle procedure di assegnazione dei diritti d’uso DAB locali è invece emersa la necessità di reperire risorse frequenziali aggiuntive per il servizio radiofonico digitale locale per soddisfare la relativa domanda di capacità trasmissiva da parte dei fornitori dì servizi media radiofonici”.
Rete 12 disponibile
L’Autorità, esaminando le considerazioni del Ministero ha quindi convenuto che “a distanza di oltre due anni dal definitivo switch-off delle reti trasmissive precedentemente operanti in banda 700 MHz e del complessivo riassetto del sistema radiotelevisivo italiano, il comparto nazionale, dopo alcune criticità registrate nella fase di transizione, appare in grado di garantire la continuità dell’offerta televisiva pre-esistente al refarming, offerta che ha visto anche aumentare il numero di programmi diffusi, sebbene siano in esercizio, invece delle 12 reti nazionali pianificate in standard trasmissivo DVB-T2 e codifica HEVC, solo 11 reti nazionali, peraltro operanti, al momento, nei meno efficienti standard DVB-T/MPEG-4“.
Maggiore disponibilità di banda con DVB-T2…
Nell’occasione, Agcom ha altresì rilevato che “l’adozione dello standard DVB-T2, avviata nel 2024, offrirà nuovi spazi di sviluppo della piattaforma DTT rendendo quindi ancor meno “necessario”, nel senso indicato dall’art. 50, comma 8, del TUSMA, l’impegno di risorse della banda VHF-III per la radiodiffusione televisiva in ambito nazionale”.
…al contrario del DAB+
Viceversa, dal punto di vista del servizio di radiodiffusione sonora in DAB+, secondo L’Autorità, “la disponibilità delle frequenze in banda VHF-III attualmente pianificate per la rete nazionale n. 12 (e quindi, in sostanza, la disponibilità per il servizio DAB+ dell’intera banda 174-230 MHz, fatti salvi i vincoli del coordinamento internazionale) consentirebbe di risolvere le situazioni di carenza di risorse evidenziate dal Ministero nella citata nota del 12/11/2024”.
Destinazione integrale della banda VHF III costituisce razionalizzazione dello spettro
Inoltre, si legge nei considerato della delibera 22/25/CONS, “dal punto di vista dell’attività di pianificazione, la destinazione dell’intera banda VHF-III a un unico servizio di radiodiffusione, nel caso di specie quello radiofonico digitale, costituirebbe una significativa razionalizzazione e un uso più efficiente dello spettro in quanto consentirebbe di prevenire “ab origine” l’insorgenza di criticità di natura radioelettrica legata alla coesistenza di due diversi servizi di radiodiffusione nella medesima banda di frequenze”.
Sfruttamento della risorsa
D’altra parte, osserva nel provvedimento in esame l’Organo di controllo, “lo spettro radio è una risorsa scarsa per definizione, nonché un bene pubblico dotato di un importante valore sociale, culturale ed economico ed è quindi fondamentale assicurare che le frequenze vengano utilizzate in maniera efficiente ed efficace, come richiesto dalla normativa vigente e in particolare dall’art. 4, comma 1, e dall’art. 58, comma 1, del Codice nonché dall’art. 50 del TUSMA”.
Le risorse UHF della rete 12 per il potenziamento dei servizi televisivi locali
Peraltro, la mancata assegnazione del Mux 12 non comporta solo il mancato utilizzo di frequenze della banda VHF-III, che potrebbero, come detto, essere proficuamente destinate al servizio radiofonico digitale, ma anche di frequenze della banda UHF-IV/V (470-694 MHz) le quali potrebbero anch’esse essere impiegate per altri scopi, quale ad esempio il potenziamento dei servizi televisivi in ambito locale.
Priorità al DAB
Poste tale premesse, Agcom ha ritenuto opportuno che, “nel contesto delle diverse esigenze sopra illustrate dei comparti radiofonico e televisivo, le attività relative alla pianificazione delle risorse nella banda VHF-III per i servizi DAB+ siano esperite prima di quelle relative alla pianificazione della banda UHF IV/V per i servizi televisivi”.
Le due fasi del riordino
Conseguentemente, Agcom ha deciso di articolare il riordino del quadro regolamentare in materia di spettro radio in due fasi.
Prima fase
La prima fase (prioritaria), oggetto della delibera 22/25/CONS, è diretta, da una parte, alla revisione del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze da destinare al servizio televisivo digitale terrestre di cui alla delibera n. 39/19/CONS, al fine di rimuovere dalla pianificazione televisiva la Rete nazionale televisiva n. 12 e rendere disponibili le relative frequenze.
Integrazione PNAF-DAB provvisorio
Dall’altra, la prima fase della procedura ex Del. 22/25/CONS è volta all’integrazione del Piano nazionale provvisorio di assegnazione delle frequenze in banda VHF-III per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+ di cui alla delibera n. 286/22/CONS, incrementando il numero di reti locali pianificate mediante l’utilizzo delle frequenze in banda VHF-III rese disponibili dall’eliminazione dalla pianificazione della rete nazionale televisiva n. 12.
