Che, come la tv, anche la radio stia cambiando, seguendo un processo sempre più marcato di ibridazione con il web e con il medium televisivo stesso, non è certo una novità.
Ma fa sempre un certo effetto appurare quanto sia silenzioso e profondo il cambiamento, che, come spiega il giornalista Andrea Lawendel sul rinnovato blog Radio Passioni incide sia "sul fronte dei servizi alternativi alla radiofonia FM terrestre come su quello dei contenuti di tipo radiofonico, soprattutto musicale, distribuito attraverso il Web, in modalità sempre più interattiva e "social". L’operatore satellitare americano Sirius XM sta gradualmente alzando il sipario su una offerta "2.0" che include nuovi apparati veicolari e per l’ascolto casalingo, nonché una ventina e più di canali accessibili solo con la nuova generazione di apparati. "Non è solo una questione di svecchiamento di un bouquet di offerta ormai relativamente anziano – spiega l’esperto di radiofonia -. Sirius XM sta chiaramente guardando con una certa preoccupazione a fenomeni come Pandora, la Web radio musicale di tipo partecipativo, capace di adattarsi ai gusti degli utenti e della loro cerchia di amici. Un mese fa Pandora ha completamente ridisegnato, in HTML5, il suo player Web, rimuovendo tra l’altro i limiti di tempo che impedivano di superare una quota di 40 ore di ascolto per gli abbonamenti free. Stitcher, interessante piattaforma di talk radio su IP, ha ricevuto nuovi finanziamenti per alimentare la sua crescita e offrire agli abbonati l’opportunità di creare i propri talk show personalizzati o ascoltarli su dispositivi alternativi al personal computer. Stitcher ha per esempio siglato un accordo per essere presente sui dispositivi Wi-Fi/Hi-Fi di fascia medio-alta Sonos e continua a rinnovare la sua app per iPad". "Sono soprattutto i rumori di guerra che arrivano dal pianeta Facebook a preoccupare Sirius XM e tutti gli altri editori o operatori di infrastrutture radiofoniche non-Internet – continua Lawendel -. Nei giorni del suo evento mondiale, F8, Facebook ha rivelato l’imminente disponibilità di una applicazione social per l’ascolto di canali radiofonici musicali personalizzati. Il progetto si basa su una collaborazione con Myxer, una azienda specializzata nello streaming di brani musicali e nel download di suonerie e altri materiali sonori attraverso un modello finanziato dalla pubblicità. Attualmente in fase beta "chiusa", la nuova Myxer Social Radio andrà oltre le funzionalità oggi possibili con Pandora offrendo anche l’opportunità di chattare mentre si ascoltano i brani e di creare dei video per raccontare le proprie emozioni di appassionati di musica. Il nuovo servizio vivrà rigorosamente dentro al contesto di Facebook come ha spiegato in una presentazione il responsabile Myk Willis. Come se non bastasse, Facebook ha ribadito nella stessa occasione le proprie partnership con servizi di social music come Spotify, MOG e Rdio, con il preciso obiettivo di stimolare l’acquisto di brani e album attraverso il passaparola tra i frequentatori del social network". "La risposta dell’industria radiofonica convenziona va anch’essa all’attacco del Web e delle sue modalità di interazione. La radio FM americana produce un fenomeno come iHeartRadio, mentre la satellitare Sirius XM preme ulteriormente sull’acceleratore delle offerte combinate. Quella di Sirius sta diventando un catalogo di prodotti fin troppo articolato tra ricevitori veicolari, adattatori e tuner per le autoradio convenzionali, ricevitori portatili, tuner domestici per impianti stereo hi-fi "abilitati" al dialogo con questi accessori satellitari tramite interfacce appositamente studiate per l’occasione (i connettori Sirius e XM). Non manca neppure una Internet radio specializzata per la ricezione via Internet dell’offerta satellitare (del resto disponibile anche attraverso app per smartphone). La nuova generazione di apparati, attesa per questo ultimo trimestre 2011, in tempo per la stagione delle feste, è appena stata protagonista di un duplice debutto – uno autorizzato l’altro no. Qualche giorno fa sul sito Best Buy, la catena retail di elettronica di consumo, è apparsa "per sbaglio" (ma dopo il clamoroso caso di iPhone 4 questi errori paiono quanto mai sospetti) la descrizione del ricevitore SiriusXM "Lynx", un touchscreen basato su una variante di Android che può essere utilizzato con uno dei kit o docking station per la ricezione satellitare venduti per gli utenti veicolari e fissi, ma può ridistribuire via Wi-Fi gli stream ricevuti via IP dalla già citata Internet Radio. Lynx dispone di innovative funzioni per il riascolto dei programmi dopo brevi sospensioni, o per abilitare la sintonia di un programma nell’istante preferito dall’abbonato, indipendentemente dalla griglia dei programmi. La seconda novità, appena apparsa nella vetrina dello shop online del sito Sirius XM è la versione veicolare, con tuner satellitare integrato, chiamata SiriusXM Edge. Anche qui abbiamo un ricevitore touchscreen che volendo può essere utilizzato fuori dall’automobile e in mobilità con gli appositi accessori. Altra peculiarità, Edge è il primo a potersi sintonizzare sui nuovi canali aggiunti recentemente al ricco palinsesto Sirius: più di venti nuovi programmi che includono, guarda caso, una robusta offerta in spagnolo rivolta agli abbonati "latinos". Sarà interessante tener d’occhio l’evoluzione del titolo Sirius in Borsa, dove la società è listata come "SIRI", lo stesso nome del sistema di riconoscimento vocale di iPhone 4S", conclude Andrea Lawendel. (M.L. per NL)