Niente da fare: nemmeno la scadenza dell’8 novembre, annunciata dallo stesso Tavolo Editori Radio (TER), è stata rispettata.
All’alba del 9 novembre dei dati sull’ascolto radiofonico relativi al primo semestre (peraltro mobile, cioè adattato alle esigenze del caso, assumendo i due trimestri di metà anno a causa di contestazioni sulle metodologie adottate) non v’è traccia: il sito www.tavoloeditoriradio.it messo in piedi in extremis con musichetta di Lucio Dalla in loop, riporta il laconico avviso “coming soon”. E, in effetti, quasi di un film, o, meglio, di una telenovela, pare trattarsi.Prima le polemiche di giugno/luglio sui dati riservati (1); poi lo spoilerone agostano di Dagospia su presunti dati negativi di Radiomediaset (2), seguiti dai cda infuocati di settembre conclusi con infelici proclami tra il “nessunproblematuttoaposto!”, la nomina di un revisore dei dati controversi, e incidenti diplomatici con la rappresentanza degli investitori pubblicitari, conditi, appunto, dall’annuncio tranquillizzante (si fa per dire) della divulgazione dei numeri per ieri (3). Infine, l’ennesima scadenza bruciata (4).
C’è voluta la dichiarazione incidentale di Paolo Salvaderi di Radiomediaset, ormai noto per non mandarle a dire a nessuno, che ieri non sarebbe stato divulgato alcunché, in quanto i dati sarebbero stati recapitati solo agli editori e unicamente dopo la loro “validazione” (?!) avrebbero potuto essere pubblicati.
Nessun comunicato dal TER, nessuna dichiarazione ufficiale (solo quella ufficiosa di Salvaderi, per fortuna di tutti), solo, appunto un rassicurante “torneremo presto“. (M.L. per NL)