Abrogazione della Del. 25/23/CONS
Tale fase, ovviamente, si completa con l’abrogazione della delibera n. 25/23/CONS recante “Nuova procedura per l’assegnazione del diritto d’uso delle frequenze pianificate per la rete nazionale n. 12 del servizio di radiodiffusione digitale terrestre”.
Seconda fase
La seconda fase, oggetto di un autonomo e diverso procedimento da avviare al termine di quello di cui alla prima fase è diretta alla revisione del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze da destinare al servizio televisivo digitale terrestre di cui alla delibera n. 39/19/CONS, allo scopo di incrementare il numero di reti locali pianificate mediante l’utilizzo delle frequenze in banda UHF-IV/V rese disponibili dall’eliminazione dalla pianificazione della rete nazionale televisiva n. 12.
Nuovo regolamento per diritti d’uso UHF a network provider locali
E, ovviamente, all’adozione di un regolamento per il rilascio dei diritti d’uso delle frequenze in banda UHF-IV/V pianificate per le reti locali.
Le previsioni della delibera 22/25/CONS
Conseguentemente, Agcom, attraverso la più volte citata delibera 22/25/CONS ha avviato il procedimento volto alla revisione del Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze di cui alla delibera 39/19/CONS per rimuovere la rete DTT n. 12, integrare il PNAF-DAB di cui alla delibera 286/22/CONS con le risorse VHF III provenienti dalla rete nazionale smembrata e ad abrogare la delibera 25/23/CONS, recante la nuova procedura per l’assegnazione del diritto d’uso della dodicesima rete.
180 gg
Il procedimento si concluderà entro 180 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento sul sito web dell’Autorità (avvenuta il 05/02/2025), fatte salve le sospensioni per lo svolgimento di consultazioni pubbliche e per le richieste di informazioni e documenti. I termini del procedimento possono essere prorogati dall’Autorità con determinazione motivata (qui per consultare il documento integrale in pdf).
Cosa succederà entro il 05/05/2025
Ora, il combinato disposto dei due provvedimenti comporta che, con ogni probabilità, prima del nuovo termine per la pubblicazione dei bandi per i beauty contest (fissato dalla proroga al 05/05/2025), la provvista delle frequenze VHF della rete 12 a favore del DAB potrà, quand’anche attraverso uno sfruttamento transitorio delle risorse (altamente probabile considerato che difficilmente Agcom riuscirà a completare l’iter di competenza entro il 05/05/2025), evitare l’effettuazione di scelte dolorose che potrebbero impedire ai consorzi soccombenti nelle denegate procedure competitive di proseguire l’attività.
L’insidia
Ciò sempre che dietro l’atteso annuncio dello smembramento della rete 12 non si celi una pericolosa insidia per i consorzi DAB locali.
Cui prodest?
La provvista frequenziale VHF III derivante dalla rete 12 determina infatti la disponibilità di 4 blocchi per gli usi DAB. Per risolvere le due questioni vitali per il comparto, i quattro blocchi dovranno però essere integralmente destinati ai consorzi locali e non già a quelli nazionali, che, essendo tre, hanno già a disposizione una risorsa ciascuno.
Le esigenze dei consorzi DAB locali
Le necessità delle radio areali per numero di soggetti e tipologia di servizio impongono che i 4 blocchi delle frequenze VHF sopravvenuti dalla cancellazione dal PNAF-DTT della rete nazionale n. 12 siano tutti destinati e sfruttati dai consorzi locali sia per evitare i beauty contest prorogati al 05/05/2025, sia per conseguire quella differenziazione contenutistica che, pur inizialmente regolamentata, si è (nel silenzio) persa per strada.
La richiesta RAI
Sennonché, sulla destinazione dei blocchi delle frequenze VHF derivanti dallo smembramento della rete 12 aleggia la richiesta della RAI di disporre di ulteriori risorse frequenziali, resa nota da Newslinet ad ottobre 2024.
Richiesta incomprensibile
Una pretesa, quella di RAI, bollata dagli operatori di rete locali come incomprensibile, considerata l’indifferenza palesemente fin qui mostrata dalla concessionaria pubblica nei confronti della diffusione digitale via etere.
RAI indifferente al DAB. Fino ad ora
Nonostante la disponibilità di un diritto d’uso pieno (quand’anche oggetto di ricorso al TAR perché RAI ambiva a quello attribuito al consorzio privato Eurodab Italia), l’ente televisivo pubblico ha, infatti, fin qui attivato un numero esiguo di impianti DAB+, che l’hanno relegata ad una dimensione ultraregionale più che pienamente nazionale (come per gli altri due consorzi). Praticamente una superstation, anziché una rete nazionale.
Paradosso
Sarebbe quindi paradossale che le istanze dei consorzi DAB locali non trovassero pieno accoglimento per assecondare le richieste di RAI che fin qui, per voce del suo ex a.d. (ed attuale d.g.) Roberto Sergio, ha mostrato di credere molto di più nelle soluzioni OTT (che consentono tranquillamente ogni forma di differenziazione) che nella radiodiffusione sonora in tecnica digitale. (G.M. per NL)